(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, in merito alle sospensioni idriche.
Con preghiera di diffusione, si ringrazia.
* COMUNICATO STAMPA*
*Chiorazzo: “Crisi idrica, ci risiamo. La Basilicata lasciata sola tra
annunci, ritardi e scelte sbagliate”.*
“Al netto degli sforzi comunicati da Acquedotto Lucano nel tentativo di
ridurre i disagi ai cittadini, la verità è che ci risiamo. La crisi idrica
che ha messo in ginocchio l’agricoltura, e in alcuni territori anche il
comparto industriale, come avevamo previsto, si sta estendendo all’acqua
potabile, a partire dal Vulture–Alto Bradano ma con il rischio concreto che
riguardi a breve l’intera regione”.
È quanto dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale della
Basilicata, Angelo Chiorazzo, commentando l’avvio delle turnazioni idriche
e il calendario di sospensioni notturne rese note da Acquedotto Lucano.
“Da mesi – prosegue Chiorazzo – nelle sedute consiliari, attraverso
mozioni, interrogazioni e con la risoluzione unitaria approvata a luglio,
abbiamo offerto proposte concrete per affrontare una crisi che non dipende
solo dalla siccità ma anche da una gestione frammentata e da ritardi
accumulati negli anni.
Non potendo agire sulle precipitazioni piovose e nevose, la Regione avrebbe
almeno dovuto fare ciò che è nelle sue possibilità, invece di affidarsi,
ancora una volta, alla danza della pioggia”.
“Abbiamo chiesto già mesi fa – ricorda Chiorazzo – di estendere lo stato di
emergenza all’intero territorio regionale, ma il Governo Bardi ha avanzato
la richiesta solo il 30 settembre scorso. Nel frattempo il Consiglio dei
Ministri si è riunito cinque volte, deliberando nuovi stati di emergenza
per altri territori, ma ignorando la Basilicata.
Forse il Presidente Bardi, invece di precipitarsi ad esprimere solidarietà
politica alla Premier Meloni, dovrebbe contattarla per chiedere un sostegno
vero per una crisi che quest’anno rischia di mettere in ginocchio non solo
i nostri agricoltori ma l’intera popolazione lucana”.
“Attendiamo ancora – aggiunge Chiorazzo – che la Giunta regionale riferisca
in Aula su quanto si era impegnata a fare con la risoluzione unitaria di
luglio, in particolare sulla predisposizione di un Piano di verifica e
riduzione delle perdite idriche, con obiettivi misurabili, incentivi e
rendicontazione pubblica, e sulla verifica della governance e dell’assetto
societario di Acquedotto Lucano, anche alla luce del Piano Industriale
annunciato ma mai illustrato al Consiglio.
Nel frattempo, invece, la Regione si appresta a stanziare altri 16 milioni
di euro per coprire le perdite di bilancio di Acquedotto Lucano, una
società in crisi finanziaria strutturale che è riuscita finanche a perdere
39 milioni di euro di finanziamenti per il rifacimento delle reti idriche”.
“La verità – conclude Chiorazzo – è che questa emergenza era ampiamente
prevedibile. Non servono altri annunci, servono poteri commissariali
straordinari, interventi immediati sulle infrastrutture e responsabilità
politica. Il diritto all’acqua non può dipendere dalle piogge o dai
comunicati, è un diritto fondamentale dei lucani e una prova di serietà per
chi governa”.