(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 Il rinnovo del contratto del comparto Istruzione e Ricerca è un duro colpo
per le tasche di milioni di lavoratrici e lavoratori. Aumenti del 6% (in
parte già erogati) coprono appena un terzo dell’inflazione registrata nel
2022-24, confermando una tendenza alla svalutazione di retribuzioni che già
sono fra le più basse d’Europa.
Bene ha fatto la FLC CGIL a rifiutarsi di firmare un accordo che di fatto
porta avanti l’offensiva del governo contro il pubblico impiego, avviata
qualche mese fa con la sottoscrizione del contratto degli statali e
proseguita con le intese sui dipendenti della sanità e degli enti locali.
Intanto la legge di bilancio non stanzia un Euro per dare una prospettiva
di stabilità ai 300 mila precari della scuola, mentre tagli catastrofici
stanno mettendo in ginocchio l’università.
Insomma, a pagare il piano di riarmo e i favori agli evasori fiscali sono
coloro che quotidianamente rendono possibile l’erogazione di servizi
essenziali. È questo un altro modo per affossare il welfare ed esasperare
le disuguaglianze. Un’inversione di rotta è urgente: tagliare la spesa
militare, combattere seriamente l’evasione per remunerare adeguatamente
lavoratrici e lavoratori da cui dipende il futuro del paese. Per questo
sosterremo le iniziative di lotta che si svilupperanno nei prossimi giorni
Salvatore Romeo, responsabile Scuola e Università Partito Rifondazione
Comunista