(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 LIBERAZIONE/LIBERAZIONI, la IX edizione de
“Il progetto e le forme di un cinema politico”
Dal 4 al 6 novembre 2025: giornata di studio, rassegna cinematografica e riflessione critica sull’attualità della Resistenza.
ROMA
Libreria Spazio Sette
Cinema Farnese
Teatro Palladium
Torna a Roma, dal 4 al 6 novembre 2025, Il progetto e le forme di un cinema politico, la rassegna ideata e curata dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) in collaborazione con la Fondazione Gramsci, giunta quest’anno alla sua nona edizione.
Pensata come un laboratorio aperto di pensiero critico e confronto interdisciplinare, l’iniziativa si articola in una giornata di studio e in una rassegna cinematografica, con l’obiettivo di esplorare il cinema non solo come prodotto artistico o documento del reale, ma come strumento attivo di riflessione politica. Il progetto propone una definizione più ampia e profonda di cinema politico: un linguaggio capace di agire sulla percezione del mondo, interrogando la memoria, la storia, i conflitti e le trasformazioni in corso attraverso il potere delle immagini.
Quest’anno, il titolo scelto – Liberazione/Liberazioni – risuona con particolare forza, perché la rassegna si colloca nel quadro dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, ricorrenza che, ben oltre la celebrazione rituale, invita a un rinnovato esercizio di pensiero critico e consapevolezza storica. L’anniversario del 1945 cade infatti in un momento cruciale della storia italiana ed europea, in cui le democrazie sembrano sottoposte a una crescente pressione.
Il cuore della rassegna e della riflessione critica sarà dunque non solo il momento storico della Liberazione e il cinema del dopoguerra – che ha inaugurato la stagione più fertile del cinema italiano – ma anche, e soprattutto, le forme di cinema politico emerse dopo il 25 aprile 1945, con linguaggi e visioni capaci di intercettare il presente e proiettarlo oltre, verso nuove possibilità di resistenza, memoria e trasformazione sociale.
Il programma si apre martedì 4 novembre con una intensa giornata di studio presso la Libreria Spazio Sette di Roma. A inaugurare i lavori saranno i saluti istituzionali di Vincenzo Vita, presidente dell’AAMOD, e di Francesco Giasi, direttore della Fondazione Gramsci. Seguiranno tre momenti di riflessione articolati tra mattina e pomeriggio, con il coinvolgimento di studiosi e studiose che, da prospettive diverse, affronteranno il tema della liberazione, della resistenza e delle sue risonanze nel cinema e nella società contemporanea.
Il primo intervento sarà a cura di Ermanno Taviani, che introdurrà il tema “Cinema e Liberazioni”, ponendo le basi teoriche per l’intera giornata. Paolo Speranza interverrà con una relazione dedicata alla rappresentazione della Resistenza nel cinema italiano, ripercorrendo l’evoluzione di un immaginario cruciale nella narrazione collettiva del dopoguerra. Maurizio Zinni si concentrerà invece sulle revisioni cinematografiche della Liberazione, con un intervento dal titolo provocatorio: Solo un muro pieno di buchi, in cui analizzerà le retoriche e le fratture emerse nel corso degli anni. A dialogare con i relatori sarà Alessia Cervini, nel ruolo di discussant.
Dopo una breve pausa, la sessione proseguirà con due voci che offriranno sguardi non eurocentrici: Samuel Antichi rifletterà sul ruolo della macchina da presa come strumento di lotta e protezione all’interno della pratica documentaria palestinese, mentre Donatella della Ratta porterà una lecture-performance intitolata Violenza speculativa, incentrata sulle promesse non mantenute e sulle contraddizioni della narrazione visiva nei contesti di conflitto. Giacomo Ravesi accompagnerà la discussione con un focus critico su questi contributi.
Nel pomeriggio, coordinati da Christian Uva, si alterneranno le voci di Matteo Cavalleri, che esplorerà l’antropologia etica della Resistenza attraverso l’analisi di soggetti e figure emblematiche, e Micaela Veronesi, con un intervento dedicato alle donne nei documentari resistenziali, mettendo in luce i linguaggi che hanno costruito la memoria femminile del Novecento. Valerio Romitelli proporrà un approfondimento su Il campo giusto di Elio Cicchetti, un film partigiano mancato ma emblematico per le riflessioni che solleva. A chiudere, Alma Mileto offrirà uno sguardo sul cinema contemporaneo, interrogandosi su come il concetto di liberazione venga ereditato e rielaborato dalle nuove generazioni. Il pomeriggio si concluderà con il contributo di Alexander Höbel.
