(AGENPARL) - Roma, 5 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 05 November 2025 Il sindaco Fabio Roccuzzo chiede alla Regione una norma strutturale
di finanziamento per il recupero del centro storico di Caltagirone,
Patrimonio Unesco, sul modello di quanto accaduto in passato con Ragusa Ibla:
“Determinante per garantire investimenti stabili per la piena riqualificazione.
Pronto a essere ascoltato in audizione”
Una norma strutturale per il finanziamento di interventi di risanamento e recupero edilizio
del centro storico di Caltagirone, Patrimonio Unesco grazie alla sua storia millenaria e alle sue
peculiarità artistiche e architettoniche che ne fanno un “unicum”.
A chiederla alla Regione siciliana – la nota è stata inviata al presidente Renato Schifani, al
presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e ai presidenti dei gruppi parlamentari all’Ars – è il sindaco
Fabio Roccuzzo, che si dice pronto ad essere ascoltato in audizione.
Oggi Caltagirone vive il fenomeno del drammatico spopolamento che caratterizza le aree
interne (è, peraltro, il Comune capofila di una di esse), avendo perduto, in soli 5 anni, più di 1000
residenti (nel 2018 erano 36655, nel 2023 sono scesi a 35439). Solo un quarto di loro (meno di
10mila) vivono nel centro storico.
“Nonostante la realizzazione di interventi di riqualificazione di alcune parti del tessuto
urbano, di recente rafforzati e incrementati attraverso l’avvio di importanti progetti di rigenerazione
urbana finanziati dal Pnrr – sottolinea Roccuzzo -, il costante abbandono degli immobili della parte
antica non si è arrestato, creando un danno allo sviluppo socio-economico della città”.
Da queste considerazioni scaturisce la richiesta: “Per restituire aspettative positive a coloro
che vivono nel centro storico e a quanti vi si potrebbero trasferire insieme ai tanti stranieri attratti
dall’incomparabile bellezza del patrimonio storico e culturale della città, occorre attivare misure
normative a supporto del Comune di Caltagirone che, al pari di quanto accaduto, con la Legge
regionale n. 61 del 1981, con la vicina Ragusa Ibla – anch’essa parte integrante del sito Unesco
delle Città tardo barocche del Val di Noto – prevedano ogni anno, nella Legge di bilancio della
Regione, somme vincolate da destinare al risanamento e alla riqualificazione in modo da
permettere, con gradualità e continuità, il recupero e la rifunzionalizzazione di spazi capaci di
migliorare la qualità della qualità di chi già vi abita e di attrarre nuovi residenti”.
Negli intendimenti di Roccuzzo, si tratterebbe di replicare a Caltagirone il modello positivo
sperimentato con il centro storico del capoluogo ibleo, mettendo così la Città della ceramica,
conosciuta nel mondo per la sua storia e la sua bellezza e luogo natìo di tanti uomini illustri come
Don Luigi Sturzo, “nelle condizioni di invertire la rotta mediante iniziative stabili e strutturate, oggi
impossibili anche in considerazione della difficile situazione finanziaria dell’Ente – Comune”.
Caltagirone, 5 novembre 2025
