(AGENPARL) – Tue 04 November 2025 Roma, Barbera (PRC): “Solidarietà agli studenti del liceo Righi. La destra
sta riportando il fascismo nelle aule”
“L’aggressione avvenuta al liceo Righi di Roma è un fatto di una gravità
inaudita, che segna un salto di qualità nel clima di intimidazione e
violenza che si sta diffondendo nelle scuole. Giovani incappucciati, armati
di odio politico, che attaccano studenti e studentesse impegnati nella vita
scolastica e nel dibattito democratico: è l’immagine plastica di un Paese
in cui la destra di governo ha sdoganato l’ideologia fascista e l’ha resa
parte della quotidianità.
Quanto accade nelle scuole romane non è un episodio isolato, ma il riflesso
diretto di una strategia più ampia di repressione e paura. Chi alza la
testa, chi occupa, chi rivendica una scuola pubblica, solidale e
accessibile a tutti, viene trattato come un nemico. Il messaggio è chiaro:
zittire le nuove generazioni, criminalizzare il dissenso, cancellare ogni
spazio di confronto.
Il linguaggio dell’odio, la retorica autoritaria, la nostalgia del
manganello sono diventati strumenti politici tollerati, se non
incoraggiati, da chi governa. Mentre il governo Meloni smantella la scuola
pubblica con tagli, precarietà e propaganda, nelle aule si fa strada una
subcultura neofascista che minaccia la libertà di pensiero e la stessa
Costituzione nata dalla Resistenza.
Esprimiamo piena solidarietà agli studenti e alle studentesse del liceo
Righi e a tutte le realtà scolastiche che resistono a questa deriva.
Chiediamo una reazione immediata del mondo della scuola, delle
organizzazioni sindacali, delle forze democratiche e antifasciste.
Non possiamo lasciare soli i giovani che difendono il diritto allo studio,
alla parola, alla partecipazione.
Roma non può diventare il laboratorio di una nuova normalità fascistoide.
Chiediamo alle istituzioni di rompere il silenzio e di schierarsi
apertamente contro ogni forma di violenza, intimidazione e repressione.
Difendere la scuola pubblica oggi significa difendere la democrazia”.
E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, co-Segretario romano e membro della
Direzione Nazionale di Rifondazione Comunista.

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