(AGENPARL) - Roma, 30 Ottobre 2025(AGENPARL) – Thu 30 October 2025 *Controllo sui contributi pubblici, i Giovani commercialisti: “Maggiore
chiarezza su responsabilità e compensi di sindaci e revisori”*
“L’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili
esprime perplessità sul DPCM in corso di pubblicazione che attua
l’articolo 1, comma 857, della legge 207/2024 e che disciplina i
controlli sull’utilizzo dei contributi statali di importo rilevante,
ossia superiori a 1 milione di euro annuo o, se minori, pari almeno al
50 per cento delle entrate o del valore della produzione quando
destinati a progetti di interesse pubblico”. Lo afferma *Francesco
Cataldi*, presidente dell’Unione, chiedendo che “nel testo definitivo
del DPCM venga precisato che i controlli dei sindaci e dei revisori
debbano restare nel perimetro previsto dalla legge e che venga
introdotto l’obbligo di adeguare i compensi”.
Il decreto affida infatti a sindaci e revisori il compito di verificare
che le somme siano utilizzate secondo le finalità previste e che i
progetti siano realizzati, con obbligo di trasmissione al Ministero
dell’Economia e delle Finanze di una relazione annuale entro il 30
aprile dell’anno successivo. La disciplina si applicherà ai contributi
percepiti dal 1° gennaio 2025. Gli enti privi di organo di controllo
dovranno nominarlo, anche monocratico, eventualmente modificando lo
statuto, oppure rinunciare al contributo.
“Crediamo che il provvedimento trasferisca su professionisti un’attività
che dovrebbe restare in capo all’amministrazione erogante o a organismi
pubblici di vigilanza”, sottolineano *Michela Boidi, consigliera di
Giunta Ungdcec*, e*Serena Giannuzzi, probovira Ungdcec*. “A sindaci e
revisori verrebbe richiesto di andare oltre il controllo di legalità
previsto dall’articolo 2403 c.c. e quello contabile di cui al D.Lgs.
39/2010, fino a una valutazione di merito sull’efficacia dei progetti.
Ciò comporterebbe una evidente estensione delle responsabilità, peraltro
dopo il recente intervento sull’articolo 2407 c.c., con inevitabili
riflessi sui costi assicurativi”.
Resta inoltre non affrontato, secondo il presidente dei Giovani
commercialisti, il tema dei compensi. “L’Unione aveva già chiesto una
disposizione che consentisse all’assemblea di adeguare i compensi degli
organi di controllo in presenza di nuovi obblighi e maggiori rischi,
così da mantenere coerenza tra incarico, attività svolta e
responsabilità assunte”.
