(AGENPARL) - Roma, 4 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 04 November 2025 COMUNICATO STAMPA, 4 novembre 2025
La Senatrice Marinella Pacifico, già componente della Commissione Esteri del Senato e Segretario del Comitato Schengen, esprime piena solidarietà e sostegno allo sciopero nazionale della scuola e dell’università proclamato oggi dal sindacato SISA (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente), in collaborazione con l’Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università. Questa mobilitazione, che coinvolge per l’intera giornata docenti, personale ATA, dirigenti scolastici e lavoratori universitari (inclusi tecnici, amministrativi, bibliotecari, assegnisti e docenti a contratto), è pienamente sostenuta da Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), che ha aderito ufficialmente alla giornata di lotta.
“Come già Senatrice della Repubblica, ho sempre sostenuto con convinzione i diritti dei lavoratori della scuola, e oggi non posso che unirmi con forza a questa protesta”, dichiara la Senatrice Pacifico. “Le rivendicazioni del SISA sono giuste e non più procrastinabili: aumenti salariali netti di almeno il 20% per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione; stabilizzazione del personale precario e assunzioni a tempo indeterminato per coprire tutti i posti vacanti e disponibili, sia per docenti che per il personale ATA; introduzione di un Ruolo Umico Docente con orario e salario uguali in tutti i gradi scolastici; abolizione del concorso per dirigente scolastico, sostituito da un’elezione interna al collegio docenti tra membri con laurea magistrale e almeno tre anni di esperienza come primo collaboratore; potenziamento dell’offerta linguistica nelle superiori con lingue come arabo, russo e cinese; e pensionamento volontario anticipato per il personale con invalidità elevata. A queste si aggiungono le denunce dell’Osservatorio contro la militarizzazione, che contestano la presenza di militari come docenti e i percorsi di alternanza scuola-lavoro con visite a basi militari o caserme, difendendo così la scuola pubblica da derive autoritarie e belliciste.”
La Senatrice Pacifico cita e condivide integralmente la dichiarazione ufficiale di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS): “AVS aderisce e sostiene con convinzione lo sciopero nazionale della scuola e dell’università indetto da SISA. Siamo al fianco di docenti, ATA, precari e studenti contro i tagli del Governo Meloni, la precarietà cronica e la militarizzazione dell’istruzione. Chiediamo: stipendi dignitosi, assunzioni immediate, stop alla guerra in classe, abolizione dei PCTO militarizzati e investimenti reali nella scuola pubblica. La conoscenza non si arma, si difende.” (Portavoce nazionali AVS – 4 novembre 2025)
La Senatrice Pacifico critica duramente le scelte del Governo Meloni e del Ministro dell’Istruzione Valditara, accusati di aver imposto tagli draconiani nella manovra di bilancio, con riduzioni di risorse e posti di lavoro che colpiscono l’istruzione pubblica al cuore. “Queste politiche non sono solo un attacco ai diritti dei lavoratori, ma un tradimento verso le famiglie e il futuro del Paese. Mentre il malessere cresce – come dimostrato dalle recenti mobilitazioni studentesche – la risposta è stata repressiva, con decreti che soffocano il dissenso invece di risolverne le cause. SISA e AVS hanno ragione a denunciare come Valditara stia smantellando la scuola pubblica: è ora di invertire la rotta, investendo almeno 3 miliardi nella prossima legge di bilancio per valorizzare la centralità dell’istruzione nella società.”
La Senatrice Pacifico lancia un appello al Parlamento, al Presidente Mattarella e a tutte le forze democratiche affinché vigilino sulle istituzioni, evitando derive illiberali che minano i principi dell’Italia e dell’Europa. “Ai genitori, agli studenti e ai precari dico: non siete soli. Questa lotta – sostenuta da SISA e AVS – è per un’istruzione equa, accessibile e libera da influenze militari, contro la mercificazione della conoscenza. Insieme in piazza e nelle sedi istituzionali: solo uniti possiamo vincere queste battaglie per la giustizia sociale.”
