(AGENPARL) - Roma, 4 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 04 November 2025 (ACON) Trieste, 4 nov – “Dopo un anno ? stata finalmente
riconvocata, dopo mie continue sollecitazioni, la IV Commissione
avente come tema l’audizione dei portatori di interesse sul
Tagliamento. Nel frattempo le ipotesi avanzate sono diventate
diverse per la realizzazione di opere non invasive e non
impattanti perch? tutte le popolazioni dell’asta del fiume siano
messe in sicurezza. E parliamo, ad esempio, delle laminazioni
naturali che permettano al Tagliamento di espandersi naturalmente
nel momento in cui ci fosse una possibile onda di piena verso il
mare”.
Cos?, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della conclusione
dell’audizione iniziata un anno fa sull’opera del ponte-traversa
sul tratto di fiume che collega Dignano a Spilimbergo.
“Ho ricordato al sindaco Sette – spiega Pellegrino – che non si
pu? pi? agire sulla paura delle popolazioni per nuove
cementificazioni. Lo stesso sindaco ha informato la Commissione
che i 30.000 sfollati di 60 anni fa oggi sarebbero 150.000 e
questo ci fa ancora una volta di pi? comprendere come in questi
anni ci sia stato un abuso e uno sfruttamento insensato del
territorio e una significativa spinta verso un’importante
edificabilit? e depauperamento della foce ignorando le leggi
della natura”.
“A mie precise domande – incalza la consigliere – sul fatto che
nel 2022 si sia gioito per non aver inserito, nelle norme
tecniche di attuazione del Piano di gestione rischio alluvioni, i
vincoli idrogeologici ‘scongiurando il pericolo che le misure
precedentemente assunte comportassero vincoli di inedificabilit?
non pi? aderenti alla realt? e tali da immobilizzare l’attivit?
edificatoria in vaste zone dei molti Comuni interessati’, citando
la consigliera Spagnolo, non ho avuto risposta. Mentre il sindaco
ha spostato il discorso, per l’ennesima volta come ormai siamo
abituati a sentire, sulle morti del ’65 e ’66. Morti di cui tutti
abbiamo il massimo rispetto soprattutto perch? nessuno vuole che
ce ne siano altre a causa di edificazioni spregiudicate
realizzate con regolamenti che non tengono conto delle leggi
ecosistemici, dei cambiamenti climatici e dalle conseguenze
dovute ai danni antropici e dalle opere invasive realizzate”.
“Sono invece soddisfatta di quanto ha detto la segretaria
generale dell’Autorit? di bacino, la dottoressa Colaizzi. Mentre
l’anno scorso dichiarava che il ponte-diga a Dignano fosse
l’unica opera, oggi in audizione – continua l’esponente di Avs –
ha prospettato anche altre soluzioni al posto di quella
fortemente impattante e non risolutiva per il rischio alluvioni,
opera che a mio parere sarebbe utile solo per la realizzazione
della strada che collega Cimpello a Gemona passando per Dignano”.
“In sessant’anni, data dell’ultima alluvione che ha
caratterizzato tutto il Nord Italia, le valutazioni ambientali
riferite al cambiamento climatico e la sicurezza delle persone
sono cambiate radicalmente – conclude Pellegrino – e rimanere
ancorati a prospettive datate non fa il bene di nessuno”.
ACON/COM/sm
041527 NOV 25
