(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 Aosta, 6 novembre 2025
Comunicato stampa n. 474/SC-LT
Concluso il dibattito sul programma di governo presentato dal candidato
alla Presidenza della Regione
Nella mattinata del 6 novembre 2025 si è concluso il dibattito sul
programma di legislatura 2025-2030 presentato dal candidato alla Presidenza
della Regione, Renzo Testolin.
«Je veux exprimer l’appréciation à l’égard du programme de législature, de
la part d’une autonomiste qui n’a jamais fait partie de l’Union Valdôtaine
– a déclaré la Vice-cheffe du groupe AdC-RV-SA, Luisa Trione -. On peut
être profondément autonomiste sans appartenir à l’UV et travailler à côté
des autres mouvements autonomistes pour que le particularisme de notre
région soit pleinement reconnu, valorisé et devienne une véritable
opportunité pour tous. I temi da noi evidenziati come prioritari sono stati
inseriti in questo programma di legislatura. Tra gli altri: il contrasto
alla crisi demografica e la centralità del ruolo della famiglia; il
sostegno alle imprese; gli interventi sul mercato del lavoro per la
riqualificazione dei giovani e non, per l’inclusione lavorativa, intesa
come forma di valorizzazione delle persone e strumento di
autodeterminazione; il ripopolamento delle aree montane. Il programma è
ambizioso e sfidante e noi siamo pronti a trasformare le parole in fatti.»
Il Vicecapogruppo dell’Union Valdôtaine, Michel Martinet, ha evidenziato
che «non è una legge elettorale a determinare la partecipazione al voto: la
gente si disaffeziona alla politica perché guarda ai comportamenti. La
gente ha bisogno di serietà e coerenza e il successo elettorale dell’UV è
legato alla nostra capacità di dare risposte concrete sul territorio: è
questo che riavvicina la politica ai cittadini. L’accordo che abbiamo
stretto con Forza Italia va proprio nella direzione di offrire soluzioni ai
valdostani su questioni ferme da troppo tempo. E la scadenza del 2027
rappresenta un’assunzione di responsabilità, perché siamo persone serie. Ho
apprezzato l’intervento del collega Lattanzi, che ha ricordato come, se ci
sono misure positive per la Valle d’Aosta, il loro gruppo sarà pronto a
dare una mano. Noi siamo stati eletti per dare risposte alla Valle d’Aosta
e, se i risultati arriveranno, ne beneficeranno tutti i valdostani.»
«Vogliamo portare avanti la stessa visione della Valle e questo significa
che potremo lavorare tutti insieme per raggiungere il risultato – ha
osservato il Consigliere Leonardo Lotto (AdC-RV-SA) -. Il programma è
dunque condivisibile sui temi. È certamente ambizioso ma abbiamo deciso di
raccogliere la sfida. Durante le trattative con il nostro gruppo e l’UV, i
punti che abbiamo presentato sono stati tutti accolti e inseriti nel
programma di legislatura, il che chi ha spronati a sostenere questa
alleanza. Il rientro dei cervelli e il supporto psicologico ai giovani sono
tra le mie priorità. Apprezzo l’affermazione della minoranza di voler fare
un’opposizione attenta e mai pregiudiziale e spero che sarà al nostro
fianco quando presenteremo dei progetti finalizzati a migliorare il
benessere dei valdostani. Il partito che rappresento, Azione, ha dato tutto
il suo supporto a questo governo e così farà anche nei palazzi romani.»
Il Consigliere Marco Carrel (AdC) ha voluto sottolineare che «Pour
l’Autonomie non è mai uscita dal progetto politico degli Autonomisti di
Centro e, coerentemente con la lista con cui mi sono candidato risultando
il primo eletto, mi sono iscritto nel gruppo “Autonomisti di Centro”. Le
anime Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain e Azione hanno poi scelto di
uscire dal gruppo per crearne un altro più aderente ai desiderata dell’UV.
Una situazione paradossale in cui l’allenatore della Juventus ha imposto al
Torino di togliere il capocannoniere e il Toro lo ha fatto! Una procedura
davvero poco rispettosa dell’elettorato. Ribadisco ancora una volta che PlA
non ha rifiutato l’adesione al neonato gruppo e non si è tolta da nessun
tavolo delle trattative, tant’è che ieri ho chiesto esplicitamente di
individuare il perimetro di questa maggioranza, ribadendo la mia completa
disponibilità a farne parte, anche come semplice Consigliere.»
Il Consigliere Carlo Marzi (AdC-RV-SA) ha osservato che «riguardo al
progetto degli Autonomisti di Centro, esso era composto da tre anime
diverse: Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain e Pour l’Autonomie. Solo
due di queste – SA e RV, più Azione – con solo cinque Consiglieri sono
rimaste a trattare la proposta politica e programmatica del Presidente
incaricato. SA avrebbe potuto badare solo a sé stessa con i suoi tre
Consiglieri, ma abbiamo voluto credere in un progetto politico comune senza
chiudere le porte a nessuno. PlA in questo caso ha deciso di venir meno.
Avere come riferimento l’area del Centro Autonomista non significa esserne
proprietari e quindi la dinamica sui nomi dei gruppi consiliari non ci
appartiene. Essere Autonomisti di Centro non è un timbro sulla pelle: per
non creare confusione e in una logica di rispetto, abbiamo voluto fare un
passo a lato dopo aver creato il gruppo consiliare AdC, cui il Consigliere
Carrel ha aderito in ultimo, e creare il gruppo AdC-RV-SA.»
