(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 EQUAL PENSION DAY, UNTERBERGER (SVP): NO ALLA CANCELLAZIONE DI OPZIONE DONNA
“Oggi è l’Equal Pension Day, il giorno che ricorda quanto più a lungo, rispetto agli uomini, le donne devono lavorare per ottenere la stessa pensione. Un divario che nasce da carriere più discontinue, spesso segnate dai maggiori carichi familiari e da periodi di lavoro part-time o non retribuito.
Proprio per colmare queste disparità era nata Opzione Donna: una misura pensata per tener conto delle specificità dei percorsi lavorativi femminili. Peccato che, dopo il giro di vite di tre anni fa – che aveva ristretto la misura alle sole donne in condizioni di fragilità, come licenziate, caregiver o invalide civili – il Governo abbia ora deciso di cancellarla del tutto.”
Lo scrive, in una nota, la Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.
“Dal 2026 le lavoratrici non avranno più alcuna possibilità di uscita anticipata: dovranno attendere i 67 anni di età, come gli uomini, oppure maturare 41 anni e 10 mesi di contributi, un traguardo che quasi nessuna donna è in grado di raggiungere. Requisiti che, secondo la nuova Legge di Bilancio, aumenteranno ulteriormente: di un mese dal 2027 e di tre mesi dal 2028.
Prima dell’insediamento del Governo Meloni – aggiunge – le norme pensionistiche consentivano un’uscita anticipata a quasi 47 mila donne. In tre anni siamo passati da quella platea a zero, nonostante le promesse di mantenere una forma di tutela per chi ha lavorato tutta la vita o vive situazioni di particolare difficoltà.
Ciò che colpisce è che l’ultima versione di Opzione Donna riguardava ormai pochissime persone, appena qualche centinaio di lavoratrici. Non si comprendono le ragioni di questa scelta, dopo anni di proclami sull’abolizione della Legge Fornero, che invece torna a essere il modello di riferimento per l’uscita dal lavoro.
L’auspicio – conclude – è che, nel corso dell’iter di approvazione della Legge di Bilancio, il Governo ci ripensi. Opzione Donna non va cancellata, ma rafforzata.”
UNTERBERGER (SVP), EQUAL-PENSION-DAY: „OPZIONE DONNA“ NICHT ABSCHAFFEN SONDERN AUSBAUEN
„Heute ist Equal-Pension-Day, der Tag, der daran erinnert, um wieviel Frauen im Durchschnitt länger arbeiten müssen als Männer, um die gleiche Rente zu erhalten. Diese Lücke entsteht aufgrund unterbrochener Erwerbsbiografien, durch höhere familiäre Belastungen, die Phasen von Teilzeit- und Nichterwerbstätigkeit mit sich bringen.
Um diese Ungleichheiten auszugleichen, wurde „Opzione Donna“ ins Leben gerufen, eine Maßnahme, die die besonderen Herausforderungen in den Erwerbsbiografien von Frauen berücksichtigt. Nach der drastischen Einschränkung vor drei Jahren, die die Regelung nur noch auf Frauen in besonders schwierigen Situationen, wie von Entlassung betroffene, pflegende- oder zivilinvalide Frauen beschränkt hat, ist die Regierung Meloni nun dabei sie vollständig abzuschaffen.“
Dies erklärt die Vorsitzende der Autonomiegruppe im Senat, Julia Unterberger, in einer Mitteilung.
„Ab 2026 werden Arbeitnehmerinnen keine Möglichkeit mehr haben, vorzeitig in Rente zu gehen. Sie müssen entweder, genauso wie Männer, bis zum Alter von 67 Jahren warten, oder 41 Jahre und 10 Monate an Beitragszeiten vorweisen, was nahezu keine Frau erreichen kann. Nach dem neuen Haushaltsgesetz werden diese Voraussetzungen außerdem weiter angehoben, um einen Monat ab 2027 und um drei Monate ab 2028.
Vor dem Amtsantritt der Regierung Meloni ermöglichte die Rentenregelung „Opzione Donna“ jedes Jahr fast 47000 Frauen einen vorzeitigen Ruhestand. In nur drei Jahren ist diese Zahl auf null gesunken. Dies trotz der Zusicherungen, den Schutz für zumindest die Frauen aufrechtzuerhalten, die ihr ganzes Leben lang gearbeitet haben und sich in einer besonders schwierigen Lebenssituation befinden. Dabei ist die jüngste Fassung der „Opzione Donna“ ohnehin nur noch einer sehr kleinen Zahl von Frauen zu Gute gekommen, nämlich lediglich einigen hunderten Arbeitnehmerinnen.
Dabei ist gerade von den Rechtsparteien seit Jahren die Abschaffung des Fornero-Gesetzes und der beitragsbezogenen Rente vollmundig angekündigt worden.
Die Hoffnung – so Unterberger abschließend – ist, dass die Mehrheit im Zuge der Behandlung des Haushaltsgesetzes noch einmal umdenkt. „Opzione Donna“ sollte nicht abgeschafft, sondern gestärkt werden.“