 (AGENPARL) - Roma, 31 Ottobre 2025
 (AGENPARL) - Roma, 31 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 31 October 2025 Pisa, 31 ottobre 2025
Comunicato stampa
I volontari del Parco piantano 40 farnie
Continuano le attività per rinnovare il bosco ed aumentare la resilienza contro i cambiamenti climatici
Nelle scorse settimane è entrato nel vivo il progetto ProFarnia, una sperimentazione condotta dai Volontari del Parco, sotto la guida scientifica della professoressa Iduna Arduini, docente di Botanica presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa, e con la collaborazione della dottoressa Francesca Logli responsabile gestione forestale e biodiversità del Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli e dei giovani del Servizio Civile. Obiettivo della sperimentazione è promuovere la resilienza del bosco misto mesoigrofilo di San Rossore, dando sostegno alla rinnovazione della farnia mediante la messa a dimora di piantine, ottenute da ghiande raccolte nel bosco e allevate in vivaio, e mediante l’individuazione e la protezione di piante nate spontaneamente.
La farnia (Quercus robur L.) è una quercia caducifoglia che può raggiungere i 40 metri di altezza e i 600 anni di età. Nei boschi di San Rossore si trovano piante alte 30-35 metri con circonferenza di 6 m e un’età stimabile in almeno 300 anni. Maestosa, solida, forte e resistente, la farnia è stata considerata dalle antiche culture europee la regina degli alberi e l’albero dei re. Unita alla loro bellezza naturale le querce hanno una inestimabile valenza ecologica fornendo un habitat vitale per molte specie vegetali ed animali e dando origine a ecosistemi con una elevatissima ricchezza di specie e biodiversità. La farnia non è una specie caratteristica della vegetazione mediterranea ma è tipica dei climi freschi e umidi del nord Europa. In Italia è arrivata durante il periodo glaciale colonizzando tutto il centro-nord. Terminata la glaciazione (12.000 anni fa) la presenza di questa quercia si è progressivamente ridotta in tutte le regioni dell’Europa meridionale ed attualmente sopravvive solo in alcune “aree rifugio”.
A San Rossore, alberi sparsi o nuclei di farnia si trovano su circa 1200 ettari di bosco facendo si che la superficie ospitante la farnia nella Tenuta sia la più ampia d’Italia e una delle più importanti di tutto il bacino del Mediterraneo. Purtroppo, ormai da alcuni decenni le piante di farnia di San Rossore si stanno progressivamente riducendo a causa dei crolli sempre più frequenti di alberi di dimensioni maestose. L’ultimo Piano di Gestione Forestale della Tenuta di San Rossore (2022-2031) ha evidenziato come negli ultimi 15 anni siano caduti quasi la metà degli individui censiti nel piano precedente. A ciò si deve aggiungere che, nel territorio del parco, le querce hanno capacità di rinnovo molto scarsa e mancano completamente individui con età inferiore a 40 anni. Lo stesso Piano di Gestione Forestale ha più volte sottolineato l’imperativa necessità di intervenire a sostegno della farnia sia frenando le cadute sia aumentando il tasso di rinnovazione.
È in questo contesto che si inserisce il Progetto ProFarnia, iniziato lo scorso anno ma ufficialmente avviato l’11 ottobre con la messa a dimora di 40 piantine di farnia, utilizzando metodi innovativi di trapianto e di cura delle piccole farnie. Altrettante piante verrano messe a dimora l’anno prossimo. I volontari del parco, oltre alla piantumazione, seguiranno nel tempo la crescita delle piccole farnie proteggendole dalle avversità climatiche e biologiche. Se la sperimentazione avrà successo, il metodo seguito potrà essere esteso all’intera superficie di San Rossore coperta dai boschi mesoigrofili, garantendo un futuro a questi importanti ecosistemi.
 
		