(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 View in browser
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FONDAZIONE MAST PRESENTA
LA VII EDIZIONE DI FOTO/INDUSTRIA
E JEFF WALL LIVING, WORKING, SURVIVING
CARTELLA STAMPA E IMMAGINI
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La nuova edizione della Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro è
dedicata al tema della casa e si svolge dal 7 novembre con la direzione
artistica di Francesco Zanot. Dieci sono le mostre allestite in sette sedi del
centro storico di Bologna fino al 14 dicembre e l’undicesima mostra Living,
Working, Surviving dell’artista canadese Jeff Wall, curata da Urs Stahel, è
ospitata nelle Galleries di Fondazione MAST fino all’8 marzo 2026.
FOTO/INDUSTRIA
Bologna, 7 novembre – 14 dicembre 2025
Ursula Schulz-Dornburg, Bugis Houses, 1983, Bugis Houses / Sulawesi © Ursula
Schulz-Dornburg
HOME, la casa, è il tema del percorso fotografico della VII edizione della
Biennale ed è declinato in dieci mostre allestite in sette sedi del centro
storico di Bologna e l’undicesima mostra al MAST Living Working Surviving di
Jeff Wall.
HOME costituisce un nuovo capitolo dell’indagine della biennale FOTO/INDUSTRIA
sul rapporto tra fotografia, industria, lavoro e tecnologia in cui opere e
visitatori, oltre a occupare e condividere degli spazi, sono chiamati ad
abitarli.
I fotografi e gli artisti hanno da sempre lavorato sul tema della casa,
analizzando i legami con l’architettura (dalle abitazioni tradizionali alle
megalopoli contemporanee), la psicologia (la casa come rifugio o prigione),
l’economia (dai distretti di lusso ai villaggi operai, dalla speculazione
immobiliare alle crisi abitative, alla casa come luogo di lavoro), la politica
(spazi condivisi o espropriati, dal welfare ai flussi migratori), sino ai
cambiamenti climatici che impongono nuovi sforzi progettuali.
Le mostre di FOTO/INDUSTRIA 2025 – tutte ad ingresso gratuito – costituiscono
una cronologia per immagini sul tema della casa a partire dagli inizi del
Novecento fino ai giorni nostri e offrono l’occasione di osservare e
approfondire la ricerca di una selezione di artisti internazionali (tra cui
giovani emergenti e protagonisti della scena mondiale) attraverso undici
esposizioni che ripercorrono oltre un secolo ed esplorano ogni angolo del mondo:
Palazzo Bentivoglio | Prut di Matei Bejenaru (Romania, 1966)
Palazzo Vizzani | A Small Guide to Homeownership di Alejandro Cartagena
(Messico, 1977)
Sottospazio – Palazzo Bentivoglio Lab | Looking for Palestine di Forensic
Architecture (collettivo, Gran Bretagna)
Fondazione Collegio Venturoli | My Dream House is not a House di Julia
Gaisbacher (Austria, 1983)
Fondazione Collegio Venturoli | La serie Popihuise di Vuyo Mabheka (Sudafrica,
1999)
Fondazione Collegio Venturoli | Södrakull Frösakull di Mikael Olsson (Svezia,
1969)
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici del Comune di
Bologna | Quarta casa è la prima retrospettiva dedicata a Moira Ricci (Italia,
1977)
Pinacoteca Nazionale di Bologna | Some Homes di Ursula Schulz-Dornburg
(Germania, 1938)
Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna | Microcosmo Sinigo di Sisto Sisti
(Italia, 1906-1981)
Spazio Carbonesi | Kelly O’Brien (Gran Bretagna, 1985)
Il tema della casa sarà oggetto di un ampio programma di talk, proiezioni,
presentazioni e workshop per il pubblico, oltre che di una serie di attività
educative rivolte alle scuole e alle famiglie al MAST e nelle sedi del centro
storico, a ingresso gratuito su prenotazione. Il programma su: http://www.mast.org
JEFF WALL
LIVING, WORKING, SURVIVING
MAST, 7 novembre 2025 – 8 marzo 2026
Jeff Wall, Dressing Poultry, 2007, © Jeff Wall, Courtesy Cranford Collection,
London
Fondazione MAST presenta la mostra Living, Working, Surviving del fotografo
canadese Jeff Wall (Vancouver, 1946), che nelle Galleries di MAST espone, a cura
di Urs Stahel, una selezione di opere che ripercorrono lo straordinario
itinerario artistico di uno dei più rilevanti interpreti del nostro tempo. La
mostra fa parte della VII edizione di Foto/Industria, la Biennale di Fotografia
di Industria e del Lavoro (7 novembre – 14 dicembre 2025).
Il percorso espositivo propone ventotto opere di Wall, tra lightbox e stampe a
colori e bianco e nero di grande formato realizzate dal 1980 al 2021 e
provenienti da collezioni private e musei internazionali. Sono immagini dedicate
alla vasta platea dell’umanità, alla vita di tutti i giorni, ai semplici gesti
di chi lavora, si muove, svolge compiti e attività quotidiane, apparenti
istantanee rubate alla vita dei soggetti, in realtà scene enigmatiche e
complesse che mostrano eventi mai accaduti, composizioni indefinite e
volutamente ambigue in cui l’osservatore è invitato a immergersi, interrogarsi,
trovare significati.
Jeff Wall ha contribuito in maniera decisiva ad assegnare alla fotografia il
valore di mezzo pittorico. Ha esplorato l’idea di fotografia come
rappresentazione fedele di frammenti del reale attraverso l’uso dei lightbox, la
composizione di scene ricche e complesse, il legame con la pittura classica, la
predilezione per il grande formato, un metodo “cinematografico” di costruzione
dell’immagine e non da ultimo un’intensa attività di studio e riflessione
teorica. Adotta spesso il formato a grandezza naturale, con cui intende
comunicare all’osservatore la sensazione di trovarsi davanti o persino al centro
della scena, come se tutto stesse accadendo realmente, proprio in quel momento,
dal vivo, sotto i suoi occhi e con il suo contributo. La sua scelta è il tableau
ispirato dai grandi maestri, da Velazquez (Las Meninas), Delacroix (La morte di
Sardanapalo) e Manet, visti come artisti capaci di esplorare i grandi temi
sociali ed esistenziali. Le immagini di Wall catturano e condensano le
aspirazioni e le contraddizioni del mondo occidentale. L’artista è un
implacabile osservatore delle abitudini e delle interazioni sociali delle
persone in un contesto urbano e industriale di contrasti economici e culturali.
Il suo interesse si rivolge in egual misura alla condizione degli individui ai
margini e della classe media.
La mostra è accompagnata dal catalogo, pubblicato da Schirmer & Mosel Verlag in
versione italiana e inglese, con un saggio critico di Urs Stahel.
Jeff Wall tiene una Lectio Magistralis al MAST.Auditorium venerdì 7 novembre
alle ore 18.30.
L’esposizione è affiancata da un programma di talk, proiezioni, presentazioni e
workshop per il pubblico, le famiglie e i più piccoli, a ingresso gratuito su
prenotazione: http://www.mast.org
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Fondazione MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) è
un’istituzione no profit nata a Bologna nel 2013 per sostenere una crescita
economica, sociale e culturale condivisa. Il MAST è un centro culturale di
livello internazionale che ospita avanzati servizi di welfare per le persone che
operano nel gruppo industriale Coesia e propone alla comunità attività culturali
gratuite incentrate sulle arti e sulla fotografia dell’industria e del Lavoro.
Ufficio stampa
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