(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Senatrice Marinella Pacifico: Vergogna per il contratto scuola firmato il 5 novembre. Aumenti irrisori che non coprono nemmeno un terzo dell’inflazione: il Governo Meloni umilia i docenti. Plauso alla FLC CGIL per il coraggio di non firmare.
Roma, 6 novembre 2025
La Senatrice Marinella Pacifico, già componente della Commissione Esteri del Senato e Segretario del Comitato Schengen, esprime profonda indignazione per la firma del rinnovo del CCNL “Istruzione e Ricerca” 2022-2024, sottoscritto ieri all’ARAN da CISL Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS, GILDA e ANIEF, ma non dalla FLC CGIL.
“Questo contratto è una presa in giro vergognosa per oltre 1,2 milioni di lavoratori della scuola, tra docenti e ATA. Gli aumenti medi lordi di 150 euro per i docenti (105-177 euro) e 110 euro per il personale ATA (82-186 euro), con indennità fisse riviste da 204 a 320 euro per i docenti e tra 88 e 109 euro per gli ATA, coprono appena un terzo dell’inflazione cumulativa del triennio 2022-2025, che ha superato il 23% secondo i dati ISTAT.
Oltre il 60% di questi incrementi era già erogato come indennità di vacanza contrattuale: in realtà, si tratta di un ulteriore erosione del potere d’acquisto, con perdite reali di 4-5 punti percentuali.
Gli arretrati promessi – circa 1.948 euro lordi per i docenti e 1.427 per gli ATA, non compensano anni di ritardi e sacrifici. E il Ministro Valditara osa parlare di risultato storico e dignità ritrovata? È un insulto all’intelligenza di chi lavora ogni giorno in classi sovraffollate, con stipendi medi netti di 1.460 euro (gradone 21-35 anni), contro i 2.100 euro della media OCSE, 3.200-3.800 in Germania e oltre 6.000 in Lussemburgo.
L’Italia investe solo il 4,1% del PIL in istruzione, contro il 5% medio UE: la scuola resta la Cenerentola d’Europa per retribuzioni e risorse.
Plaudo alla FLC CGIL per aver rifiutato questa ipocrisia: per la prima volta dal 1995, i sindacati di base superano i confederali nelle firme sul comparto Istruzione. I firmatari hanno accettato briciole – solo 1,8 miliardi su 5 stanziati per la PA, con il resto a forze dell’ordine e sanità – e persino la decontribuzione previdenziale per i neo-assunti, che scarica buchi sulle pensioni future.
Vergogna per il Governo Meloni e per chi ha firmato questo contratto irrisorio. La mobilitazione del 29 novembre promossa da CGIL e Cobas è solo l’inizio: serve uno sciopero lungo che blocchi tutto. I docenti non sono schiavi, non meritano queste umiliazioni ma dignità vera, stipendi europei e investimenti reali. Dichiarazione della Senatrice Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica.
