(AGENPARL) - Roma, 6 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 06 November 2025 A Donatella Tesei (Lega) risponde l’assessore Tommaso Bori:
“l’importo dovuto dalle aziende fornitrici alla Regione Umbria
ammonta a circa 23 milioni di euro. Ad oggi la Regione ha incassato, a
titolo di risorse da payback per dispositivi medici, soltanto 18,6
milioni di euro”
(Acs) Perugia, 6 novembre 2025 – Nella sessione ‘Question time’
della seduta consiliare di oggi, il consigliere Donatella Tesei (Lega)
ha chiesto, alla Giunta regionale, “quanto ha incassato ad oggi la
Regione Umbria, a titolo di risorse da payback dispositivi medici
relativi agli anni 2015, 2016, 2017 e 2018, considerando che era
previsto un termine di scadenza e possibilità di accordare anche una
possibile proroga alle Aziende che ne avessero fatto richiesta e che
erano disponibili al versamento”.
Illustrando l’atto, Tesei ha sottolineato che: “si tratta di una
questione molto dibattuta e conosciuta. Il payback dispositivi medici
relativo agli anni 2016, 2017 e 2018 è legge dello Stato. Con decreto
del Ministero della Salute del 6 ottobre 2022 è stato determinato lo
schema relativo anche a tutte le Regioni delle competenze relative al
payback dispositivi medici, che successivamente il Governo,venendo
incontro alle aziende che operano in questo settore, e attraverso un
accordo concluso con la conferenza delle Regioni ha determinato e
disposto con il decreto legge 34/2023, poi da ultimo con il decreto
legge 95/2025 che a carico delle Aziende che hanno fornito dispositivi
medici alle varie Regioni, rimaneva in carico soltanto il 48 per cento
dell’importo complessivamente dovuto. Il resto, attraverso questo
accordo lo ha messo lo Stato, e parliamo di cifre molto rilevanti. Il
payback dispositivi medici è una legge dello Stato, che risale al
governo Renzi”.
L’assessore Tommaso Bori ha risposto che: “le previsioni del
decreto legge 95 del 2025 consentono alle Regioni italiane di
superare, almeno parzialmente, il contenzioso finanziario che ruotava
da anni attorno al mancato pagamento del cosiddetto payback per i
dispositivi medici degli anni 2015-2016-2017-2018 da parte delle
Aziende del settore. Nello specifico sono state introdotte nuove
disposizioni in materia, fissando il 9 settembre 2025 come termine per
il pagamento da parte delle aziende fornitrici di dispositivi medici,
dell’importo dovuto a titolo di payback per il quadriennio 2015-2018
nella misura ridotta al 25% rispetto all’importo originariamente
previsto. In serie di conversione del decreto è stata introdotta la
possibilità per le aziende in difficoltà di accedere al credito
agevolato per far fronte ai pagamenti. La Regione Umbria ha
ottemperato a pieno a quanto disposto dalla normativa sopracitata e a
tal fine, con determinazione direttoriale numero 8812 del 2025 ha
formalmente preso atto che l’importo dovuto dalle aziende fornitrici
alla Regione Umbria ammonta a circa 23 milioni di euro. In
particolare, la Regione Umbria ha incassato, a titolo di risorse da
payback per dispositivi medici ad oggi solo 18,6 milioni di euro, di
cui 1,7 milioni di euro prima del decreto legge e 16,8 milioni dopo
l’emissione del decreto. L’integrale versamento della quota del 25%
estingue l’obbligazione gravante sulle aziende fornitrici per il
quadriennio 2015-2018, precludendo loro ogni ulteriore azione
giurisdizionale connessa con l’obbligo di corresponsione degli importi
relativi negli anni predetti. Il DL 95 del 2025 prevede altresì un
contributo statale che per la Regione Umbria monta 15,8 milioni, la
cui erogazione sarà effettuata solamente a seguito della
comunicazione della Regione al Ministero della Salute e dell’Economia
e delle Finanze dell’avvenuto integrale recupero degli importi a
carico delle aziende fornitrici e dei versamenti per la quota del 25%.
Rispetto alla campagna sulle risorse disponibili per far fronte al
disavanzo in sanità, a cominciare proprio dalle risorse del payback
dei dispositivi medici, si ribadisce che, per decreto, tali cifre non
possono essere utilizzate per il 2024, ma solo nel 2025 e nel bilancio
sanitario. (L’assessore Bori si è dichiarato, al termine del suo
intervento, disponibile per ogni ulteriore chiarimento, ndr)”.
Nella replica, Tesei, ha chiesto copia della risposta alla sua
interrogazione per un adeguato approfondimento di quanto detto
dall’assessore. AS
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81175
————– parte successiva ————–
Un allegato HTML è stato rimosso…