(AGENPARL) - Roma, 3 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 03 November 2025 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
TS 3/11/2025
IL 7 E 8 NOVEMBRE PRESSO LA SALA LUTTAZZI DEL MAGAZZINO 26 DI
PORTO VECCHIO-PORTO VIVO SI TERRA’ LA PRIMA EDIZIONE DEL
“TRIESTE TRUE CRIME”. LA MATTINA DELLA PRIMA GIORNATA SARA’
DEDICATA ALLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI
Il 7 e 8 novembre 2025 Trieste ospiterà, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto
Vecchio-Porto Vivo e nella Sala conferenze del Civico Museo Teatrale “Schmidl” di via
Rossini 4, la prima edizione del Trieste True Crime, evento unico in Italia che vedrà
anche il riconoscimento del “Premio CRIME” dedicato ai professionisti che si sono
distinti nella loro professione nell’ambito del true crime. Verranno premiati Gianluigi
Nuzzi, Roberta Bruzzone, Stefano Nazzi, Alessandro Politi e Luciano Garofano.
La prima edizione del Trieste True Crime è promossa dall’associazione Accademia
Veneta, in coorganizzazione con il Comune di Trieste, in collaborazione con la casa
editrice Linea edizioni, con il contributo della Fondazione CRTrieste, con il patrocinio
di RAI Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con RAI Contenuti digitali e
transmediali, la media partnership del Gruppo Nord Est Multimedia (NEM) e del
quotidiano Il Piccolo, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste e
dell’Università degli Studi dell’Aquila ha inteso organizzare insieme
all’Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, il Trieste True
Crime, gemellato con il festival Treviso Giallo.
Le motivazioni di tale decisione vertono su diversi elementi. Il True Crime o No Fiction,
sia come genere letterario che televisivo, tende a esprimere la veritas, quella cioè che
va oltre la cronaca e gli atti giudiziari, entrando nella profondità delle vicende,
utilizzando fonti d’informazione extra processuale per addivenire a una verità storica
che spesso diverge dalla verità giudiziaria, come moltissimi fatti accaduti in Italia
dimostrano. Per questa peculiarità costituisce anche uno strumento di analisi, di
natura interdisciplinare, del sistema giudiziario, sociale, repressivo, delle tutele
costituzionali degli indagati.
Trieste True Crime si svolgerà mediante diverse formule di interazione, a cui
parteciperanno in veste di relatori scrittori, giornalisti televisivi e della carta
stampata, sociologi, criminologi e investigatori, che avranno una connotazione ampia
e articolata.
La ricca e articolata programmazione prevista vedrà anche il coinvolgimento delle
scuole medie superiori al fine di fornire alle nuove generazioni la primaria
consapevolezza sulla fondamentale importanza della Cultura della Legalità nonché
sui pericoli della rete e sui condizionamenti sociali negativi, che determinano, in
primis, azioni violente.
Si intende proporre un preciso percorso metodologico che consenta di fornire al
pubblico, dai giovani alle famiglie, dagli appassionati agli addetti ai lavori del mondo
investigativo, gli strumenti per riflettere insieme sul futuro da costruire partendo dal
presente.
La scelta della sede di Trieste risulta significativa in virtù del fatto che proprio una
sentenza della Corte d’Assise d’Appello della città giuliana (datata 1° ottobre 2009) ha
sancito, di fatto, l’ingresso nel processo penale delle neuroscienze, consentendo,
pertanto, un diverso approccio alla valutazione del comportamento umano, che è
una delle finalità del Trieste True Crime.
Entrando nel dettaglio del programma, la mattina di venerdì 7 novembre sarà
dedicata alle scuole medie superiori con l’incontro Le parole d’odio sui social. Dalla
violenza verbale alla violenza reale. Gli studenti incontreranno Silvia Brena,
scrittrice e giornalista con una lunga esperienza nelle redazioni delle principali
testate femminili, docente presso il CIMO (Comunicazione per l’impresa, i media e le
organizzazioni complesse) e l’ALMED (Alta scuola in media, comunicazione e
spettacolo) dell’Università Cattolica di Milano. Fondatrice con la costituzionalista
Marilisa D’Amico di VOX – Osservatorio italiano sui diritti e membro del
coordinamento della Rete nazionale contro i discorsi e i fenomeni di odio. Parteciperà
all’incontro anche Lisa Marra insieme a Pierluigi Granata e Sergia Adamo, docente
di letteratura all’Università di Trieste.
Seguirà la presentazione del libro Incolpevoli per aver commesso il fatto di Gianluca
Ascione dedicato a Cristina Pavesi – studentessa uccisa dalla Mafia del Brenta.
L’autore dialogherà con l’avv. Barbara Clama, Presidente dell’Osservatorio
Antimafia della Regione Friuli Venezia Giulia e con Enrico Sbriglia, Garante della
persona del FVG. L’introduzione sarà a cura di Pierluigi Granata, esperto di
criminalità organizzata, già componente dell’Osservatorio Antimafia della Regione
Veneto.
Nel pomeriggio di venerdì 7 novembre, alle ore 16.00 nella Sala conferenze del
Civico Museo Teatrale “Schmidl” di via Rossini 4, Fabrizio Brancoli, vicedirettore del
Gruppo Nem con delega per il Piccolo, Paolo Cagnan, vicedirettore di Nord Est
Multimedia con delega al digitale e Laura Tonero, giornalista de Il
Piccolo, affronteranno un caso ancora irrisolto, Non solo Lilly: i misteri di Trieste.