La rassegna cinematografica prenderà il via mercoledì 5 novembre al Teatro Palladium, con una selezione di film che attraversano il cinema della Liberazione e quello più recente, con uno sguardo trasversale sulle estetiche del dissenso e sulle narrazioni di resistenza. A introdurre la serata sarà Stefania Parigi. La prima proiezione sarà Roma città libera, diretto nel 1946 da Marcello Pagliero, un’opera cardine del neorealismo, ambientata in una Roma liberata ma ancora ferita dalla guerra. Il film, girato in gran parte in esterni, racconta la vita di due giovani marginali in una città che cerca di ritrovare un senso e un’identità. Una pellicola dallo stile sobrio e disilluso, che mostra una capitale notturna, cupa e desolata, abitata da piccoli espedienti, generosità improvvise e una malinconia profonda.
Seguirà Corbari di Valentino Orsini, del 1970, che rievoca la vicenda storica di Silvio Corbari, partigiano romagnolo simbolo della resistenza armata. Il film si distingue per un’aderenza rigorosa ai fatti e per la tensione morale che attraversa l’intero racconto, incarnata da un giovane Giuliano Gemma in una delle sue interpretazioni più intense. Girato in pieno clima post-sessantottino, Corbari rilegge la lotta partigiana alla luce delle battaglie politiche del presente, con una regia vibrante e un’impostazione chiaramente militante.
La giornata si chiuderà con Caccia tragica di Giuseppe De Santis, del 1947, una delle opere fondative del cinema neorealista a sfondo sociale. Ambientato nel secondo dopoguerra, il film racconta la caccia a una banda di criminali che ha assaltato un camion di viveri destinato a una cooperativa agricola. In bilico tra western rurale e parabola morale, Caccia tragica mette in scena la fragilità del patto democratico appena nato, il peso delle disillusioni e la necessità di una nuova coscienza collettiva. La proiezione avverrà in pellicola 35mm.
Giovedì 6 novembre, sempre al Palladium, la programmazione proseguirà con Austerlitz di Sergei Loznitsa, film documentario del 2016 che esplora il turismo della memoria nei campi di concentramento nazisti. Attraverso lunghe inquadrature fisse, Loznitsa mostra visitatori che scattano selfie o consumano panini tra le baracche, restituendo un’immagine disturbante della banalizzazione del male e della trasformazione dei luoghi della tragedia in scenari da cartolina.
A seguire sarà proiettato Nome di battaglia: donna, il film di Daniele Segre del 2016, che raccoglie testimonianze vive, potenti e commoventi di partigiane italiane, restituendo loro voce, corpo e spazio. Una pellicola preziosa, in cui la resistenza al fascismo si intreccia con quella contro il patriarcato, e dove la memoria orale diventa una forma attiva di lotta politica.
Chiuderà la giornata A Fidai Film di Kamal Aljafari, presentato nel 2024 e girato tra Palestina, Germania, Brasile, Francia e Qatar. Il film, sperimentale e stratificato, si sviluppa come un dialogo con l’assenza e con le immagini negate, costruendo un montaggio ipnotico tra i resti del cinema palestinese disperso o censurato. Al termine della proiezione è previsto un incontro con il regista, in dialogo con Wasim Dahmash.
La rassegna si concluderà al Cinema Farnese con due opere che riportano il discorso alla memoria famigliare e al contesto storico italiano. Il primo titolo è La Liberazione, un film di famiglia, un progetto firmato da Michele Manzolini e Paolo Simoni, che unisce fonti d’archivio, materiali privati e riflessione storiografica per offrire una visione intima e collettiva insieme del 25 aprile. Presentato da Paolo Simoni, il film invita a rileggere la Liberazione attraverso gli occhi delle famiglie italiane, in un dialogo tra la grande e la piccola storia.
