(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 BANDA LARGA, IARIA (M5S): BRUXELLES ACCENDA RIFLETTORI SU CASO OPEN FIBER
BANDA LARGA, IARIA (M5S): BRUXELLES ACCENDA RIFLETTORI SU CASO OPEN FIBER
Roma, 29 ottobre 2025 – L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e la Procura europea (EPPO) sono stati chiamati a verificare presunte irregolarità nell’utilizzo dei fondi europei destinati ai piani italiani per la banda ultralarga “Italia a 1 Giga” e “Banda Ultra Larga (BUL)”, progetti realizzati in gran parte da Open Fiber, società partecipata da Cassa Depositi e Prestiti e dal fondo Macquarie. La segnalazione è stata presentata dall’on. Antonino Iaria (M5S), che ha denunciato un possibile uso improprio delle risorse europee e il mancato rispetto delle condizioni previste dalle autorizzazioni comunitarie. Secondo la denuncia, Open Fiber avrebbe modificato unilateralmente i dati di copertura, utilizzato tecnologie non conformi alle specifiche richieste e continuato a ricevere finanziamenti anche dopo la scadenza del via libera europeo. “Siamo di fronte a un possibile caso di rendicontazioni non veritiere e manipolazione dei dati finalizzata a ottenere pagamenti non dovuti”, si legge nel testo inviato alle autorità europee. Nel piano “Italia a 1 Giga”, Open Fiber avrebbe ridotto il numero di indirizzi civici da connettere rispetto a quanto previsto dai bandi, senza preventiva autorizzazione. Inoltre, avrebbe fatto ampio ricorso alla tecnologia FWA (Fixed Wireless Access) – che non garantisce le prestazioni della fibra ottica – in violazione dell’obbligo di realizzare connessioni FTTH (Fiber to the Home) stabilito dal PNRR. Alcuni indirizzi dichiarati come “coperti” risulterebbero, secondo la denuncia, inesistenti o non realmente serviti. Le presunte irregolarità si estenderebbero anche al precedente piano “Banda Ultra Larga (BUL)”, finanziato con fondi strutturali europei e regionali per la copertura delle cosiddette “aree bianche”. Nonostante la decisione della Commissione Europea che autorizzava gli aiuti di Stato sia scaduta il 31 dicembre 2022, i fondi continuerebbero a essere erogati. “Ogni euro speso dopo quella data potrebbe costituire un aiuto di Stato illegale e un uso improprio delle risorse comunitarie”, si legge nella denuncia. L’on. Antonino Iaria ha inoltre inviato una lettera alla Task Force RECOVER della Commissione Europea, chiedendo di valutare la sospensione temporanea dei pagamenti all’Italia fino al completamento delle verifiche dell’OLAF. La richiesta si fonda sull’Art. 24 del Regolamento RRF, che consente alla Commissione di bloccare i trasferimenti in presenza di “prove credibili di frode o irregolarità gravi”. Parallelamente, la Procura europea (EPPO) dovrà valutare se aprire un’indagine penale per frode ai danni del bilancio dell’Unione Europea. Il dossier segnala infine presunte carenze di vigilanza da parte delle autorità italiane competenti, accusate di non aver attuato controlli efficaci. “Le autorità di vigilanza, pur consapevoli delle irregolarità, non avrebbero esercitato un’azione di controllo effettiva”, si legge nel documento trasmesso a Bruxelles.
—————–
Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle
