(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 (ACON) Trieste, 29 ott – “Il contenuto dei piani di
riorganizzazione delle attivit? di chirurgia oncologica
rappresenta un passaggio decisivo per capire come si intendano
riorganizzare i percorsi chirurgici oncologici all’interno della
rete ospedaliera regionale. ? grave che non siano reperibili sui
siti istituzionali e nemmeno a seguito di legittime richieste di
accesso agli atti. Questa mancanza di trasparenza da parte
dell’assessore alla Salute mina la fiducia dei cittadini e delle
istituzioni nella correttezza e nella chiarezza dell’azione
amministrativa e delle decisioni conseguenti”.
Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Diego Moretti, replicando alla risposta della Giunta
regionale all’interrogazione attraverso la quale chiedeva “quali
sono i contenuti dei Piani di riorganizzazione delle attivit? di
chirurgia oncologica delle tre Aziende sanitarie del Fvg che
l’Arcs ha trasmesso alla direzione centrale Salute”.
Questo Piano, continua Moretti, “? stato approvato senza le
schede di dettaglio relative alle attivit? chirurgiche di ciascun
ospedale, originariamente previste nella prima versione del
documento e poi ritirate per dissidi all’interno della
maggioranza, prima del passaggio in commissione”.
L’assessore alla Salute, nella sua risposta, fa sapere inoltre,
“ha affermato che la revisione delle funzioni chirurgiche in
ambito oncologico non rappresenta una contesa tra territori
elencando i contenuti dei piani aziendali, peraltro gi? oggetto
di due istanze di accesso agli atti da parte della collega
Celotti, tuttora inevase. Ritengo tuttavia che il tono sprezzante
e polemico utilizzato dall’assessore sia del tutto inadeguato,
inutile e danneggia l’immagine del Consiglio regionale e della
politica nel suo complesso”.
E ancora, prosegue il capogruppo dem, “? doveroso sottolineare
che le decisioni sulla riorganizzazione della chirurgia
oncologica non si limitano a un tema tecnico o specialistico:
esse incidono profondamente sulla funzionalit? complessiva dei
nostri ospedali, in particolare delle sedi spoke, dove l’attivit?
chirurgica oncologica ? strettamente connessa al mantenimento di
altre funzioni fondamentali. Tali scelte – conclude – hanno
quindi effetti rilevanti sulla prossimit? territoriale dei
servizi e, di conseguenza, sull’accesso alle cure dei cittadini”.
ACON/COM/fa
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