(AGENPARL) - Roma, 3 Novembre 2025In occasione dell’avvio oggi delle audizioni parlamentari per il varo definitivo della Legge di Bilancio 2026, esorto con forza le opposizioni a non abbassare la guardia sui finanziamenti per il settore scuola, un comparto già duramente provato da anni di tagli e ritardi contrattuali. Ritengo inaccettabile che il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per l’Istruzione e Ricerca 2022-2024 resti ancora in sospeso all’ARAN, senza un adeguato riconoscimento della perdita di potere d’acquisto causata dall’inflazione.
I dati parlano chiaro: l’inflazione cumulativa nel triennio ha superato il 17-18%, erodendo i salari dei docenti e del personale ATA di oltre il 12% netto, nonostante gli aumenti tabellari fermi al 6%. Senza emendamenti immediati per incrementare il fondo da 3 a oltre 5 miliardi di euro, il rinnovo slitterà al 2026 con indennità di vacanza contrattuale inadeguate, perpetuando una precarietà che mina il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione. Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), di cui condivido pienamente la visione progressista e solidale, è l’unico partito che ha assunto una posizione netta e propositiva su questi temi, proponendo aumenti minimi di 300 euro lordi mensili, stabilizzazioni del personale e un “patto per la conoscenza” che integri istruzione e transizione ecologica.
È inoltre necessario affrontare con la stessa determinazione la “truffa ai lavoratori” incarnata dalla Legge Fornero, ulteriormente inasprita dalle scelte del Ministro Salvini nel governo Meloni. La riforma del 2011, con i suoi requisiti pensionistici punitivi – età minima a 67 anni e contributi a 42 anni e 10 mesi – ha già penalizzato milioni di cittadini, riducendo importi medi del 20-30% per le finestre mobili. Le recenti modifiche, come l’estensione delle decurtazioni fino al -2% annuo oltre i 63 anni e tagli del 4-8% per uscite precoci, rappresentano un aggravamento ingiustificabile, che blocca 3 milioni di lavoratori, inclusi insegnanti e precari della scuola, in un limbo di incertezza e povertà.
AVS, con il suo impegno per un superamento integrale della Fornero – attraverso “Quota 41” senza età minima per i lavori usuranti, pensioni anticipate a 63 anni con 35 contributi e rivalutazione degli importi – sta guidando una battaglia giusta e necessaria. Propongo di finanziare queste misure con una tassazione progressiva sui super-ricchi, spostando risorse dagli armamenti (18,7 miliardi nella Manovra) verso welfare, sanità e famiglie, in linea con gli articoli 3, 36 e 38 della Costituzione e la CEDU. Invito PD, M5S e AVS a unire le forze per emendamenti concreti e, se necessario, un ricorso costituzionale urgente.
La Legge di Bilancio non può essere un “elemosina” che sacrifica lo Stato sociale: è il momento di ridare dignità ai lavoratori della scuola e a tutti i cittadini. Seguirò con attenzione i lavori delle Commissioni Bilancio e sarò al fianco dei sindacati per mobilitazioni e petizioni, per denunciare qualsiasi sopruso a danno dei lavoratori della scuola per stipendi e pensioni inadeguati, che uno Stato civile dovrebbe garantire. Dichiarazione dell’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica.

