(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 https://www.aduc.it/articolo/ricerca+neuroscienze+conferma+parole+aristotele_40054.php
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La ricerca delle neuroscienze conferma le parole di Aristotele. L’etica come pratica e abitudine
Le azioni virtuose non nascono da un’idea astratta, ma dalla ripetizione di atti giusti, coraggiosi, temperanti. “Diventiamo giusti compiendo azioni giuste, temperanti compiendo azioni temperanti, coraggiosi compiendo azioni coraggiose.”
Con queste parole, scritte nel IV secolo a.C. nella “Etica Nicomachea”, Aristotele definiva una delle intuizioni più durature della filosofia morale: la virtù non è un dono, ma una pratica. Oggi, oltre duemila anni dopo, le neuroscienze moderne confermano questa visione con prove empiriche: il nostro cervello si modella attraverso l’azione ripetuta. In altre parole, diventiamo ciò che facciamo.
Per Aristotele, la virtù non è innata né imposta dall’esterno. È una disposizione stabile del carattere che si costruisce attraverso l’abitudine. Non basta sapere cosa è giusto: bisogna farlo, e farlo spesso. La giustizia, la temperanza, il coraggio non sono qualità statiche, ma risultati di una pratica costante.
Nel libro II dell’Etica Nicomachea, Aristotele scrive:
“Le virtù morali non nascono in noi per natura, né contro natura: ma siamo naturalmente capaci di riceverle, e le perfezioniamo con l’abitudine.”
Come si diventa generosi? Donando. Come si diventa onesti? Dicendo la verità, anche quando costa. La virtù, in questa visione, è un’arte del fare, non del dire.
Le neuroscienze moderne hanno scoperto che il cervello umano è plastico: cambia struttura e funzione in risposta all’esperienza. Ogni volta che compiamo un’azione, rafforziamo i circuiti neurali associati a quell’azione. Questo principio, noto come “Hebbian learning” (le cellule che si attivano insieme, si connettono insieme), spiega perché l’abitudine è così potente.
Sicchè ogni atto di onestà rafforza la propensione a essere onesti, ogni gesto di compassione rende più probabile il successivo, e anche il coraggio si allena: affrontare piccole paure prepara il cervello ad affrontare quelle più grandi.
Uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Neuroscience”, ha mostrato che la ripetizione di comportamenti pro-sociali attiva aree cerebrali legate alla ricompensa e all’empatia, rendendo quei comportamenti più “naturali” nel tempo. In altre parole, l’etica non è solo una questione di volontà: è anche una questione di neurobiologia.
Se seguiamo Aristotele e le neuroscienze, l’etica non è un codice immutabile, ma una traiettoria. Ogni scelta, anche piccola, contribuisce a definire chi siamo. E chi saremo.
Ad esempio, scegliere di non mentire, anche quando sarebbe più facile, offrire aiuto, anche quando non è richiesto, riconoscere un errore, anche quando ci mette a disagio sono gesti non solo morali: sono formativi. Modellano il nostro cervello, il nostro carattere, la nostra identità. L’etica, in questa prospettiva, non è un insieme di regole da imparare, ma un sentiero da percorrere. E ogni passo conta.
Viviamo in un’epoca di crisi etiche: disinformazione, polarizzazione, sfiducia nelle istituzioni. In questo contesto, la lezione di Aristotele — rafforzata dalla scienza — è più attuale che mai. Non basta indignarsi: bisogna agire. Non basta sapere cosa è giusto: bisogna farlo. E rifarlo.
La buona notizia è che il cambiamento è possibile. Il cervello umano è progettato per apprendere, adattarsi, migliorare. Ogni piccolo atto di integrità, ogni scelta consapevole, ogni gesto di cura contribuisce a costruire un’etica personale e collettiva più solida.
Aristotele ci ha insegnato che la virtù è un’abitudine. Le neuroscienze ci mostrano che il cervello impara ciò che ripete. Insieme, ci offrono una visione dell’etica come pratica quotidiana, come costruzione attiva del sé.
Non siamo buoni o cattivi per natura. Siamo ciò che scegliamo di essere, una decisione alla volta.
(Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 28 ottobre 2025)
Primo Mastrantoni, presidente comitato tecnico-scientifico di Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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