(AGENPARL) - Roma, 31 Ottobre 2025Nella bozza della prossima manovra finanziaria è comparsa una misura che sta già sollevando un acceso dibattito: l’innalzamento progressivo dei limiti di età per l’accesso alla pensione nel comparto sicurezza e difesa. La previsione riguarda quindi poliziotti, carabinieri, militari e forze dell’ordine, categorie per le quali l’efficienza fisica e operativa rappresentano un requisito fondamentale.
La notizia ha suscitato forti reazioni all’interno del settore, non solo per l’impatto pratico che avrebbe sulla carriera e sulla vita lavorativa del personale, ma anche per la contraddizione politica che rappresenta rispetto a precedenti dichiarazioni ufficiali.
Il riferimento è alle parole pronunciate dal Ministro della Difesa Guido Crosetto l’8 maggio 2023, durante un incontro con le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM), quando aveva assicurato pubblicamente che «non rientra nelle intenzioni di questo Governo rivedere l’età pensionabile del comparto sicurezza».
Oggi, quella promessa sembra vacillare. In molti nel mondo militare si chiedono se si tratti di una svista politica, di un cambio di linea imposto dal Ministero dell’Economia, o di un tradimento delle rassicurazioni date.
Gli operatori del settore sottolineano che l’attività di poliziotti e militari non è paragonabile a quella di un impiegato civile: la piena efficienza psicofisica è un requisito indispensabile per la sicurezza nazionale e per la tutela dei cittadini. “Un militare o un agente troppo anziano non può essere operativo – spiegano alcuni rappresentanti – e non ha senso tenerlo in servizio solo per motivi pensionistici, gravando sulle casse dello Stato con costi elevati senza un reale ritorno operativo.”
Le critiche si allargano anche ad altri aspetti della gestione economica del personale. Tra le richieste più urgenti, c’è quella di eliminare il differimento del pagamento del TFS (Trattamento di Fine Servizio), giudicato in più occasioni incostituzionale.
La chiusura è rivolta direttamente alla premier Giorgia Meloni, invitata a riconsiderare le priorità del Governo: “Giorgia, pensa un po’ di più agli italiani e un po’ meno a compiacere i potenti della Terra.”
La questione è destinata a restare al centro del dibattito politico e sindacale nelle prossime settimane, con la manovra che si annuncia tra le più controverse degli ultimi anni per il comparto sicurezza.
Lo dichiara UNFORCED in una nota

