(AGENPARL) - Roma, 31 Ottobre 2025La storia del Battaglione Logistico Paracadutisti “Folgore” è fatta di dedizione silenziosa, competenza straordinaria e risultati concreti in ogni teatro operativo in cui è stato chiamato a operare. Dalla Somalia del 1992, con le complesse missioni umanitarie e operative a Mogadiscio, fino ad altri contesti internazionali, il Logistico si è sempre distinto per il lavoro svolto “dietro le quinte”, garantendo che le missioni dei paracadutisti potessero svolgersi senza intoppi.
Eppure, nonostante questa storia di eccellenza e professionalità, nel 2001 il Battaglione Logistico Paracadutisti Folgore fu soppressa. Lo scioglimento, motivato da una trasformazione in 6° Reggimento di Manovra, ha lasciato un segno profondo nei tanti ufficiali, sottufficiali e militari che ancora oggi ricordano con amarezza quel momento. Una decisione, a dir poco incomprensibile, che ha negato continuità a una struttura che aveva già dimostrato capacità organizzative e operative uniche.
Il cuore della questione non riguarda solo un cambiamento di denominazione o di assetto burocratico, ma il rischio di cancellare l’identità e la memoria di un reparto storico, che aveva saputo eccellere con riservatezza, lontano dai riflettori, contribuendo a successi militari e umanitari che oggi sono patrimonio della Folgore. I membri del Battaglione Logistico hanno sempre lavorato in silenzio, dalla gestione delle risorse in Somalia, agli scambi e alle trattative operative con contingenti stranieri, fino all’addestramento di forze locali: missioni che richiedevano professionalità, inventiva e responsabilità.
Quello che rende ancora più amara la vicenda è la successiva riorganizzazione: nel 2015 il reparto ritorna a essere Reggimento Logistico Paracadutisti Folgore, a conferma di quanto il vecchio Battaglione Logistico avesse rappresentato una struttura valida e funzionale fin dal 2001. Una trasformazione che, se fosse stata ponderata all’epoca, avrebbe preservato la continuità operativa e storica, evitando anni di incertezze e discontinuità per il personale.
Ciò che resta oggi, tra i veterani e i protagonisti di quelle missioni, è un senso di amarezza e incredulità: il riconoscimento della capacità di un reparto non dovrebbe dipendere da decisioni amministrative o ristrutturazioni improvvise, ma dalla sua storia e dai risultati conseguiti. La soppressione del Battaglione Logistico Folgore, benché oggi sia stato in parte corretta con il ripristino del Reggimento, rimane un episodio emblematico di come la burocrazia militare possa talvolta perdere di vista il valore reale delle persone e delle strutture operative.
Oggi più che mai, raccontare e ricordare il ruolo del Battaglione Logistico Folgore non è solo un atto di giustizia storica, ma un monito per il futuro: mai più decisioni che cancellano l’identità e il patrimonio operativo di uomini e donne che hanno dato tutto per la Patria, con competenza, silenzio e sacrificio.
Il Battaglione Logistico Paracadutisti Folgore ha dimostrato di essere essenziale per la Folgore e per l’Esercito. La sua soppressione resta un errore che il tempo e la memoria storica non potranno mai completamente sanare.
