(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 COMUNICATO STAMPA
Giovedì 30 ottobre a Villasor: le mani che accolgono la vita e i segreti che attraversano il
tempo Letture in…Chiostro accoglie Bibbiana Cau e Maria Laura Berlinguer in una serata
dove la memoria si fa racconto
Villasor, 28 ottobre 2025 – Le storie si tramandano sottovoce, custodite tra le pieghe delle tovaglie
ricamate, nei gesti delle mani che sanno accogliere la vita. I segreti attraversano generazioni, sospesi
tra ciò che è stato e ciò che non può più tacere. Giovedì 30 ottobre, la biblioteca comunale di Villasor
accoglie due autrici capaci di dare forma a queste memorie nascoste, in una serata che parlerà di
donne, di radici, di quella verità che solo il tempo sa far emergere.
L’appuntamento è curato dal Club Jane Austen Sardegna, che da quest’anno collabora con il
Comune di Villasor nella direzione artistica del festival, scegliendo autori e costruendo dialoghi
capaci di far risuonare la letteratura dentro la comunità.
Alle ore 18:30 sarà Bibbiana Cau a prendere la parola con “La levatrice” (Fiera Editrice), il suo
romanzo d’esordio che ha conquistato lettori e critica in tutta Europa. In dialogo con Andrea Garau,
l’autrice guiderà il pubblico nella Sardegna di inizio Novecento, dove Mallena, levatrice del paese di
Norolani, conosce ogni segreto del dare alla luce, ogni preghiera sussurrata dalle madri. Ma quando
nel 1917 le viene negato ciò che le spetta di diritto, Mallena scopre che anche lei deve imparare a
combattere. Non più solo per far nascere vite, ma per far nascere la giustizia.
Le mani che accolgono la vita sono le stesse che devono lottare per il riconoscimento. È una storia di
ribellione sociale, di solidarietà femminile, di quel sapere antico che le donne si tramandano da
sempre e che nessuna ingiustizia può cancellare del tutto.
A seguire, alle ore 19:15, sarà Maria Laura Berlinguer a portare il pubblico dentro “La cena delle
anime” (HarperCollins), un romanzo costruito come un gioco di scatole cinesi che attraversa i secoli
e le generazioni. In dialogo con Andrea Melis, l’autrice racconterà di Iride Dessì, tornata nel suo
paese del Meilogu dopo anni di lontananza, guidata tra le ombre del passato da Tata, custode di saperi
antichi e segreti mai rivelati. Una vecchia fotografia ingiallita dal tempo la porta a scoprire Mimì
Oppes, trisavola ribelle destinata a un matrimonio infelice, la sua profonda amicizia con Elisabeth
Hope, donna inglese incredibilmente libera, e l’amore travolgente con Emanuele Manca, leggendario
bandito.
In Sardegna, nella notte tra Ognissanti e il due novembre, le tavole vengono apparecchiate per sa
chena pro sos mortos, per accogliere i defunti. Ed è proprio in questo tempo sospeso tra vita e morte
che il romanzo ci invita a entrare, in una Sardegna misteriosa dove il passato e il presente camminano
ancora fianco a fianco.
«Ogni famiglia ha i suoi segreti. Sono come fardelli. Qualcuno li porta nella tomba, altri rimangono
sospesi, in attesa di essere svelati. E finché non lo sono, le ombre non spariscono, non possono
andarsene».
La forza delle donne che custodiscono memorie, che lottano per il riconoscimento, che attraversano
il tempo portando con sé verità troppo a lungo taciute. Autrici che hanno saputo restituire parole a chi
non poteva parlare, trasformando la storia personale in racconto universale.
La serata si inserisce nel programma della quinta edizione di “Letture in…Chiostro”, il festival
letterario promosso dal Comune di Villasor che da cinque anni crea spazi di incontro tra generazioni,
sensibilità diverse, modi diversi di vivere la lettura. Un festival che ha scelto di coinvolgere la
comunità, di lavorare con le scuole, le associazioni, i gruppi di lettura, trasformando il chiostro e la
biblioteca in luoghi di crescita e partecipazione attiva.
Giovedì 30 ottobre, alle ore 18:30, la biblioteca comunale accoglierà chi cerca storie capaci di
restituire dignità al passato e senso al presente. Perché alcune narrazioni non si limitano a intrattenere:
scavano, interrogano, riportano alla luce ciò che il tempo aveva sepolto.
Ingresso libero e gratuito.
Il festival è sostenuto dal Comune di Villasor e Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato
della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
