(AGENPARL) - Roma, 4 Novembre 2025(AGENPARL) – Tue 04 November 2025 (ACON) Trieste, 4 nov – “L’azione della Giunta regionale, negli
ultimi anni, ha prodotto una serie di decisioni frammentarie,
contraddittorie e spesso improvvisate. La conseguenza diretta di
questa confusione amministrativa ? duplice: da un lato, infatti,
si rallenta ogni processo decisionale; dall’altro, invece, si
alimenta un conflitto crescente tra istituzioni, territori e
cittadini come ? emerso in audizione. ? perci? tempo di invertire
la rotta e di ricostruire un percorso organico nel quale la
sicurezza idraulica non sia in contraddizione con la tutela
dell’ambiente, ma ne rappresenti altres? un naturale corollario”.
Lo auspica in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(M5S), anche alla luce dei lavori della IV Commissione riservati
a una lunga serie di audizioni incentrate sulle progettazioni di
laminazione del fiume Tagliamento.
“Senza andare eccessivamente a ritroso nel tempo – aggiunge la
pentastellata – ricordo l’adozione della delibera giuntale 530,
che prevedeva l’avvio della progettazione di una traversa
laminante adiacente al ponte di Dignano. Nello stesso mese,
attraverso una nostra interrogazione, avevamo fatto notare come
tale documento preliminare all’avvio della progettazione non
contenesse le alternative alla traversa adiacente, nonostante
fossero state prescritte ai progettisti. Oggi tutti ritengono
opportuno considerare ipotesi alternative e, perci?, rimane
aperto un interrogativo: abbiamo forse pagato per intero un
documento non conforme a quanto richiesto e che, di fatto, non ?
servito a nulla?”.
“Adesso – precisa Capozzi – sembrano tutti paladini del dibattito
pubblico. Desidero tuttavia ricordare la mozione, firmata da
tutta l’Opposizione, attraverso la quale chiedevamo di avviare un
reale confronto pubblico su queste tematiche. Istanza
puntualmente bocciata da questa Maggioranza. Ai sensi del Codice
degli appalti era stato inoltre annunciato dall’assessore
Scoccimarro che la progettazione della traversa sul ponte di
Dignano sarebbe partita entro la fine dell’anno. Ci si chiede,
dunque, da cosa fossero dettate tali tempistiche: se richiamate
in quest’aula solo per strizzare l’occhio ai Comuni di Latisana e
Lignano; oppure, se sia effettivamente stato dato seguito a
quanto dichiarato e, quindi, esista gi? un progetto della
traversa”.
“Senza alcuno stupore, abbiamo anche appreso – dettaglia la
rappresentante del M5S – che la Regione Veneto ha modificato le
stime delle portate in caso di possibile alluvione del
Tagliamento, determinando cos? che debba essere il Friuli Venezia
Giulia a dover smaltire la maggior parte delle acque. Ribaltando,
in tal modo, le previsioni che da sempre indicavano la necessit?
di implementare il canale Cavrato in Veneto tra Cesarolo e la
laguna di Bibione”.
“Alla fine di questa disamina – sottolinea Capozzi – emerge con
chiarezza una sovrapposizione di piani, documenti e decisioni che
non si inseriscono in una cornice unitaria. Ogni nuovo atto
sembra rimettere in discussione o correggere il precedente, senza
che vi sia un chiaro disegno strategico. Ma, soprattutto, ci si
chiede a quali tecnici ci si debba affidare, poich? tutte le
decisioni richiamate sono state prese da tecnici o consultati i
tecnici”.
“Ora la Maggioranza sembra iniziare finalmente a comprendere –
rimarca la consigliera di opposizione – che, forse, non serve
alcuna traversa. Soprattutto se si individuano soluzioni a valle
(lo sfruttamento del canale Cavrato, secondo quanto previsto dai
tecnici gi? nel 2015). Inoltre, paradossalmente, si continua a
dire tutto e il contrario di tutto. La Giunta regionale, con le
sue scelte contraddittorie e la sua comunicazione disordinata, ha
cos? alimentato confusione e diffidenza”.
“Ricordo infine l’intervento sulla questione del Tagliamento del
sindaco di Latisana, Lanfranco Sette, che un anno fa imputava la
responsabilit? dei rischi per le popolazioni rivierasche a chi
esprimeva tesi diverse. Oggi, che a sostenere quelle stesse tesi
sono esponenti del suo stesso partito, ci si chiede – conclude
Capozzi – a chi intenda attribuire tali responsabilit?,
considerato che, a due anni dall’approvazione del nuovo Pgra, si
continua a navigare nel vuoto”.
ACON/COM/red
041937 NOV 25
