(AGENPARL) - Roma, 4 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 04 November 2025 Giustizia: Costa, da CSM valutazioni toghe positive al 99%, anche di fronte a flop giudiziari
“Tra il 1 gennaio 2021 ed il 21 ottobre 2025 sono stati complossivamente valutati, ai fini della progressione in carriera, 9797 magistrati con i seguenti risultati.
Nel 2021, su 2103 valutazioni totali 2092 sono risultate positive (99,47%), 4 non positive (0,19%), 7 negative (0,34%).
Nel 2022 su 2604 valutazioni totali, 2584 positive (99,23%), 9 non positive (0,34%), 11 negative (0,43%).
Nel 2023 su 2210 valutazioni totali: 2197 positive (99,41%), 3 non positive (0,13%), 10 negative (0,46%).
Nel 2024 su 1658 valutazioni totali: 1639 positive (98,85%), 6 non positive (0,36%), 13 negative (0,79%).
Nel 2025, finora, su 1222 valutazioni totali: 1206 positive (98,69%), 6 non positive (0,49%), 10 negative (0,82%). Questo i numeri forniti dal Ministro Nordio in risposta ad una mia interrogazione.
Numeri bulgari. Tutti bravissimi.
Eppure nell’operare le valutazioni di professionalità il CSM dovrebbe valutarne la capacità di ogni magistrato anche alla luce dell’esito della loro attività, come inchieste flop, arresti ingiusti, sentenze ribaltate.
Di fronte a questi numeri delle due l’una: o sono tutti dei fenomeni ed il nostro sistema giustizia è una macchina perfetta, oppure il giudizio ‘positivo’ non si nega a nessuno, lo si concede per anzianità e non sulla base dell’attività svolta.
Perché questo livellamento verso l’alto? Perché se sono valutati tutti come “bravissimi” le correnti possono fare il bello e il cattivo tempo e scegliere ‘discrezionalmente’ chi nominare ai vertici degli uffici giudiziari.
Bravi e meno bravi sono sullo stesso livello ed il meno capace sostenuto da una corrente può superare il più capace.
Gli esiti dell’attività non rilevano.
Tra uno che fa bene le indagini e uno che registra ripetuti flop non c’è differenza; uno arresta persone che poi vengono assolte viene valutato positivamente, come colui che vede la maggioranza dei suoi atti ribaltati negli stati o gradi successivi”.
Lo dichiara in una nota Enrico Costa, deputato di Forza Italia e vice presidente della commissione Giustizia.
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