(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 al link le immagini di repertorio:
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Comunicato stampa del 28 ottobre 2025
Violenze e minacce di morte alla compagna: la Polizia di Stato arresta un uomo per maltrattamenti contro familiari e conviventi
La Polizia di Stato arresta un uomo per maltrattamenti contro familiari e conviventi. Una donna di circa quarant’anni si è presentata presso la Questura di Mantova alla ricerca di aiuto, poiché il compagno convivente, con il quale intratteneva una relazione durata diversi anni, nel corso di una chiamata telefonica, ricevuta mentre si trovava a lavoro, l’aveva minacciata di morte con frasi assolutamente esplicite.
La Polizia di Stato, con personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dopo avere convinto la vittima a denunciare, veniva a conoscenza dei molteplici episodi di violenza fisica e psicologica subiti dalla stessa nel corso della relazione, riconducibili all’indole violenta del compagno, che da tempo faceva uso di sostanze stupefacenti e che presentava problemi di dipendenza anche da gioco d’azzardo.
In particolare si apprendeva che l’indagato in più occasioni nel passato l’aveva chiusa fuori casa, le aveva lanciato oggetti, insultata pesantemente e in un’occasione l’aveva minacciata con un coltello.
Nonostante, la vittima avesse convinto il compagno a rivolgersi all’aiuto di uno psicologo e avesse acconsentito a cambiare città per consentirgli di trovare un lavoro più remunerativo, la situazione non era migliorata e gli episodi di maltrattamenti si sono ripetuti fino a che, dopo la decisione della donna di cambiare vita e di lasciarlo, quest’ultimo accecato dalla gelosia, credendo che potesse avere un altro uomo, l’aveva chiamata ripetutamente con il numero sconosciuto mentre si trovava a lavoro il 24 ottobre 2025. La donna spaventata aveva risposto al telefono chiedendo a una collega di video registrare la telefonata.
Tutti questi elementi facevano sorgere nei poliziotti legittime preoccupazioni per l’incolumità della vittima, e pertanto, dopo avere raccolto altri elementi di prova, decidevano di intervenire, andando presso l’abitazione della coppia e traendo in arresto l’indagato, che veniva condotto presso il carcere in attesa dell’udienza di convalida, mentre la vittima veniva collocata in una struttura protetta.
L’arresto è stato convalidato dal Giudice che, su richiesta della Procura della Repubblica, ha applicato la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da essa abitualmente frequentati.
Si specifica che il fatto è stato comunicato all’Autorità Giudiziaria, la quale, fatto salvo il diritto della persona sottoposta alle indagini a non essere indicato come colpevole fino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili, procederà all’accertamento processuale dei fatti e della posizione penale.
