(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025“Altro che cancellare l’educazione affettiva: nei nuovi programmi scolastici si parla per la prima volta di empatia, di relazioni corrette e di rispetto reciproco. Sono temi centrali delle nuove linee guida sull’educazione civica, che prevedono obiettivi di apprendimento obbligatori su parità uomo-donna e contrasto a ogni forma di violenza e discriminazione”.
“Le famiglie italiane sanno bene che educare all’affettività non significa confondere i bambini con teorie sulla fluidità di genere, ma insegnare loro il valore del rispetto, della gentilezza, dell’ascolto dell’altro. Sono valori che ogni genitore desidera trasmettere e che la scuola deve rafforzare, non sostituire con ideologie. Il ministro Valditara lo ha detto chiaramente: educazione alle relazioni, sì; indottrinamento, no”.
“Dai dati raccolti dal Ministero emerge che il 96% delle scuole superiori applica già programmi di educazione alle relazioni e alla parità, e nel 70% dei casi i docenti hanno registrato miglioramenti concreti nel comportamento dei ragazzi. Altro che arretramento: è un passo avanti vero, che parla di rispetto e consapevolezza”.
“Chi grida alla censura mente sapendo di mentire. L’educazione sessuale e affettiva continuerà, ma con criteri chiari, affidata a professionisti — medici, psicologi, docenti — e con il coinvolgimento delle famiglie. Perché crescere bene significa anche sapere quando e come affrontare certi temi”.
“Le mamme, i papà, gli insegnanti vogliono serenità, non confusione. La scuola deve restare un luogo sicuro dove i bambini imparano a diventare persone migliori, non terreno di scontro ideologico”.
Lo dichiara Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega
