(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 SEPARAZIONE CARRIERE, M5S: LEGGE CHE NON STA IN PIEDI COME IL PONTE DI SALVINI
ROMA, 29 ott. – “La separazione delle carriere prevista da questo disegno di legge non è una garanzia per i cittadini, ma per il potere politico, per la classe politica, per i colletti bianchi. È la stessa battaglia che la destra di Berlusconi ha fatto vent’anni fa, con lo stesso obiettivo: limitare il controllo della magistratura sul potere politico. Giudici e pubblici ministeri oggi fanno parte dello stesso ordine e condividono la stessa cultura della legalità, la stessa etica pubblica e lo stesso dovere di imparzialità. Separarli significa rompere questa unità e creare due mondi diversi e, soprattutto, un pubblico ministero progressivamente più vicino al potere politico. Eppure l’autonomia del pubblico ministero è cruciale, perché è l’organo che esercita l’azione penale anche contro esponenti del potere politico, ed è questo che dà fastidio al centrodestra”.
Lo ha detto la senatrice M5S Ketty Damante nella discussione generale sulla Separazione delle carriere.
“A noi – ha rincarato la dose la senatrice M5S Gabriella Di Girolamo – è chiaro il disegno che avete in mente. È un disegno che avete delineato attraverso i vostri provvedimenti, come quando avete eliminato l’abuso d’ufficio, un reato sentinella che avete smantellato assicurando impunità ai colletti bianchi. A proposito, i 28 indagati per concorsi pilotati a Firenze vi ringraziano anche per questo. Ancora, ce l’avete delineato quando avete imposto pericolosissimi e assurdi limiti all’uso delle intercettazioni. Lo scopo di questa riforma non è tanto separare le carriere quanto ridimensionare o, meglio, mortificare il ruolo del pubblico ministero, che si trasforma in burocrate al servizio dell’Esecutivo. Questa è una legge che non sta in piedi se guardiamo all’interesse della Giustizia e dei cittadini. Il ministro Nordio che si schierò contro la separazione delle carriere sembra un po’ come Salvini e il suo Ponte: anni fa era contrario al Ponte sullo Stretto di Messina, perché gli ingegneri dicevano che non sta in piedi, ma oggi mi pare che l’unico a stare in piedi grazie al Ponte sia proprio Salvini”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle
