(AGENPARL) - Roma, 3 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 03 November 2025 3 Novembre 2025
COLDIRETTI: “TAGLIO DEL 20% DELLA PAC INACCETTABILE, PARLAMENTO FERMI PROPOSTA”
Incontro tra la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e i vertici di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi
La Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha incontrato oggi pomeriggio a Palazzo Rospigliosi, sede nazionale di Coldiretti, il Presidente Ettore Prandini e il Segretario Generale Vincenzo Gesmundo per un confronto sui temi centrali del dibattito europeo: i tagli proposti alla Politica Agricola Comune, gli accordi di libero scambio e le prospettive del settore agroalimentare dell’Unione.
Nel corso della riunione, Coldiretti ha consegnato alla Presidente Metsola un documento con le proprie proposte per la PAC post 2027 e per il futuro dell’agricoltura europea nell’ambito del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2028–2034, definito dalla stessa organizzazione come un pericoloso cambio di paradigma per il futuro dell’Unione. La Commissione Europea sceglie infatti di ridurre le risorse destinate alle politiche agricola e di coesione, le uniche realmente comuni e capaci di generare sviluppo equilibrato, coesione territoriale e sicurezza alimentare. Il bilancio agricolo scenderebbe da 386 miliardi di euro del QFP 2021–2027 a 297,5 miliardi, con ulteriori 6,3 miliardi per la riserva di crisi, la promozione e l’assistenza tecnica. Ma – sottolinea Coldiretti – l’aumento della riserva di crisi è solo apparente, poiché gran parte dei fondi è già destinata a compensare gli agricoltori penalizzati da accordi commerciali come il Mercosur, risultando quindi inutilizzabile per affrontare nuove emergenze.
Allo stesso tempo, la voce “Competitività e Società” aumenta fino a 409 miliardi di euro, includendo 175 miliardi per Horizon Europe, con un massiccio trasferimento di risorse verso i settori industriale, digitale e della difesa. Un’impostazione – osserva Coldiretti – che conferma la priorità attribuita dalla Commissione ai comparti tecnologici e strategico-militari, a scapito della produzione reale, dell’agroalimentare e dei territori rurali europei.
“Rispetto ai temi come la Pac, i fondi di coesione, il Mercosur o i cibi in laboratorio, la presidente conosce il nostro punto di vista e, se anche non fosse della nostra stessa opinione sui singoli punti, la cosa non ci sconvolgerebbe – ha dichiarato il segretario generale Coldiretti – Vincenzo Gesmundo –
Compito di una presidente del Parlamento europeo non è sposare questa o quella causa.
È in primo luogo tutelare la sovranità, le prerogative, il ruolo della massima assise dei popoli europei.
E questo ha fatto e sta facendo la presidente Metsola – ha sottolineato- contro le invasioni di campo, contro le fughe in avanti (si tratti di fondi di coesione o di riarmo), contro le pulsioni di chi mira a una rinazionalizzazione delle risorse europee, di fatto a un’erosione — spesso sotterranea, talvolta esplicita — delle fondamenta stesse della nostra casa europea.
Lo ha fatto e lo fa con coraggio, parlando con voce ferma sia negli uffici di Bruxelles, che di fronte ai deputati eletti, che nei singoli paesi in cui è invitata.
Ho usato la parola ‘coraggio’ non a caso.
Io credo – ha concluso Gesmundo – che l’Europa si trovi di fronte a un pericolo mortale. Alcuni tendono a caricare le responsabilità sui nuovi movimenti politici che si sono affermati indebolendo le “famiglie politiche” tradizionali”.
“È un segnale sicuramente importante che la Presidente Metsola abbia scelto come suo primo appuntamento istituzionale la visita in Coldiretti – ha sottolineato il presidente Coldiretti Ettore Prandini – Un gesto che, da un lato, ci riempie di orgoglio e, dall’altro, ci affida una grande responsabilità: quella di condividere con le istituzioni le sfide che attendono l’agricoltura europea nei prossimi anni.
La prima di queste sfide – ha proseguito – riguarda la centralità del Parlamento Europeo rispetto alle proposte della Commissione. In passato il Parlamento ha spesso avuto un ruolo secondario, raramente in grado di rappresentare un reale contrappeso politico. Oggi, invece, è giunto il momento di restituire piena forza a chi è stato democraticamente eletto dai cittadini, affinché possa esercitare fino in fondo la propria funzione di tutela dell’intera popolazione europea.
Questo vale in modo particolare per l’agricoltura e l’agroalimentare, settori strategici che richiedono decisioni coraggiose e coerenti.
A partire dalla Politica Agricola Comune, dove non è accettabile un taglio del 20% delle risorse in una fase storica in cui i principali competitor globali stanno aumentando i propri investimenti. Allo stesso modo – ha concluso Prndini – è necessario superare le lentezze burocratiche di una “lunga Europa” che spesso ostacola l’azione concreta: servono tempestività e pragmatismo, per dare risposte immediate e tangibili ai bisogni delle imprese agricole”.
Cinque i punti chiave del documento consegnato alla Presidente Metsola:
1. Difesa della PAC come vera politica comune dell’Unione, mantenendo la sua autonomia giuridica e finanziaria rispetto al Fondo di Partenariato Nazionale e Regionale.
2. Risorse stabili e indicizzate per gli agricoltori, almeno ai livelli 2021–2027, con fondi destinati esclusivamente agli agricoltori attivi.
3. Rimessa al centro della strategia europea dell’agroalimentare, con una sezione dedicata all’agricoltura e alla bioeconomia sostenibile all’interno di Horizon Europe.
4. Clausole di salvaguardia e reciprocità negli accordi commerciali, a partire dal dossier Mercosur, per tutelare la produzione europea e garantire pari condizioni di concorrenza.
5. Innovazione, sostenibilità e semplificazione, promuovendo l’uso del digestato come fertilizzante naturale, lo sviluppo dei biocarburanti e la riduzione degli oneri burocratici per le imprese agricole.
Nel documento, Coldiretti ha richiamato anche i principali negoziati in corso a Bruxelles, chiedendo un approccio pragmatico e coerente con gli obiettivi di competitività e sostenibilità: semplificazione della PAC, per ridurre vincoli e carichi amministrativi; Nuove Tecniche Genomiche (NGTs), con un quadro normativo europeo chiaro e competitivo; riforma dell’OCM unica, per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera e la trasparenza verso i consumatori: revisione del Sistema di Preferenze Generalizzate (SPG), con una clausola di salvaguardia efficace per il riso europeo; riforma del Regolamento EUDR, con un rinvio di 12 mesi dell’entrata in vigore e misure di semplificazione per tutti gli operatori.