(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 *La rinascita dell’olivo pugliese passa dalla Ricerca. Con il progetto
Re.Ger.O.P. sono state ritrovate sul territorio 64 nuovi tesori genetici,
185 diverse accessioni e 135 oli monovarietali grazie alla sinergia tra
SINAGRI, UNIBA, CNR e CRSFA. *
Dopo anni di sperimentazioni il progetto Re.Ger.O.P. Recupero del
germoplasma olivicolo pugliese, ha ritrovato, caratterizzato, conservato e
valorizzato diversi genotipi di olivo pugliesi a forte rischio di erosione
genetica. Sono *64 le nuove accessioni* (risorse biologiche) ritrovate sul
territorio, caratterizzate dal punto di vista morfologico e sanitario di
questa terza edizione del progetto.
Sulle foglie degli olivi del territorio pugliese sono state avviate le
caratterizzazioni genetiche, attraverso analisi molecolari basate sul DNA,
che hanno reso possibile l’individuazione dei genotipi. Grazie ad
un’accurata ricerca delle fonti bibliografiche e storiche sul territorio, è
stato possibile dare un nome alle varietà e definire le origini e il loro
approdo in terra di Puglia. La ricerca ha reso possibile analizzare *olivi
in via di estinzione come la Butirra di Melpignano*, ormai quasi scomparsa
sul territorio salentino a causa della Xylella, ma che oggi, conservata in
un luogo protetto può essere riprodotta. *Sono 185* le diverse accessioni
conservate in pieno campo su una superficie totale ha 03,20. Nella sede
operativa di *Palagiano*, sono conservate in screen house (serre a doppia
rete a prova di insetto) *57 fonti primarie appartenenti a 25 varietà*. Per
ogni genotipo è possibile oggi conoscere nome, luogo di ritrovamento e
caratterizzazione morfologica, tecnologica e genetica.
Oltre a questa attività sono stati condotti studi anche sulla
caratterizzazione degli oli monovarietali ed è stata definita una strategia
di valorizzazione relativa al loro posizionamento sul mercato. Sono stati
prodotti *135 oli monovarietali dalla collezione regionale*.
“*Con il progetto Regerop, abbiamo esaminato le complesse relazioni
genetiche esistenti tra le centinaia di cultivar del vasto panorama
olivicolo pugliese e catalogato e valorizzato il germoplasma olivicolo
regionale, tutelando la biodiversità agraria e ponendo l’olivo ed i suoi
prodotti al centro del patrimonio storico, ambientale e culturale
regionale. La caratterizzazione molecolare di genotipi d’olivo autoctoni
permette di individuare, valorizzare e preservare germoplasma raro o
sconosciuto e di studiare ed utilizzare queste nuove fonti genetiche per lo
sfruttamento di caratteri agronomici d’interesse come le resistenze a
diversi patogeni. Abbiamo condotto anche un’attenta analisi sui nomi come
la Leucocarpa, la Pizzuta di Ginosa, lo Sperone di gallo. Nei prossimi
mesi i risultati di Re.Ger.O.P.confluiranno nell’Atlante delle varietà
olivicole pugliesi, strumento scientifico e divulgativo che riporterà
informazioni utili e dettagliate sia sulla pianta che sull’olio delle
cultivar identificate. Un lavoro durato anni che ha consentito di mappare
il territorio pugliese e le varietà di olivo e soprattutto di salvare le
varietà a rischio scomparsa*”, afferma la professoressa *Cinzia Montemurro*,
responsabile scientifico del progetto.
Per far conoscere i contenuti e il valore culturale di Re.Ger.O.P. è stato
girato un video, *un viaggio tra memoria, ricerca e futuro, *con la
consulenza scientifica della professoressa *Cinzia Montemurro* (UniBa) e
del dottor *Pasquale Venerito* (CRSFA). Il video racconta, attraverso un
linguaggio narrativo e accessibile, il significato del progetto
Re.Ger.O.P., un percorso di scoperta della Ricerca che consente di
conoscere, valorizzare e proiettare nel futuro i valori agricoli.