Per il Consigliere di Forza Italia, Mauro Baccega, «l’accordo politico tra
UV e FI è storico e cambia il paradigma della Regione: l’UV, che ha
stravinto le elezioni, ha scelto di fissare punti significativi e
collaborare con una forza nazionale per portare a compimento dossier
fondamentali per il futuro della Valle d’Aosta. È un percorso criticato, ma
che può aprire nuovi scenari. E ricordo che FI governa l’Italia all’interno
di una coalizione di centro-destra, dove tutti sono importanti. Aver
inserito punti chiari nell’accordo politico-programmatico e previsto una
commissione di monitoraggio significa dare concretezza e serietà all’azione
amministrativa. Siamo lieti di aver contribuito a spostare l’asse della
Regione dal PD – che non ha dato risultati – verso un partito di
centrodestra come Forza Italia. Siamo sempre stati liberali, autonomisti e
moderati, e respingiamo con forza ogni richiamo al fascismo rispetto ai
nostri percorsi politici.»
«Questi cinque anni saranno decisivi per il rilancio della nostra regione,
sempre più confrontata a sfide globali – ha sottolineato il Capogruppo di
AdC-RV-SA, Marco Viérin -. Il nostro futuro poggia su alcuni pilastri
fondamentali come la valorizzazione degli enti locali e del territorio.
Anche l’agricoltura, che in Valle d’Aosta può definirsi realmente “eroica”,
non è un retaggio del passato ma un settore centrale dal punto di vista
economico e di manutenzione del territorio. La crescita passa anche
attraverso il sostegno alle famiglie con una politica di riduzione delle
tasse. Questi sono solo alcuni punti che abbiamo proposto al tavolo delle
trattive e tutti sono stati inseriti nel programma di legislatura. Ora
dobbiamo passare alla concretezza, ascoltare i bisogni reali della gente, e
rispondere con fatti. Lavoreremo in maniera positiva ed efficace.»
«I cittadini hanno espresso un voto chiaro, confermando la forza dei
movimenti autonomisti e il ruolo centrale dell’UV per il risultato
conseguito – ha affermato il Consigliere dell’Union Valdôtaine, Luigi
Bertschy -. Senza l’UV oggi non ci sarebbe un Governo regionale: ce ne
assumiamo la responsabilità per governare un territorio con potenzialità da
sviluppare e criticità da affrontare. Ventuno voti servono a portare avanti
proposte di riforma, anche dei lavori del Consiglio regionale, che non
dovranno essere solo di maggioranza ma condivise. Il voto ci ha detto che i
partiti devono coltivare il territorio: la Valle d’Aosta non è solo la
plaine, va gestita dai comuni più piccoli a quelli più grandi. Deve essere
sempre più rappresentata, altrimenti lo spopolamento sarà inevitabile. Le
leggi elettorali perfette non esistono: se l’approccio resta “la mia è
giusta, la vostra è sbagliata”, non si andrà lontano. Nell’ultimo
quinquennio abbiamo portato avanti un lavoro importante e questa proposta
di governo vuole dare continuità ai diversi settori: ce lo chiede la gente
per avere interlocutori e maggioranze stabili. L’autonomia sarà al centro
della nostra azione.»
Le Conseiller Corrado Jordan (UV) a affirmé «être parmi ceux qui ont
exprimé des doutes sur la formation de cette majorité, non pas au niveau de
la composante autonomiste qui, avec 18 Conseillers, représente une
majorité numérique, ce que nous – les Unionistes – revendiquons avec
orgueil et satisfaction. L’élargissement de cette majorité repose avant
tout sur des objectifs à atteindre à travers le dialogue avec le
Gouvernement italien et moins sur les aspects identitaires et les valeurs.
J’ai accueilli favorablement les signaux envoyés par les bancs de
l’opposition pour une collaboration et un dialogue qui seront utiles au bon
travail de ce Conseil. Nos relations avec Rome doivent être ramenées à leur
rôle institutionnel: nos demandes ne sont pas de l’aumône mais l’expression
d’un droit. J’espère sincèrement que ces contacts seront utiles, non
seulement grâce à l’accord signé avec Forza Italia, mais aussi grâce à une
collaboration correcte des collègues de Fratelli d’Italia et de la Lega.»
«Il sistema proporzionale ha consegnato un risultato: con i numeri a
disposizione era necessario comporre delle scelte – ha dichiarato il
candidato alla Presidenza della Regione, Renzo Testolin -. Numeri che hanno
dato una base solida di forze autonomiste, arricchita con una componente
che rappresenta per noi un’opportunità, non opportunismo, per dare risposte
a problematiche ferme da tempo. Le nostre scelte vanno a favore di
qualcosa, non contro qualcuno. Abbiamo scelto la continuità per valorizzare
il lavoro svolto, nel rispetto delle scelte dell’elettorato e dei risultati
degli ultimi cinque anni, aggiungendo nuovi obiettivi legati ai cambiamenti
sociali, ambientali e climatici. Il percorso intrapreso è positivo e mira a
risolvere questioni rimaste aperte. Il punto di partenza è conoscere punti
di forza e debolezza del territorio, per renderlo più sicuro e capace di
crescere in infrastrutture, viabilità e qualità della vita. Auspico un
lavoro schietto e chiaro, per offrire nuove opportunità alla Valle d’Aosta.
SC-LT
