 (AGENPARL) - Roma, 31 Ottobre 2025
 (AGENPARL) - Roma, 31 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 31 October 2025 *COMUNICATO STAMPA*
*Ue: Cia, accordi commerciali solo con reciprocità e vera tutela per gli
agricoltori*
*Al Masaf incontro con il commissario Šefčovič. Sul tavolo dazi Usa,
Mercosur e riso. Il presidente Fini: “L’Europa assicuri parità di regole e
non penalizzi chi produce”*
Roma, 31 ott – Gli accordi commerciali devono servire a creare efficienza,
competitività e vantaggi reciproci, non a scaricare i costi sulle imprese
agricole. È questo il messaggio che il presidente nazionale di
Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha portato al Masaf,
nell’incontro con il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič,
ribadendo la posizione dell’organizzazione: reciprocità e tutela effettiva
dei produttori devono essere il punto di partenza di ogni trattativa
internazionale.
“Parlare di fondi di compensazione significa già ammettere che un accordo
crea squilibri -ha detto Fini-. L’Europa deve garantire parità di regole e
condizioni per tutti: solo così gli accordi possono essere strumenti di
crescita e non di crisi”.
Cia ha richiamato la necessità di una valutazione d’impatto cumulativa sui
vari accordi commerciali oggi in discussione, affinché la politica
commerciale dell’Ue non diventi un fattore di instabilità per i mercati
agricoli. Allo stesso tempo, ha chiesto clausole di salvaguardia realmente
efficaci e tempestive per proteggere le produzioni sensibili.
Nel corso dell’incontro, Cia ha sollecitato il commissario Ue a rilanciare
con decisione il dialogo con gli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo
“zero per zero” sui dazi, a partire dal vino. “La stabilità nei rapporti
con Washington è prioritaria”, ha spiegato Fini, ancora di più “dopo i
pesanti segni di rallentamento del nostro export agroalimentare verso gli
Usa, che da giugno ad agosto ha perso oltre 210 milioni di euro rispetto al
2024” e anche “contro il rischio di nuovi dazi antidumping sulla pasta
italiana”.
Sul dossier Mercosur, Cia ha espresso forti preoccupazioni per
l’insufficienza delle clausole di salvaguardia proposte dalla Commissione.
“Servono meccanismi automatici e vincolanti, non discrezionali -ha
osservato Fini-. Abbiamo necessità di maggiori certezze giuridiche rispetto
alle soglie previste del 10% e di un sistema di monitoraggio trasparente e
veloce per evitare l’import incontrollato di carne bovina, pollame, miele,
zucchero e riso, che rischiano di mettere in crisi le filiere europee”.
Cia, infine, ha richiamato l’attenzione di Šefčovič sulla revisione del
Regolamento SPG (Sistema di Preferenze Generalizzate). “Siamo preoccupati,
il riso europeo non può essere lasciato senza difese -ha evidenziato Fini-.
Per questo, occorre arrivare a stabilire una soglia di importazione
ragionevole, da ripartire tra i Paesi beneficiari secondo le tendenza
storiche di import, al fine di evitare concentrazioni eccessive e
distorsioni di mercato”.
“Gli agricoltori europei non chiedono protezionismo -ha concluso il
presidente di Cia- ma parità di condizioni. Solo con reciprocità, regole
uguali per tutti e strumenti di tutela rapidi potremo affrontare la sfida
della competitività globale senza sacrificare la nostra agricoltura”.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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