(AGENPARL) - Roma, 3 Novembre 2025(AGENPARL) – Mon 03 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Aperitivo con l’Autore 2025 – Sant’Antioco
Quando una piazza scopre di aver bisogno delle storie
Sant’Antioco, 3 novembre 2025 – Alla fine della seconda edizione di “Aperitivo con l’Autore” resta
una scoperta: la gente aveva bisogno di questo. Sera dopo sera, le persone si sono fermate a parlare
dopo gli incontri, sono tornate con gli amici alla serata successiva, hanno comprato i libri e li hanno
prestati subito a qualcun altro.
Simone Tempia, Piergiorgio Pulixi, Bibbiana Cau, Franco Arminio e Cristina Caboni hanno
portato storie molto diverse tra loro. Eppure tutte hanno fatto la stessa cosa: hanno aperto spazi dove
riconoscersi. Dove scoprire che le domande che ti tieni dentro le hanno anche altri. Dove capire che
non sei solo.
La scommessa sulla profondità
«Volevamo provare qualcosa di diverso – racconta Giuditta Sireus, direttrice artistica del Jane
Austen Sardegna Club –. Non presentazioni di libri, ma conversazioni vere. Usare le storie per
parlare di noi, di quello che ci attraversa, di quello che non sappiamo dire. E la risposta è stata
sorprendente: le persone hanno una fame incredibile di questo. Di poter pensare insieme, di sentirsi
meno sole nelle proprie domande».
Le serate si sono riempite non solo di presenze, ma di attenzione. Domande che cercavano risposte
vere. Silenzi pieni mentre qualcuno parlava. Discussioni che continuavano tra i tavolini. Libri
comprati e prestati subito a qualcun altro. Quella generosità che nasce solo quando una cosa ti ha
toccato davvero.
« Una cosa importante– continua Giuditta Sireus – è la sinergia che si è creata tra tutti noi: club,
uffici, polizia municipale, biblioteca comunale, pro loco, associazioni e Libreria Giornaland. La
comunità che ha partecipato, questo è il segreto di fare le cose bene».
«Quando abbiamo scelto Piazza De Gasperi sapevamo cosa stavamo facendo – dice il sindaco
Ignazio Locci–. Questo luogo è il cuore simbolico di Sant’Antioco: la basilica, la storia della città si
incontrano qui. Ospitare un festival che ha puntato sulla profondità in questo spazio significa dire chi
siamo. E la risposta del pubblico ci dice che avevamo ragione: le persone vogliono sostanza, non
intrattenimento vuoto. Vogliono bellezza che significhi qualcosa».
«Ho visto qualcosa che non mi aspettavo – aggiunge l’assessore alla cultura Luca Mereu –. Ho visto
generazioni diverse parlare tra loro. Ho visto persone che non si conoscevano mettersi a discutere.
Ho visto la cultura fare quello che dovrebbe sempre fare: creare comunità. Sant’Antioco ha dimostrato
di avere un’identità culturale forte, e questo festival lo conferma. Vogliamo una città dove la bellezza
e il pensiero siano davvero per tutti».
Attraversare il dolore
L’edizione ha dovuto fare i conti con un lutto che ha colpito la comunità a settembre. Il festival si è
fermato, ha rispettato il silenzio prima di tornare alle parole. E in quella pausa ha dimostrato qualcosa:
che la cultura vera sa aspettare. Che il ritorno dopo il dolore ha un peso diverso. Che stare insieme
non è solo nei momenti facili.
Gli aperitivi curati dai locali della piazza hanno reso tutto questo ancora più concreto. La letteratura
non è rimasta una cosa separata dalla vita: si è mescolata al vino, al pane, al gesto di condividere. Al
piacere di scoprire che si possono pensare cose difficili e allo stesso tempo sorridere, parlare, stare
bene.
Una certezza che prima era speranza
“Aperitivo con l’Autore” chiude questa edizione con una consapevolezza nuova: esiste un pubblico
che cerca profondità. Esiste una comunità che vuole pensare insieme. E quando si offre qualcosa di
vero, le persone lo sentono e rispondono.
Il festival ha dimostrato di funzionare, di servire, di lasciare un segno.
		