(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 *La Regione monitora la situazione sanitaria negli istituti penitenziari
del territorio regionale per garantire la tutela della salute * (aun) –
Perugia, 28 ottobre 2025 – La Regione Umbria, attraverso le aziende Usl
Umbria 1 e Usl Umbria 2, fa il punto sulla situazione sanitaria negli
istituti penitenziari del territorio regionale in riferimento alla nota
diffusa nella giornata del 26 ottobre dal garante dei detenuti, Giuseppe
Caforio, relativa a “una decina di casi di scabbia negli istituti
penitenziari tra Perugia e Terni”.
Dalle verifiche condotte dalle direzioni aziendali, in collaborazione
con i medici responsabili del servizio sanitario penitenziario, risultano
ad oggi undici casi complessivi di scabbia diagnosticati nelle carceri
umbre: sette nel carcere di Capanne – Perugia (Usl Umbria 1), due nel
carcere di Terni (Usl Umbria 2), due nel carcere di Orvieto (Usl Umbria 2).
Nessun caso è stato segnalato nel carcere di Spoleto, come confermato dalla
responsabile sanitaria dell’istituto. I casi riscontrati a Perugia sono
stati diagnosticati lo scorso 16 ottobre. Il personale sanitario è
intervenuto tempestivamente disponendo l’isolamento sanitario dei detenuti
interessati e applicando una terapia acaricida specifica, in conformità ai
protocolli vigenti. Le stesse misure terapeutiche sono state adottate anche
per i contatti stretti identificati.
Parallelamente, sono state eseguite tutte le misure di prevenzione
ambientale: lavaggio ad alte temperature di indumenti e biancheria
contaminati, sanificazioni di routine integrate con disinfettanti
cloroderivati, garantendo inoltre un cambio quotidiano della biancheria.
Considerata la scarsa resistenza ambientale dell’acaro, le procedure in
atto sono ritenute pienamente idonee a evitare l’insorgenza di ulteriori
casi. Analoghi interventi sono stati attivati dai responsabili sanitari
degli istituti di Terni e Orvieto, con l’isolamento dei pazienti, la
sanificazione degli spazi, la somministrazione della terapia farmacologica
scabbicida e l’attenta osservazione dei contatti stretti.
Attualmente la situazione è sotto controllo, le lesioni cutanee sono in
fase di guarigione e non si registrano ulteriori casi sospetti o
confermati. Prosegue una stretta sorveglianza clinica sia nei confronti dei
detenuti coinvolti che del personale di polizia penitenziaria. La scabbia è
una malattia infettiva contagiosa causata da un acaro che si trasmette
prevalentemente tramite contatto cutaneo diretto con una persona infetta o,
più raramente, attraverso oggetti contaminati come indumenti, asciugamani e
lenzuola. Il periodo di incubazione varia tra 2 e 6 settimane (circa 20
giorni in media) in caso di prima infezione, mentre in caso di reinfezione
i sintomi possono manifestarsi più rapidamente, nell’arco di 1-4 giorni.
La Regione Umbria, in raccordo costante con le aziende sanitarie,
continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione negli istituti
penitenziari e a garantire tutte le attività necessarie alla tutela della
salute dei cittadini e delle comunità residenti negli spazi detentivi, nel
pieno rispetto dei protocolli di sanità pubblica.