(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 LA RICOSTRUZIONE DELLA BASILICA DI NORCIA
(scheda)
La Basilica di San Benedetto a Norcia crollò quasi interamente (rimase in piedi solo la facciata)
sotto i colpi della violenta scossa del 30 ottobre 2016, il terzo evento della sequenza sismica
iniziata il 24 agosto e conclusa nel gennaio del 2017: un terremoto che complessivamente ha
interessato 138 Comuni (in quattro diverse Regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) del
Centro Italia in una superficie complessiva di 8000 kmq, provocando danni per 28 miliardi di
euro.
L’intervento di ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia è stato finanziato con
Ordinanza Speciale n.8 del 16 maggio 2021 grazie alle risorse messe a disposizione dal
Commissario per la Ricostruzione Sisma 2016, dalla Regione Umbria (POR-FESR 201-2020) e
da ENI Spa, per un importo totale di circa 15 milioni di euro.
L’impegno di Eni è stato definito con un accordo di sponsorizzazione tecnica con l’obiettivo di
sostenere la ricostruzione della Basilica attraverso risorse economiche e contributi di alto
profilo professionale e organizzativo, accanto al Commissario Straordinario per la
Ricostruzione e al Ministero della Cultura – l’Arcidiocesi di Spoleto e Norcia, la Regione Umbria
e il Comune di Norcia, in un’alleanza che ha unito enti pubblici e privati in una
visione strategica condivisa.
In base a tale accordo Eni – attraverso la propria controllata Eni Servizi S.p.A. – ha assunto il
ruolo di sponsor tecnico, affiancando il Ministero nelle attività di coordinamento e project
management delle fasi di ricostruzione della Basilica.
I lavori iniziarono nel dicembre 2021. Sono state utilizzate le migliori competenze filologiche,
architettoniche e artistiche, oltre alle più avanzate tecnologie per garantire la sicurezza antisismica dell’intero edificio.
La riapertura della Basilica di Norcia è un evento importante in sé, per il valore simbolico del
luogo e della sua centralità spirituale per l’Europa intera, ma è significativo anche per registrare
l’avanzamento della ricostruzione in tutto il cratere (12mila cantieri chiusi, 9500 ancora in
attività, 7 miliardi di euro liquidati per i lavori di ricostruzione privata nel suo complesso) e in
Umbria in particolare.
In Umbria dal 2016, a fronte di un totale di 5261 istanze presentate all’Ufficio Speciale
Ricostruzione, ben 3728 risultano concesse per un importo totale richiesto di oltre 1,9 miliardi
di euro, di cui 1,4 miliardi di euro già concessi e 831 milioni liquidati. Nove pratiche su dieci
presentate all’USR Umbria sono state evase. Questo significa che per quasi ogni richiesta di
contributo, c’è stata una risposta concreta e tempestiva, resa possibile anche dalla
semplificazione delle procedure avvenuta negli ultimi anni. Ma non basta evadere le pratiche;
l’obiettivo è la conclusione dei lavori. E anche qui il dato è incoraggiante: 6 pratiche su 10 hanno
visto la fine dei lavori per cui centinaia di famiglie sono potute tornare a casa. Nel solo Comune
di Norcia, oltre 730 famiglie sono rientrate nelle loro abitazioni ricostruite mentre diverse
attività commerciali storiche hanno riaperto, ricominciando a creare valore e a dare lavoro.
A Norcia è in corso anche la ricostruzione della concattedrale di Santa Maria Argentea, che
dovrebbe essere consegnata entro un paio di anni. Gli eventi sismici avevano causato il
ribaltamento della sommità della facciata e l’espulsione dei conci di rivestimento delle
murature e, all’interno, il crollo della copertura ha coinvolto i pilastri e ampi brani del
paramento interno delle murature perimetrali. L’importo dell’intervento è di circa 7 milioni e
400 mila euro, che provengono dal fondo sisma 2016. In corso anche il cantiere del Palazzo
Comunale, uno dei cantieri più innovativi della ricostruzione post sisma. Un intervento da poco
meno di 6 milioni di euro e unico caso in Italia in cui un edificio storico è stato tagliato alle
fondamenta per installare isolatori sismici. Attesa la riapertura per l’anno prossimo.
In ricostruzione anche l’edificio della “Castellina” che ospitava il museo civico e diocesano per
il quale è attesa la riapertura nel corso del 2026. In questo caso è stato assegnato l’importo di
quasi 154mila euro, a valere sulle risorse del fondo di accantonamento per le ordinanze
speciali per i lavori che hanno un costo totale di circa 2,5 milioni di euro. Nel giro di pochi anni
quindi l’iconica piazza di San Benedetto ritroverà il suo profilo originario.
“Il recupero delle eccellenze storico culturali e religiose è un elemento essenziale del nostro
lavoro volto a far rinascere tutta l’Italia Centrale- spiega il Commissario alla ricostruzione
sisma 2016 Guido Castelli- Norcia e la Civitas appenninica si candidano a Capitale europea
della cultura 2033, la patria di San Benedetto, patrono d’Europa, merita questo
riconoscimento. Ringrazio il Presidente della Regione Stefania Proietti, l’Arcivescovo Renato
Boccardo, l’Ufficio ricostruzione Umbria e il sindaco Giuliano Boccanera per la sinergia e la
collaborazione”.
