(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 Come sostenere
la Fondazione
ASSOCIARSI ALLA FONDAZIONE
Soci aderenti: tutti gli enti locali della regione
possono aderire alla Fondazione con una quota
annuale parametrata sulla popolazione residente
(tra 1.000 € e 10.000 €, a seconda del numero
degli abitanti del Comune o dell’Unione di Comuni).
Questi soci partecipano all’assemblea con diritto di
voto e contribuiscono a definire le linee di indirizzo
dell’attività annuale.
Soci sostenitori: aziende, banche, atenei, scuole,
assicurazioni e fondazioni possono diventare soci
sostenitori della Fondazione, contribuendo con una
quota minima di 2.500 € al fondo per le erogazioni
dei sostegni e supportando attivamente l’impegno
della Fondazione.
Fondazione
emiliano-romagnola
per le vittime di reato
c/o Regione Emilia-Romagna,
Gabinetto del Presidente della Giunta regionale
Area Politiche per la Sicurezza urbana e integrata,
DONAZIONI
Chiunque condivida i valori della Fondazione può
effettuare una donazione, una tantum o periodica,
detraibile fiscalmente conservando la ricevuta da
allegare alla dichiarazione dei redditi.
5X1000
È possibile devolvere il 5×1000 alla
Fondazione indicando nell’apposito riquadro il
Cultura della Legalità e Polizia locale
V.le Aldo Moro, 52 – Bologna
e-mail e PEC:
regione.emilia-romagna.it/fondazione-per-le-vittime-dei-reati
senza mezze misure
La Fondazione emiliano-romagnola
per le vittime di reato nasce nell’ottobre
2004 dalla volontà dei soci fondatori
(Regione Emilia-Romagna, province e
comuni capoluogo) per rispondere alle
necessità delle persone gravemente
colpite da conseguenze di reati dolosi.
COSA FA?
Assicura sostegno immediato a vittime e
sopravvissuti di reati dolosi dai quali derivino la
morte o un danno gravissimo alla persona (che ne
leda la vita, l’integrità fisica, la libertà personale,
morale o sessuale).
L’intervento della Fondazione non si sostituisce
ma si aggiunge ad ogni eventuale altra misura di
sostegno prevista a livello nazionale o locale.
PERCHÉ?
Perchè crediamo che una comunità sia tale
quando riesce a prendersi cura dei propri cittadini,
soprattutto nei momenti più difficili. La Fondazione
veicola il sentire di una comunità che vuole esserci,
e sa farlo concretamente.
QUANDO?
Interviene, mediamente entro un mese dalla
richiesta, per reati avvenuti in Emilia-Romagna
nei confronti di chiunque; o fuori regione ma verso
cittadini emiliano-romagnoli.
PER QUALI REATI?
COME RIVOLGERSI ALLA FONDAZIONE
In linea con il proprio statuto, in questi anni la
Fondazione ha garantito il proprio sostegno a
vittime di reati con conseguenze particolarmente
gravi, tra cui femminicidi; omicidi tentati e
consumati; gravi maltrattamenti in famiglia;
violenza di genere, anche in ambito extra-familiare;
stalking; violenza e abusi su minori; reati a sfondo
sessuale; rapine e aggressioni (l’elenco non è
esaustivo).
La richiesta di intervento deve essere
necessariamente presentata dal Sindaco del
Comune in cui si è verificato il fatto, oppure da
quello del Comune di residenza della vittima.
PER QUALI BISOGNI?
I contributi erogati aiutano le vittime e i
sopravvissuti a superare le conseguenze dei
reati subiti.
Possono essere utilizzati, ad esempio, ma non solo:
per far fronte a spese sanitarie,
psicoterapeutiche o di cura e assistenza tanto
delle vittime che dei loro figli o familiari;
per sostenere i percorsi di studio, socialità e
recupero di una quotidianità normalizzante dei
bambini e ragazzi coinvolti;
per appoggiare percorsi di autonomia
personale, abitativa e lavorativa nei casi di
vittime vulnerabili di reati gravi, ed in particolar
modo di donne in uscita da percorsi di violenza
accompagnate dai servizi;
per acquistare o ripristinare i beni materiali
necessari alle vittime che devono ricominciare
nel quotidiano, una vita normale.
Chi è vittima di un reato doloso e ha bisogno
di sostegno, può chiedere all’ente locale
(personalmente, o tramite il proprio avvocato,
i servizi socio-sanitari o la polizia locale)
di inoltrare la propria richiesta alla Fondazione.
La volontà del legislatore è stata quella di
riconoscere nella figura del Sindaco lo snodo
naturale di conoscenza istituzionale dei fatti;
per questo il Sindaco può formulare richieste
di intervento a favore delle vittime o dei loro
familiari.
La Fondazione tramite il proprio Comitato
di Garanti analizza le istanze ricevute (in tempi
brevi o con speciale procedura d’urgenza),
ne valuta l’ammissibilità, e determina l’entità
del contributo in relazione alle specifiche
necessità o condizioni di bisogno della
persona offesa.
LA FONDAZIONE IN CIFRE • DATI AL 2024
SOCI :
VITTIME AIUTATE:
FONDI EROGATI:
tra comuni, province,
aziende e università
ISTANZE SOSTENUTE:
1.200
DONNE E BAMBINI:
oltre 4 milioni di euro
