(AGENPARL) - Roma, 7 Novembre 2025(AGENPARL) – Fri 07 November 2025 SETTORE MODA: BOOM DI SEQUESTRI DI PRODOTTI CONTRAFFATTI
Nel 2024 nella Marca Trevigiana ci sono stati 302 sequestri, pari al 55,7% del totale dei sequestri in provincia negli ultimi 12 anni, per un valore di 102 mila euro. Tra il 2012 e il 2024 sequestrata merce per 700 mila euro. Dati che collocano Treviso ai primi posti in Veneto
Il presidente Armando Sartori: «Il falso cresce più rapidamente del mercato legale e questo danneggia anche i piccoli marchi indipendenti, alimentando sfruttamento e concorrenza sleale»
Giuliano Secco, presidente Gruppo Moda: «Bene l’emendamento al DDL Pmi che introduce la Certificazione unica di conformità delle filiere della moda, ma a patto che non si traduca in soli oneri burocratici»
È boom nella Marca Trevigiana di prodotti contraffatti nel settore moda. Nel 2024 ci sono stati 302 sequestri, pari al 55,7% del totale dei sequestri in provincia negli ultimi 12 anni. Solo l’anno scorso il valore dei sequestri è stati di 102 mila euro, mentre tra il 2012 e il 2024 ammonta a 700 mila euro.
«Il balzo dei sequestri è una tendenza già segnalata nel 2023», sottolinea Armando Sartori, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «quando si è registrata la prima impennata, con 77 sequestri contro una media di 14,8 sequestri anno tra il 2012 e il 2022. È ormai evidente che c’è un problema sistemico che penalizza tanto i consumatori, quanto gli imprenditori onesti. Ringraziamo le forze dell’ordine per l’impegno nella lotta a questa piaga».
Il settore più colpito è quello dell’abbigliamento, che l’anno scorso ha visto 198 sequestri, pari al 65,5% del totale del settore moda, con più 152 sequestri rispetto al 2023. Seguono gli accessori di abbigliamento, con 69 sequestri (22,8% del totale) e le calzature, con 32 sequestri (10,6%). Chiude l’occhialeria, con soli tre sequestri.
«È un segnale d’allarme per il Made in Italy», rimarca il Giuliano Secco, presidente Gruppo Moda Confartigianato Imprese Marca Trevigiana «proprio in un momento nel quale deve rafforzare la credibilità, la trasparenza e la legalità lungo tutta la filiera produttiva. Purtroppo, il falso cresce più rapidamente del mercato legale e questo danneggia anche i piccoli marchi indipendenti, provocando danni importanti per l’intero comparto artigiano, alimentando sfruttamento e concorrenza sleale».
In Veneto nel 2024 i sequestri sono stati 1.083, per un valore di 936 mila euro. Treviso si colloca al secondo posto in Veneto per numero di sequestri, superata solo da Venezia, mentre è terza per valore della merce sequestrata, con in testa Padova, seguita da Venezia.
«Confartigianato accoglie con favore l’introduzione della Certificazione unica di conformità delle filiere della moda», spiega il presidente Gruppo Moda Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «prevista in un emendamento del Ddl annuale Pmi approvato dal Senato. È uno strumento per promuovere legalità, trasparenza e tracciabilità. Purché la certificazione non diventi un nuovo carico di burocrazia, ma un meccanismo capace di dare valore a chi lavora nel rispetto delle regole, garantendo tracciabilità e riconoscimento agli artigiani e alla piccole imprese».