(AGENPARL) - Roma, 30 Ottobre 2025(AGENPARL) – Thu 30 October 2025 L’Indicazione geografica protetta per la Lucanica di Picerno è il traguardo
di un lungo lavoro degli allevatori e dei trasformatori di salumi
dell’intera area e dell’iniziativa incalzante della Cia con il contributo
rilevante di Unibas. A sostenerlo sono il presidente e la direttrice della
Cia di Potenza Giambattista Lorusso e Giovanna Perruolo ricordando che
proprio dalla recente rassegna Agricoltura è vita 2025 a Picerno con gli
stand e il confronto tra produttori è venuta l’ennesima sollecitazione
per l’ottenimento
del riconoscimento da parte dell’Unione europea come Igp. E’ destinato
finalmente a cadere l’alibi di utilizzare il termine “lucanica” per salumi
esteri – in buona parte di provenienza tedesca e olandese – da spacciare ai
consumatori per salumi tipici lucani. Per la Cia è un ulteriore passo
avanti della lunga battaglia condotta contro l’agropirateria. Il business
dell’agropirateria anche nella nostra regione raggiunge un giro di affari
milionario, sottratti agli agricoltori autentici, e mette a rischio la
salute dei consumatori. E tra i prodotti tipici del comparto
agricolo-zootecnico i salumi risentono in particolare di contraffazioni e
raggiri. A testimonianza dell’origine lucana ci sono i contributi, oltre a
quelli di Cicerone e Marziale, anche dello storico Marco Terenzio Varrone che,
nel *De lingua latina* scrisse: “*Chiamano lucanica una carne tritata
insaccata in un budello, perché i nostri soldati hanno appreso il modo di
prepararla dai Lucani*”. Accade però che usando la dicitura “lucanica”
sulle confezioni di salumi presenti in scaffali dei supermercati, con costi
ribassati, ad avvantaggiarsene siano aziende estere di trasformazione delle
carni suine. Ora– spiega la Cia – i consumatori staranno più attenti perchè
i produttori indicano in maniera leggibile sulle etichette le informazioni
relative a: “Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali)”;
“Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali)”;
“Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli
animali)”. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati
nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma:
“Origine: (nome del paese)”. La dicitura “100% italiano” è utilizzabile
dunque solo quando la carne è proveniente da suini nati, allevati,
macellati e trasformati in Italia. Quando la carne proviene da suini nati,
allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra
europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine:
UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra UE”. La Cia auspica che per
i produttori della Lucanica si aprano nuove prospettive di mercato e di
remunerazione dei salumi di qualità.
