(AGENPARL) - Roma, 7 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 07 November 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 07 novembre 2025
COMUNICATO STAMPA
SMANTELLATA BANDA DEDITA A FURTI D’AUTO ED ESTORSIONI
IN MANETTE SETTE PERSONE TRA BAGHERIA E VILLABATE
I Carabinieri del Gruppo di Monreale alle prime luci di ieri, nei comuni di Bagheria, Ficarazzi e
Villabate, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le
Indagini Preliminari presso il Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura della
Repubblica, nei confronti di 7 persone ritenute responsabili – a vario titolo – di furto ed estorsione
aggravati in concorso, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito della medesima attività sono inoltre indagate in stato di libertà altre otto persone.
Il provvedimento scaturisce da una complessa attività investigativa, condotta dalla Nucleo Operativo
e Radiomobile della Compagnia di Bagheria nel secondo semestre del 2024 che, ha permesso di
individuare e disarticolare un sodalizio di giovani italiani, dediti alla commissione di furti di auto e
moto e a successive estorsioni ai danni dei proprietari con il metodo del cosiddetto “cavallo di
ritorno”.
Le indagini, condotte mediante attività tecniche e, soprattutto, con servizi di pedinamento su strada e
controlli alla circolazione stradale eseguiti anche con l’ausilio delle Stazioni Carabinieri competenti
per territorio, hanno permesso di ricostruire 10 episodi di furto, 4 estorsioni consumate e due tentate
e, due casi di ricettazioni oltre a tre cessioni di sostanza stupefacente tra cocaina e hashish.
Nel periodo estivo gli investigatori dopo aver acquisito un numero sempre crescente di denunce per
furti di autovetture, quasi tutti consumati lungo la strada panoramica litoranea tra Aspra e
Mongerbino, sono riusciti a ricostruire un sistema operativo delittuoso che, aveva inizio con la
denuncia sporta dagli ignari proprietari che, a distanza di pochi giorni, contattavano nuovamente i
Carabinieri comunicando il rinvenimento su pubblica via dei veicoli asportati.
L’analisi dei primi elementi acquisiti ha sin da subito indotto gli investigatori a focalizzare
l’attenzione su alcuni giovani residenti nell’hinterland palermitano, responsabili verosimilmente dei
furti. Il loro intento, non era solo di impossessarsi dei mezzi ma, anche di ottenere somme di denaro
in cambio della loro restituzione. Il modus operandi adottato dal gruppo criminale, era sempre lo
stesso. Dopo il furto i malviventi utilizzando profili falsi e sempre diversi, contattavano tramite social
network i proprietari delle auto o delle moto a cui, chiedevano per la restituzione del bene una somma
che si aggirava tra i 200 e gli 800 euro.
Gli indagati, carpito l’interesse delle vittime che, ritenevano più vantaggioso pagare piuttosto che
acquistare un nuovo mezzo, fornivano successivamente indicazioni sul luogo in cui sarebbe avvenuta
la consegna dei soldi e solo dopo, fornivano le indicazioni inerenti la posizione della vettura o delle
moto che, veniva così recuperata.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur
gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter
processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata
in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