Le riprese dei paesaggi agricoli pugliesi sono lo scenario della storia che
mette insieme tre generazioni e una sola domanda: come salvare le piante di
olivo dal rischio estinzione? In un campo ormai incolto dove pochi anni fa
crescevano gli ulivi, una nonna*, Ippolita Finzi*, indica al nipote, *Anselmo
La Forgia*, il luogo dove scoprirà come salvare la memoria agricola della
sua terra e dove attraverso la ricerca può sperare nel futuro. Il ragazzo
si sposta al Dipartimento di Scienze del suolo della pianta e degli
alimenti dell’Università di Bari, che è sede dello spin off Sinagri,
capofila del progetto, dove incontra la responsabile scientifica, la
professoressa Cinzia Montemurro e inizia un viaggio nella conoscenza delle
attività di progetto con *Michele Savoia* (UniBa) assegnista di
ricerca, *Giacomo
Squeo* (UniBa) professore associato, *Alessandro Petrontino*
(UniBa/SINAGRI) ricercatore a tempo determinato e socio dello spin off
Sinagri e *Natalia Sgaramella* (UniIBa) dottoranda di ricerca.
Al termine del suo percorso nel dipartimento d’eccellenza Anselmo riceve un
nuovo indirizzo. Si reca a Palagiano, dove incontra in una serra, *Noemi
Tonnini *del Centro Sperimentale e Formazione in Agricoltura (CRSFA)
“Basile Caramia” di Locorotondo, in laboratorio, *Sabrina Nardelli* della
Fondazione ITS Academy AgriPuglia ed infine nel campo collezione, *Andrea
Turco* del Centro Sperimentale e Formazione in Agricoltura (CRSFA) “Basile
Caramia” di Locorotondo.
Il protagonista dopo aver appreso come si sviluppa la ricerca che recupera
le piante di olivo a rischio di estinzione, comprende il significato
di *Re.Ger.O.P.,
Recuperiamo il passato per conservarlo nel presente e restituire il futuro*
*.* Il video termina nel campo di collezione di Palagiano dove vengono
conservate tutte le varietà d’olivo recuperate e caratterizzate presenti in
Puglia. “Chi non semina non raccoglie”, con questa citazione del compianto
professore Vito Nicola Savino il video consegna allo spettatore la speranza
della nonna e la certezza del nipote che attraverso la Ricerca guarda con
ottimismo al futuro della Puglia.
Il video è realizzato da Agriplan S.r.l e LaboratorioCOM, Produzione Nichel
Produzioni, Ideazione e soggetto originale di Gisella Della Monaca.
Consulenza scientifica professoressa *Cinzia Montemurro* (UniBa) e
dottor *Pasquale
Venerito* (CRSFA).
Link per scaricare video e trailer
Il progetto integrato Re.Ger.O.P. Recupero del Germoplasma Olivicolo
Pugliese è finanziato dalla Regione Puglia mediante il PSR Puglia
2014-2022. Misura 10 – Pagamenti agro-climatico-ambientali. Operazione
genetiche in agricoltura.
Al progetto hanno collaborato con SINAGRI, l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti (Di.S.S.P.A.), Dipartimento di Bioscienze Biotecnologie e Ambiente
(Di.B.B.A.), l’Università del Salento – Dipartimento di Scienze e
Tecnologie Biologiche ed Ambientali (DiSTeBA), il Consiglio Nazionale delle
Ricerche, CNR- Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA) e
Istituto di Bioscienze e BioRisorse (IBBR), Istituto di Scienze del
Patrimonio Culturale (CNR- ISPC), il Centro Internazionale di Alti Studi
Agronomici Mediterranei di Bari (CIHEAMB), il Centro di Ricerca,
Sperimentazione e Formazione in Agricoltura Basile Caramia (CRSFA), la
Fondazione ITS Agroalimentare Puglia, Locorotondo (BA), Confcooperative –
Unione Regionale di Puglia, Coldiretti Puglia, l’Associazione La Peranzana
Oliva e Olio della Daunia.