Solo gli incredibili sviluppi del giallo di Garlasco hanno distolto l’attenzione nazionale
dal drammatico caso di Liliana Resinovich, che continua a tenere banco. Ma a Trieste,
in passato, ci sono state altre uccisioni di donne che sono rimaste senza
colpevoli. Cold case a tutti gli effetti. Se parlerà in un incontro con i giornalisti del
gruppo Nord Est Multimedia e de Il Piccolo, che presenterà la sua collana di cinque
volumi “True Crime a Nordest”.
Alle ore 18.00 nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo il
giornalista Stefano Nazzi e il giornalista investigativo Alessandro Politi, docente
dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Laboratorio di giornalismo
d’inchiesta, dialogheranno sulla nuova frontiera del podcast e storytelling: come
raccontare le vicende più efferate di cronaca nera? Quale strumento mediatico
utilizzare? Quale il ruolo dei podcast?
Seguirà alle ore 19.00 l’intervento della criminologa Roberta Bruzzone, che
approfondirà con il prof. Francesco Sidoti, emerito di Criminologia e già Presidente
del Corso di Laurea in Scienze dell’Investigazione dell’Università degli Studi
dell’Aquila, diversi temi attualmente di grande interesse. Partendo dall’analisi di
grandi casi che hanno scosso l’Italia, i relatori discuteranno, con intento divulgativo,
di: Criminalistica, Criminologia e Investigazione; errore scientifico ed errore
giudiziario; la formazione professionale, la deontologia e metodologia del
Criminologo e le origini della violenza.
Sabato 8 novembre dalle ore 16.00 la Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto
Vecchio-Porto Vivo accoglierà gli appassionati con il primo incontro dedicato
al fascino del male, la sua rappresentazione nella letteratura e sullo schermo. Ne
parleranno lo scrittore Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo criminale e Suburra,
il prof. emerito dell’Università di Trieste, Elvio Guagnini e il prof. emerito Francesco
Sidoti.
Seguirà alle ore 17.30 l’incontro con Luciano Garofano, già generale dei Carabinieri
e Comandante dei RIS, che insieme al giornalista investigativo Alessandro Politi,
docente dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Laboratorio di
giornalismo d’inchiesta, dialogherà sulle indagini delle parti private (investigazioni
difensive) e sul processo mediatico tra cronaca e manipolazione. Perché nei grandi
casi di cronaca la verità giudiziaria viene spesso travolta da fake news, suggestioni e
processi mediatici paralleli? Dal delitto di Garlasco alle vicende che hanno segnato
l’opinione pubblica, fino al ruolo dei finti giornalisti e degli influencer che alimentano
disinformazione: un viaggio tra i meccanismi che distorcono la realtà e influenzano la
percezione collettiva.
Chiuderà il Trieste True Crime alle ore 19.00 il giornalista Gianluigi Nuzzi,
conduttore televisivo, scrittore e giornalista d’inchiesta che, insieme al giornalista
investigativo Alessandro Politi, docente dell’Università degli Studi di Milano e
direttore del Laboratorio di giornalismo d’inchiesta, approfondirà cosa c’è davvero
dietro un’inchiesta giornalistica. Segreti, scelte difficili e responsabilità che vanno
oltre la notizia. Un confronto diretto per scoprire come si cerca la verità che può
divergere da quella giudiziaria, tra metodo, etica e coraggio. Un impegno
professionale importante, soprattutto se riesce a contribuire a risolvere i casi di errori
giudiziari, fenomeno non degno di un Paese civile e, nel contempo, a diffondere una
vera “cultura dell’investigazione”.
Gli incontri si potranno seguire in streaming sul canale
YouTube https://m.youtube.com/@ilpiccolo4501?si=7DGOuwxx0Gj8ZvGz
Il Premio CRIME (Comunicazione Responsabile Indagini Misteri Etica), dedicato ai
professionisti che si sono distinti nella loro professione nell’ambito del true crime, è
riconoscimento per chi dà voce alle indagini e ai grandi delitti, risolti o ancora avvolti
nel mistero, senza mai sacrificare la complessità dei fatti e dei fenomeni criminali
sottostanti in nome della semplificazione narrativa e, soprattutto, senza mai
dimenticare la presunzione di innocenza (costituzione), la dignità di chi è coinvolto
(vittimizzazione secondaria), e il dovere verso la verità storica dei fatti che non
sempre coincide con la verità giudiziaria.
Il premio sarà così articolato:
Premio “Occhio Analitico”
Categoria: Giornalismo Investigativo
Destinatario: Alessandro Politi (il giornalista investigativo)
Motivazione: Per la capacità di scavare oltre le apparenze, rintracciare connessioni
nascoste e restituire al pubblico verità complesse con rigore e determinazione.
Con il Premio Occhio Analitico riconosciamo il coraggio e la tenacia con cui è riuscito
a sollevare il velo dell’ovvio, ricomporre indizi e ricostruire verità che non volevano
emergere. Il suo lavoro dimostra che la precisione non è un limite, ma un metodo: