(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025La telemedicina non è più una prospettiva del futuro, ma una realtà sempre più concreta nella sanità italiana. Grazie alle nuove tecnologie digitali, oggi è possibile garantire assistenza e monitoraggio anche a distanza, migliorando la qualità di vita dei pazienti e l’efficacia degli interventi medici.
Nel caso dello stroke, ogni minuto conta. La possibilità di mettere in contatto in tempo reale i professionisti del territorio con i centri specializzati rappresenta un passo decisivo per ridurre i tempi di intervento e migliorare le possibilità di recupero. Ma la telemedicina non si ferma alla fase acuta: consente anche un follow-up continuo, un supporto nella riabilitazione e un monitoraggio costante dei parametri clinici, direttamente dal domicilio del paziente.
Ne parleremo a Catania, che dal 13 al 15 novembre ospiterà il XXIV Congresso Nazionale della SISS – Società Italiana per lo Studio dello Stroke, intitolato “Smart networks, innovation, lifestyle: designing the future of stroke care”. L’evento si svolgerà nella prestigiosa sede del Grand Hotel Baia Verde e riunirà esperti, medici e professionisti del settore, provenienti dall’Italia e dall’estero, per un confronto sulle nuove frontiere della telemedicina applicata alla cura dell’ictus.
Il Vicepresidente SIT (Società Italiana Telemedicina) Maurizio Cipolla: “La telemedicina era uno strumento quasi sconosciuto prima de Covid, adesso è entrata nella pratica comune e permette di avvicinare la salute al cittadino attraverso delle soluzioni di prossimità e di ottimizzazione delle risorse economiche e umane da dedicare. Si inserisce nella possibilità della prevenzione di eventi immediati, nella possibilità di evitare accessi al pronto soccorso impropri, e nella presa in carico dei pazienti cronici, contribuendo alla diminuzione delle liste d’attesa. Essendo uno strumento altamente democratico, la telemedicina viene già utilizzata in tutto il Paese, dal nord al sud, garantendo equità di accesso alle cure sia per chi vive in aree remote, sia per chi risiede nelle grandi città o in contesti urbani complessi, come le case popolari. È perfettamente in linea con la visione del PNRR, secondo cui “la casa è il primo luogo di cura”.”
Il presidente del Gruppo Giomi, Fabio Miraglia: “Al XXIV Congresso Nazionale della SISS portiamo l’esperienza del Gruppo Giomi, una realtà con 76 anni di storia nella sanità italiana, fondata nel Sud e oggi presente in tutto il centro-sud del Paese, con strutture anche a Messina e in Calabria. È proprio da qui, da comunità come quella del nostro poliambulatorio di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, che ha preso forma una rivoluzione silenziosa: portare la sanità nei luoghi più piccoli, dove la cura non può più attendere. Per decenni, le regioni del Mezzogiorno hanno visto migliaia di pazienti migrare verso il Nord per ricevere cure. Oggi, grazie alla telemedicina, Giomi immagina un futuro diverso: un Sud che non esporta più fragilità, ma costruisce soluzioni. Un Sud che può diventare un Hub nazionale dell’innovazione sanitaria, capace di offrire cura, prevenzione e prossimità a tutto il Paese. Dopo decenni di accoglienza dei pazienti nelle nostre strutture, oggi guidiamo un cambio di paradigma: trasformare la casa nel primo luogo di cura. Con la nascita di MyG, abbiamo sviluppato una piattaforma digitale di telemedicina, che integra televisite, telemonitoraggio, gestione clinica ed e-commerce sanitario. Accanto alla tecnologia, rafforziamo la medicina del territorio, con due piattaforme di cartelle cliniche elettroniche per medici di medicina generale, per potenziare la presa in carico, la prevenzione e la continuità assistenziale. A Catania, quindi, presentiamo il nostro modello integrato, che parte dai piccoli centri per costruire una sanità più umana, digitale e prossima, con la persona al centro e la cura che arriva dove serve, quando serve“.
La sessione del XXIV Congresso Nazionale Siss dedicata all’alta innovazione applicata alla telemedicina offrirà una panoramica sulle più recenti evoluzioni del settore: dopo una serie di interventi incentrati sulle potenzialità della telemedicina e pure la presentazione di esperienze di eccellenza, il focus si sposterà su come l’AI stia aprendo la strada a un nuovo modo di fare medicina, più rapido, predittivo e personalizzato.
Giampaolo Amadori- Senior Advisor BI-REX (Big Data Innovation & Research Excellence) “Nel mio intervento racconterò di alcune esperienze innovative legate all’uso dell’intelligenza artificiale per la cura dello stroke, con particolare attenzione alla fase di prevenzione e rapido riconoscimento dello stesso e questo grazie alla elaborazione di grandi quantità di dati storici che richiedono l’utilizzo di sistemi di supercalcolo utili per fare girare modelli di intelligenza artificiale. Parlerò inoltre di una delle applicazioni più avanzate della intelligenza artificiale, ovvero l’esempio di un ospedale totalmente automotizzato, un ospedale il Cina che grazie all’utilizzo di 42 robot suddivisi in 21 diversi reparti specialistici quali tra l’altro reparti di emergenza, cardiologia, pediatria, neurologia, riescono a fare delle rapide ed efficaci diagnosi e programmare le cure di tantissimi pazienti. È una realtà che apre interrogativi molto attuali: fino a che punto le capacità diagnostiche e operative dell’AI possono affiancare, o addirittura superare, quelle umane? E quanto resta insostituibile il fattore umano nella medicina del futuro? Come BI-REX – prosegue Amadori – sarò particolarmente lieto di intervenire a questo congresso in Catania in quanto siamo presenti con una nostra sede anche sul territorio siciliano e questo per sostenere l’ecosistema del Sud e accompagnare le PMI nei percorsi di trasformazione digitale, innovazione e sostenibilità, contribuendo così a rafforzare la competitività e la crescita del sistema produttivo locale.”
