(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 *AVV. ALBANO: “ASSOLTO COLLABORATORE SCOLASTICO SALERNITANO COINVOLTO NEL
CASO DIPLOMIFICI, NESSUN DANNO ERARIALE”*
*La Corte dei Conti di Milano accoglie la tesi dell’avv. Danilo Albano e
stabilisce un nuovo principio giuridico destinato a fare scuola*
“Nessun danno erariale per il collaboratore scolastico salernitano
coinvolto nell’inchiesta sui diplomifici e successivamente chiamato a
rispondere davanti alla Corte dei Conti. L’uomo, L. S., era stato citato
dal Ministero della Pubblica Istruzione con richiesta di restituzione degli
stipendi percepiti sulla base del presunto titolo di studio irregolare.
L’avvocato Danilo Albano ha ottenuto una significativa vittoria presso la
Corte dei Conti di Milano, riuscendo a ribaltare la linea accusatoria dei
magistrati contabili. Al centro della controversia vi era il caso dei
diplomi falsi emersi nella provincia di Salerno, vicenda che aveva
coinvolto numerosi lavoratori del comparto scolastico. La strategia
difensiva, accolta integralmente dal Collegio, ha sostenuto che non
sussiste alcun danno erariale nei confronti del Ministero qualora il
lavoratore abbia effettivamente prestato servizio e posseduto il diploma
prima dell’assunzione, anche in assenza di dichiarazione formale del titolo
nella domanda ATA. Eventuali irregolarità, secondo la Corte, rileverebbero
solo rispetto agli altri candidati partecipanti al bando. L’imputato L. S.
ha dimostrato di aver conseguito il diploma di perito nel 2012 e di aver
svolto regolarmente le proprie mansioni senza contestazioni disciplinari.
L’avvocato Albano ha richiamato l’articolo 36 della Costituzione,
evidenziando che il lavoratore ha diritto alla retribuzione per la
prestazione svolta. La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale di Milano,
ha assolto l’imputato, affermando un principio di diritto innovativo e
destinato a incidere sulla giurisprudenza nazionale in materia di pubblico
impiego e titoli di accesso”. A darne notizia è l’avv. Danilo Albano,
giuslavorista specializzato in diritto del lavoro e previdenza, che ha
definito la decisione una tappa fondamentale nel riconoscimento dei diritti
dei lavoratori coinvolti in situazioni analoghe.