A seguire sarà proiettato Le stagioni del nostro amore di Florestano Vancini (1966), film intenso che narra la storia di un intellettuale disilluso, interpretato da Enrico Maria Salerno, che ripercorre le proprie scelte giovanili e la stagione della Resistenza, interrogandosi sul senso dell’impegno nella società del boom economico. Una riflessione amara e profonda sulla memoria, l’identità e la coerenza etica, resa ancora più attuale dall’instabilità del presente.
IL PROGRAMMA
Martedì 4 novembre
Giornata di studio
Libreria Spazio Sette – Via dei Barbieri 7 · Roma
Ore 9:30 – 13:00
Saluti:
Vincenzo Vita (Presidente AAMOD)
Francesco Giasi (Direttore Fondazione Gramsci)
Chair: Damiano Garofalo
Ermanno Taviani, introduzione: “Cinema e Liberazioni”
Paolo Speranza: “La Resistenza nel cinema”
Maurizio Zinni: “Solo un muro pieno di buchi. Revisioni cinematografiche della Liberazione”Discussant: Alessia Cervini
Ore 11:00 – 11:15Coffee break
Ore 11:15
Samuel Antichi: “Rovesciare la dominazione visuale. La macchina da presa come arma e come scudo nella pratica documentaria palestinese”
Donatella della Ratta: “Violenza speculativa: Lecture Performance – Ask Me for Those Unborn Promises that May Seem Unlikely to Happen in the Natural”Discussant: Giacomo Ravesi
Ore 14:30 – 17:00Chair: Christian Uva
Matteo Cavalleri: “L’uomo “avviene e viene”. L’antropologia etica della Resistenza”
Micaela Veronesi: “Le donne nei documentari sulla Resistenza”
Valerio Romitelli: “Il campo giusto di Elio Cicchetti: un film partigiano che manca”
Alma Mileto: “Liberazione come eredità. Gli “animi resistenti” del nostro cinema contemporaneo”Discussant: Alexander Höbel
Mercoledì 5 novembre
Rassegna cinematografica
Teatro Palladium – P.zza B. Romano 8 · Roma
Presenta: Stefania Parigi
17:00 – Roma città libera di Marcello Pagliero / Italia / 1946 / 81’proiezione in pellicola 35mm
19:00 – Corbari di Valentino Orsini / Italia / 1970 / 102’
21:00 – Caccia tragica di Giuseppe De Santis / Italia / 1947 / 90’proiezione in pellicola 35mm
Giovedì 6 novembre
Rassegna cinematografica
Teatro Palladium – P.zza B. Romano 8 · Roma
16:00 – Austerlitz di Sergei Loznitsa / Germania / 2016 / 93’
18:00 – Nome di Battaglia donna di Daniele Segre / Italia / 2016 / 60’
20:00 – A Fidai Film di Kamal Aljafari / Palestina, Germania, Qatar, Brasile, Francia / 2024 / 78’interviene l’autore in dialogo con Wasim Dahmash
Cinema Farnese – Piazza Campo de’ Fiori 56 · Roma
18:30 – La Liberazione, un film di famigliaa cura di Michele Manzolini, Paolo Simoni / Italia / 2025 / 40’Presenta: Paolo Simoni
19:30 – Le stagioni del nostro amore di Florestano Vancini / Italia / 1966 / 93’
IL PROGETTO E LE FORME DI UN CINEMA POLITICO – IX EDIZIONELiberazione/Liberazionia cura di Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETSin collaborazione con Fondazione GramsciCoordinamento: Paola Scarnati
Gruppo di lavoro: Alessia Cervini, Damiano Garofalo, Alexander Höbel, Alma Mileto, Luca Peretti, Ivelise Perniola, Gabriele Ragonesi, Giacomo Ravesi, Ermanno TavianiOrganizzazione: Matteo Angelici, Joana de Freitas GinoriProgetto grafico: Roberto del BalzoInterpretariato; Sara Triulzi
Un’iniziativa in collaborazione con: CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa; CSC – Cineteca Nazionale; Fondazione Home Movies; Archivio Nazionale del Film di Famiglia; I Cammelli
ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO
Sito web: aamod.it
Ufficio stampa AAMOD: Elisabetta Castiglioni