(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 *RIMANDIAMO IL TESTO DEL LANCIO SENZA ALLEGATI PERCHÉ LA PRECEDENTE MAIL
ERA RISULTATA ESSERE TROPPO “PESANTE”*
*Firmato a Palazzo Donini il protocollo d’intesa per il monitoraggio dei
Pfas. Assessore Thomas De Luca: “Analisi costanti dell’acqua del rubinetto
su tutto il territorio, con l’Umbria prima Regione in Italia. Chiediamo al
Governo che vengano messi al bando”*
(Aun) – Perugia, 28 ottobre 2025 – È stato firmato questa mattina nella
cornice del Salone d’Onore di Palazzo Donini il protocollo d’intesa per il
monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nelle acque
destinate al consumo umano del territorio regionale.
Il protocollo è stato firmato dall’assessore all’ambiente e all’energia
della Regione Umbria, Thomas De Luca, dal direttore servizio igiene e
sanità pubblica dell’Usl Umbria 1, Igino Fusco Moffa, in rappresentanza del
direttore generale Emanuele Ciotti, da Danilo Serva, direttore dipartimento
di prevenzione ambientale Usl Umbria 2, in rappresentanza del direttore
generale Roberto Noto, dal direttore di Arpa, Alfonso Morelli, dal
presidente di Auri e sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, mentre erano
presenti quali firmatari i rappresentanti di Umbra Acque spa, Sii Scpa e
Vus Spa.
“Attraverso la firma di questo protocollo – ha dichiarato l’assessore
Thomas De Luca – l’Umbria diventa la prima regione in Italia a mettere in
campo un monitoraggio continuo sulle acque dei rubinetti, per quanto
riguarda i cosiddetti Pfas. Inquinanti con cui, purtroppo, avremo sempre di
più a che fare e avanziamo al Governo la richiesta di una normativa
attraverso la quale vengano messi al bando. Si tratta di un’azione
strategica per mettere in sicurezza le acque che i cittadini umbri
utilizzano nelle proprie case e nei luoghi pubblici e per dimostrare che
l’acqua del rubinetto è più sicura persino di quella in bottiglia,
potendone garantire la salubrità attraverso questo monitoraggio. Avremo un
doppio campionamento e delle analisi che andranno a verificare la presenza
di Pfas all’interno delle acque regionali che partiranno da subito, andando
quindi ad anticipare il termine ultimo del 13 gennaio 2026, previsto dalla
normativa nazionale, per l’adozione delle misure necessarie a garantire la
conformità delle acque ai parametri di qualità previsti per il consumo
umano”.
Il Protocollo predisposto dagli uffici regionali preposti, di concerto
con i Servizi di Igiene e sanità pubblica delle due Asl coinvolte, mira ad
approfondire il quadro informativo sulle acque destinate al consumo umano,
con particolare attenzione ai valori di parametro relativi ai Pfas, e a
coordinare le azioni di monitoraggio tra i soggetti coinvolti per garantire
un controllo uniforme e approfondito delle risorse idriche regionali.
I risultati dei controlli effettuati al 13 gennaio 2026 saranno
condivisi tra le parti e pubblicati in forma di relazione
tecnico-scientifica, garantendo trasparenza e accesso ai dati anche da
parte dei cittadini, mentre in una fase successiva è prevista la loro
pubblicazione direttamente on line attraverso il sito http://www.lacquachebevo.it
“Quello che sottoscriviamo oggi – ha confermato il presidente di Auri e
sindaco di Spoleto, Andrea Sisti – è un impegno condiviso per la salute
pubblica. Con questo protocollo, Regione Umbria e i soggetti coinvolti
dimostrano un forte impegno per la tutela della salute pubblica e la
protezione delle risorse idriche. Come Auri faremo in modo che al momento
della sottoscrizione dei contratti di fornitura venga inserita l’adozione
delle misure preventive necessarie a garantire la salubrità delle acque.
Queste, unite al monitoraggio costante delle acque che utilizziamo,
rappresentano un passo decisivo verso la conformità ai parametri di qualità
previsti dalla normativa europea e nazionale e un presidio essenziale a
garanzia della sicurezza del loro consumo”.