(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 Oggetto: All’Aeroporto di Pavullo il 30 ottobre inaugura la mostra gratuita “La salvaguardia delle diversità culturali: l’emigrazione dall’Appennino Modenese negli Stati Uniti e in Cile”
COMUNICATO STAMPA
In occasione della chiusura delle celebrazioni per gli 850 anni dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e la Società Scientifica, Letteraria ed Artistica del Frignano Accademia “Lo Scoltenna” presentano la mostra a ingresso gratuito “La salvaguardia delle diversità culturali: l’emigrazione dall’Appennino Modenese negli Stati Uniti e in Cile”.
L’esposizione sarà inaugurata giovedì 30 ottobre, alle ore ore 16, presso l’Aeroporto Paolucci di Pavullo nel Frignano e resterà aperta al pubblico da venerdì 31 ottobre fino al 30 novembre 2025, offrendo a scolaresche, famiglie e cittadini un percorso di scoperta tra storia, identità e memoria collettiva (da lun. a ven. orari 9/13 e 14/18 e sabato, domenica 10/18).
La mostra nasce come esito di un ampio progetto di ricerca e orientamento che, nel corso di due anni, ha coinvolto attivamente oltre 150 studenti e studentesse dell’Istituto scolastico superiore G.A. Cavazzi di Pavullo nel Frignano e di Pievepelago e dell’Istituto Sacro Cuore di Modena, insieme ai loro insegnanti e alle famiglie. Un lavoro corale, partecipato, che ha intrecciato ricerca storica, educazione civica, valorizzazione territoriale e riflessione sul tema dell’emigrazione come esperienza universale.
Guidati da docenti del Dipartimento di Giurisprudenza, del Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità (CRID) e da esperti del settore, i giovani hanno indagato l’esperienza migratoria dei loro antenati in particolare verso gli Stati Uniti e il Cile — un fenomeno che, dalla seconda metà dell’Ottocento fino al secondo dopoguerra, ha profondamente segnato la storia dell’Appennino modenese.
L’Accademia “Lo Scoltenna” da anni recupera il maggior numero di notizie sulla storia dell’emigrazione dalla montagna modenese in stretto raccordo con gli iscritti all’A.I.R.E. e i contatti raccolti negli ultimi anni dai servizi demografici e tramite un questionario rivolto a emigrati, familiari e discendenti allo scopo di recuperare quante più notizie possibili, accoglie e accompagna costantemente discendenti degli emigrati alla ricerca dei luoghi di origine.
Le testimonianze e i documenti raccolti hanno poi preso forma in installazioni, racconti, pannelli tematici, videointerviste e percorsi espositivi, che raccontano non solo le storie dei singoli emigrati, ma anche l’identità collettiva di una montagna che ha saputo aprirsi al mondo pur restando fedele a sé stessa. Accanto al percorso espositivo principale, la mostra offrirà anche attività didattiche e laboratori per le scuole, visite guidate ed altre attività. L’obiettivo è fare della mostra non solo un’occasione di conoscenza, ma anche uno spazio di confronto e di dialogo, capace di mettere in relazione passato e presente, storie individuali e dimensione collettiva.
“La conoscenza delle proprie radici è una chiave per comprendere meglio il presente e per costruire un futuro più consapevole e solidale” — ha commentato la Prof.ssa Mariacristina Santini, coordinatrice del progetto di ricerca e orientamento— “e il coinvolgimento degli studenti è stato essenziale per trasformare un tema storico in un’occasione di partecipazione, riflessione e crescita collettiva”.
“La salvaguardia delle diversità culturali viene qui intesa non come semplice tutela del passato, ma come strumento di rigenerazione sociale e identitaria, capace di generare nuove forme di turismo culturale, in particolare il cosiddetto turismo di ritorno, che coinvolge i discendenti degli emigrati interessati a riscoprire le proprie origini” – ha aggiunto Livio Migliori Presidente dell’Accademia “Lo Scoltenna”.
