(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 *Foto QUI disponibili *(immagini sensibili)
*Video QUI disponibile *(immagini sensibili)
«BENESSERE ANIMALE SOLO SU CARTA?», INDAGINE DI GREENPEACE: IMMAGINI
INEDITE SVELANO LE PESSIME CONDIZIONI DEI MAIALI NELL’ALLEVAMENTO DI UNO
DEI MAGGIORI GRUPPI DELL’AGROALIMENTARE ITALIANO
seria infestazione di ratti*, anche all’interno delle gabbie. È quanto
documentato dalla nuova indagine di Greenpeace Italia “Dietro le sbarre”
, pubblicata oggi insieme alle
impressionanti *immagini raccolte in uno degli allevamenti intensivi di
proprietà della Società Agricola La Pellegrina S.P.A*. a Roncoferraro
(Mantova), in Lombardia, ricevute da fonti anonime e verificate
dall’organizzazione ambientalista.
La Pellegrina è detenuta al 100% dal Gruppo Veronesi (Veronesi Holding
S.P.A.), *l’impero dietro a noti marchi dell’alimentare come AIA, Negroni e
Wudy*. Non solo: con i suoi guadagni annuali miliardari, La Pellegrina è
anche al secondo posto (dopo Tre Valli, sempre parte del Gruppo Veronesi)
tra le prime cinque aziende zootecniche italiane con ricavi annui
condotta da Greenpeace Italia in collaborazione con Openpolis
.
*La società riceve, inoltre, importanti fondi dalla Politica Agricola
Comune*: nel 2024 era al 41esimo posto tra i massimi beneficiari della PAC
in Italia, con 232.255 euro.
Nell’allevamento di Roncoferraro, *i video e le foto verificati da
Greenpeace raccontano una realtà inaccettabile*. Sono presenti ratti in
tutta la struttura, anche a diretto contatto con i maiali e all’interno
delle sezioni maternità, e diverse aree appaiono sporche e invase dagli
insetti. Un filmato mostra alcuni ratti in un’area in cui sono stati
abortiti dei piccoli, che sono stati poi morsi o mangiati dai ratti.
Inoltre, diverse scrofe presentano lacerazioni apparentemente non curate e
prolassi uterini, mentre alcune carcasse di suinetti appaiono abbandonate
da più di 24 ore. Infine, alcune riprese dall’alto permettono di
individuare una perdita di liquami: uno dei pozzi usati per stoccare i
reflui sembra ostruito, e per questo motivo parte delle feci e delle urine
dei maiali vengono riversate sul terreno aziendale, *con possibile rischio
di inquinamento per i suoli e le acque circostanti*.
«La denuncia che ci è stata inviata e che abbiamo potuto verificare in
maniera indipendente, confrontandoci anche con esperti legali e del settore
veterinario, non è purtroppo un caso isolato ed è parte integrante di un
sistema insostenibile, che peraltro inquina ed emette quanto i colossi
dell’industria», spiegano da Greenpeace Italia.
Ciononostante, l’ultimo bilancio di sostenibilità del Gruppo Veronesi parla
del rispetto per gli animali come di un «valore primario», ribadendo
l’impegno del Gruppo nel garantire all’interno degli allevamenti «libertà
da dolore, lesioni o malattie attraverso diagnosi tempestive e trattamenti
adeguati». *Il sospetto è quindi che, il più delle volte, il benessere
animale esista solo su carta*, mentre le condizioni di vita degli animali
all’interno degli allevamenti rimangano ben più drammatiche.
Per questo, Greenpeace ha denunciato le pessime condizioni igieniche e
sanitarie riscontrate nell’allevamento di La Pellegrina con un *esposto
alle autorità competenti*, ed è impegnata al contempo nella promozione
della proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi”, per superare
una volta per tutte l’attuale sistema che produce sfruttamento e
inquinamento.
QUI disponibile il report
completo
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