(AGENPARL) - Roma, 31 Ottobre 2025(AGENPARL) – Fri 31 October 2025 (ACON) Trieste, 31 ott – “Con la discussione in Consiglio
regionale del disegno di legge sull’innovazione sociale, c’?
stata l’ennesima bocciatura di un emendamento, a mia prima firma,
che chiedeva l’adeguamento del numero dei consultori gamiliari
pubblici in Fvg in forza di quanto viene espressamente richiamato
dalla legge 405 del 1975”.
Cos?, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine dell’approvazione del ddl 59
“Disposizioni in materia di innovazione sociale per lo sviluppo e
l’attrattivit? del territorio regionale”.
“I consultori familiari in Friuli Venezia Giulia non rispondono a
quanto disposto dalla normativa e analizzando i report nazionali,
rispetto alla graduatoria con le altre regioni, siamo situati al
quart’ultimo posto. Un esempio su tutti – incalza l’esponente di
Opposizione – ? quello fornitoci dalla citt? di Trieste: secondo
la legge dovrebbero essere attivi non meno di 10 consultori,
attualmente ne sono presenti solo due”.
“Voglio ricordare che questi presidi sono nati per offrire
assistenza sanitaria, psicologica e sociale a individui, coppie e
famiglie, con l’obiettivo di supportare la maternit? e la
paternit?, la salute sessuale e riproduttiva e la crescita dei
minori”.
“Questa scelta – prosegue la consigliera – manifesta chiaramente
la linea politica di questa amministrazione regionale che governa
da oltre sette anni e che fa il paio con un emendamento
presentato dalla Giunta e approvato dalla Maggioranza che, fin
dalle prime battute, individua e identifica la donna come madre
per rispondere alle criticit? che la nostra societ? subisce a
causa dell’inverno demografico”.
“Una visione – conclude Pellegrino – irrispettosa, caricaturale,
ottocentesca e retrograda del ruolo e della figura femminile del
XXI secolo”.
ACON/COM/sm
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