(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 IRPINIA | Da sperimentazione a nuovo sistema di monitoraggio
sismico con la fibra ottica
Cresce e si consolida la rete di osservazione geofisica in Irpinia: i 20 km di fibra ottica già
sperimentati diventano 80, trasformando l’esperimento in un vero e proprio nuovo sistema
di monitoraggio che, fra gli altri, ha anche registrato il terremoto di magnitudo 4.0 che ha
recentemente colpito la provincia di Avellino
[Roma, 29 ottobre 2025]
L’Irpinia Near Fault Observatory (INFO), il sistema di osservazione per lo studio della
sismicità in Irpinia nato dalla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia (INGV) e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, nell’ambito
dell’infrastruttura di ricerca europea EPOS, diventa realtà operativa grazie al Progetto
PNRR-MEET dell’INGV.
Da più di un anno l’osservatorio INFO è dotato di un dispositivo sperimentale di
rilevamento sismico distribuito (DAS) implementato a Tito Scalo (PZ) e basato su 20
km di fibra ottica. Ad oggi, l’acquisizione del segnale sismico è estesa a un tratto di fibra
ottica di 80 km, costituendo un sistema di monitoraggio continuo del sistema di faglie
irpino-lucano che collega Sant’Angelo le Fratte a Castelgrande (PZ) e che è in grado
di “fotografare” i movimenti del sottosuolo con altissima precisione.
“Se guardiamo alla sismicità irpina degli ultimi vent’anni”, osserva Giulio Selvaggi,
sismologo dell’INGV e coordinatore scientifico del progetto MEET, “sono pochi gli eventi
sismici di magnitudo rilevante. Per poter studiare il sistema di faglie e capire la
dinamica della crosta terrestre nell’area abbiamo bisogno di una lente di
ingrandimento che consenta di vedere i terremoti più piccoli e analizzarli nel
dettaglio”.
Grazie alla collaborazione con le aziende Metis e Fastweb, la fibra ottica comunemente
usata per le telecomunicazioni è ora impiegata come una fitta rete di sensori
distribuiti lungo il tracciato.
“Le misure provengono da una sorgente laser che invia impulsi luminosi all’interno della
fibra”, spiega Gilberto Saccorotti, sismologo dell’INGV. “Il passaggio dell’onda sismica
deforma la fibra e, modificando il cammino ottico degli impulsi, consente di misurare con
precisione la deformazione del terreno. È come avere un sismometro installato ogni 10
metri, lungo una distanza di 80 km”.
Il nuovo sistema, dedicato alla caratterizzazione della microsismicità nell’area, ha già
registrato numerosi eventi di bassa magnitudo; tuttavia, monitorando in continuo il
sistema di faglie irpino-lucano, è stato in grado di registrare anche il terremoto di
magnitudo ML 4.0 avvenuto nella zona di Montefredane (AV) lo scorso 25 ottobre,
a circa 15 km di profondità. La deformazione del terreno causata da questo evento è
stata osservata lungo gli interi 80 km di fibra ottica, fornendo un’immagine dettagliata
e continua della propagazione delle onde sismiche che, al momento, non ha precedenti su
scala nazionale.
“Siamo di fronte a un vero e proprio nuovo sistema di monitoraggio che trasforma
radicalmente il segnale che finora riuscivamo a rilevare con i sensori sismici tradizionali”
conclude Gaetano Festa, professore di Fisica presso l’Università degli Studi di Napoli
Federico II. “Con 80 km di cavo integrati al DAS siamo in grado di caratterizzare nel
dettaglio anche la microsismicità e di compiere un salto di qualità nella conoscenza
dei processi che avvengono sul sistema di faglie dell’Irpinia e del rischio sismico”.
Un salto tecnologico che segna un progresso decisivo nella capacità di osservare da vicino
la genesi e la dinamica dei terremoti, aprendo la strada a nuove applicazioni della fibra
ottica nella geofisica italiana.
Link utili:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Fisica-UniNA
Irpinia Seismic Network- dati e prodotti
Progetto PNRR-MEET
EPOS Italia
IPSES Piattaforma per lo studio della Terra Solida
CONTATTI STAMPA
Ufficio Stampa Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Ufficio Stampa Università degli Studi di Napoli Federico II
Seguono immagini
Figura: Registrazione DAS del terremoto di Magnitudo 4.0 avvenuto il 25 Ottobre 2025 in provincia di
Avellino. I colori si riferiscono alla deformazione del terreno lungo una porzione di 80 km di fibra ottica,
che si estende da Sant’Angelo le Fratte a Castelgrande, in provincia di Potenza.
![[INGV Comunicato stampa] IRPINIA | Da sperimentazione a nuovo sistema di monitoraggio sismico con la fibra ottica](https://agenparl.eu/wp-content/uploads/2025/10/Banner-CS-INGV-UNINA.png)