(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 Pisa, 29 ottobre 2025
Comunicato stampa
Lupo, la situazione in area Parco
L’Ente con un team di esperti monitora costantemente e interviene per evitare possibili situazioni pericolose
Venerdì 7 novembre ennesimo incontro pubblico
Sul litorale pisano, nell’ampia zona tra l’Arno e lo Scolmatore che corrisponde per il Parco alla Tenuta di Tombolo, così come nella Tenuta di Migliarino e nella Tenuta di Coltano, si stanno formando rispettivamente tre nuclei stabili di lupi con 4-6 esemplari per area. Si aggiungono al nucleo storico di San Rossore, che conta 10 adulti e 2 cuccioli, presente ormai da anni e che ha contribuito a ricreare un ecosistema sano con un equilibrio migliore tra ungulati, che prima erano in forte sovrannumero, e vegetazione. «Questa presenza è parte di un fenomeno di espansione che interessa tutta Italia, dopo decenni di assenza e la quasi estinzione, che porta a vantaggi per l’ambiente ma ci pone di fronte ad alcune sfide di convivenza – spiega il presidente del Parco Lorenzo Bani – Grazie al lavoro che il Parco da anni porta avanti in collaborazione con il gruppo scientifico coordinato dal professor Marco Apollonio dell’Università di Sassari, seguito sul campo dal dottor Marco Del Frate, l’Ente ha sempre affrontato la questione e trovato mano a mano soluzioni per armonizzare la presenza di queste specie protetta con le attività umane».
Qualche avvistamento può capitare, l’importante è tenere presente che ci sono regole da seguire perché questo animale selvatico, naturalmente schivo nei confronti dell’uomo, non familiarizzi perché a quel punto potrebbero nascere problemi seri. Quando i lupi, o altri animali selvatici, si avvicinano ai centri abitati, lo fanno quasi sempre perché trovano resti di cibo, rifiuti non correttamente gestiti o addirittura foraggiamenti volontari. È quindi fondamentale non abbandonare spazzatura e non alimentare in alcun modo la fauna selvatica, per evitare di alterarne il comportamento e ridurre il rischio di incontri ravvicinati. In caso di incontro con un lupo, è importante mantenere la calma e non cercare di avvicinarlo né di chiamarlo, l’animale tende ad allontanarsi spontaneamente e se ciò non accade, basta muovere le braccia e parlare a voce alta per fargli capire la nostra presenza. Eventuali comportamenti anomali o episodi di eccessiva confidenza devono essere segnalati all’Ente Parco o alla Regione Toscana.
«Da quando è comparso nei nostri territori, il lupo viene monitorato costantemente attraverso fototrappole, videocamere, collari GPS, censimenti, uscite sul campo ed altre attività – continua Bani – Vengono forniti report puntuali sul numero degli individui, che varia nel corso dell’anno in base alle nascite a alle dispersioni dai nuclei familiari, sugli animali predati che nella nostra area sono ungulati, sugli spostamenti degli esemplari sul territorio. Con interventi puntuali che di volta in volta hanno eliminato possibili situazioni di attrito dovute a cattivi comportamenti come l’abbandono di cibo o addirittura l’alimentazione volontaria».
«Di tutte queste attività in questi anni abbiamo reso conto in vari modi: conferenze stampa, comunicati, informative sul sito del Parco e tantissimi incontri pubblici perché riteniamo che la comunicazione con i cittadini sia una parte fondamentale della corretta gestione del lupo. Ci dispiace che l’assessore Gambini, che abbiamo imparato ad apprezzare per la sua sensibilità ambientale, non abbia mai trovato il tempo di partecipare ad uno di questi incontri, di leggere uno dei vari articoli pubblicati nel corso del tempo e neanche di chiamarmi per chiedermi informazioni, ma ha invece trovato il tempo di scrivere una lamentela nei confronti dell’Ente. Su mia richiesta il team di esperti ha più volte provato a contattarla per relazionarle sulla situazione, ma non ha mai risposto. Ne voglio approfittare per invitarla venerdì 7 novembre alle 16.30 a San Piero a Grado, nell’aula Benvenuti al centro Avanzi, dove si terrà l’ennesimo incontro pubblico sul lupo alla presenza del consulente del Parco dottor Marco Del Frate, del professor Antonio Felicioli dell’Università di Pisa, del dottor Luca Mattioli della task force della Regione Toscana e di referente del WWF Alta Toscana. A questo punto non può mancare» conclude il presidente.