(AGENPARL) - Roma, 5 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 05 November 2025 FOIBE, FDI: CON “I SIGNORI DEL BUIO” DATA VOCE A CHI HA VISSUTO QUELLA TRAGEDIA
Presentato oggi in Senato il romanzo di Marco Milani “I signori del buio”. Il buio delle foibe. Il buio dell’oblio. Il buio della tirannide. A Pola, in un angolo d’Italia lontana dalla guerra, la famiglia Viganò vive i suoi ultimi istanti di serenità. Poi l’8 settembre 1943 arriva come un colpo al cuore, spalancando le porte a un orrore indicibile: rapimenti, violenze, esecuzioni sommarie e il silenzioso gorgo delle foibe che inghiotte uomini, donne, bambini e verità. I Signori del Buio racconta una storia d’amore e vendetta, di ideali infranti e passioni incancellabili. Un romanzo storico intenso e coraggioso, che dà voce a chi ha vissuto nel buio e a chi ha avuto il coraggio di affrontarlo.
Per il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, promotore della presentazione, “questo romanzo va realmente promosso per la sua bellezza e per il suo contenuto. Marco Milani è un autore che è bello leggere. Una persona che ha la capacità di far immergere il lettore nel racconto. Da poco è stato il ventennale della Legge del Ricordo che venne votata dalla quasi totalità del Parlamento. Una legge che vive nella misura in cui esistono persone che fanno del ricordo la loro missione. Questa legge ha due nemici: l’oblio e il negazionismo. E questo libro va raccontato proprio per evitare che questi due elementi prevalgano sulla memoria. Si tratta di un romanzo storico che spinge alla riflessione e alla conoscenza e per tale ragione è necessario svolgere un lavoro trasversale: fare in modo che libri come questo siano diffusi e letti per ricordare e soprattutto per non dimenticare. Questa memoria collettiva non si cancellerà finché ci saranno persone che la portano sulle spalle come monito”.
Per la senatrice di Fratelli d’Italia Francesca Tubetti “è importante parlare della vicenda del confine orientale durante e alla fine della seconda guerra mondiale ma non solo. E’ cioè fondamentale parlarne anche in chiave contemporanea, fino ad arrivare ai nostri giorni perché ancora oggi vi sono giornali e testate a carattere nazionale che tendono a negare e a ridimensionare la tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, il cui peso si fa ancora sentire a tutti coloro che hanno perso i propri beni oltre che essere stato costretti ad abbandonare le proprie terre. Il romanzo di Marco Milani si inserisce perciò perfettamente in quella pubblicistica che sempre di più deve trovare spazio affinché quella parte di storia d’Italia, cioè della nostra Nazione, possa essere sempre di più conosciuta da tutti”.
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