(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 *“Umbria Destinazione Sport”, giornata dedicata agli enti locali. Assessora
Meloni: “Costruiamo insieme una legge che unisca salute, partecipazione e
sviluppo territoriale”*
(Aun) – Perugia, 28 ottobre 2025 – La costruzione della nuova legge
regionale sullo sport passa dai territori. È questo il senso della giornata
dedicata agli enti locali nell’ambito del percorso “Umbria Destinazione
Sport”, che si è svolta oggi nella sala conferenze di Palazzo Broletto.
Amministratrici e amministratori, molti dei quali collegati anche online,
hanno preso parte al confronto promosso dalla Regione Umbria per
condividere idee, esperienze e proposte in vista della riforma della legge
regionale, che ridefinirà il ruolo dello sport come strumento strategica di
benessere, salute, inclusione e sviluppo territoriale.
Aprendo i lavori, l’assessora allo sport e al turismo Simona Meloni ha
salutato i presenti e gli amministratori collegati sottolineando il valore
di un percorso condiviso: “Questi momenti sono fondamentali per ascoltare i
territori e costruire insieme un progetto che riporti lo sport al centro
della nostra attività amministrativa. Con ‘Umbria Destinazione Sport’
abbiamo avviato un lavoro che nasce da un metodo di confronto costante,
partecipato, che ci permette di fare una ricognizione reale dello stato
dell’Umbria in termini di impiantistica, partecipazione e collegamento tra
sport, salute e sviluppo”.
L’assessora ha ricordato la due giorni di settembre al Barton Park come un
punto di svolta: “Quelle giornate di attività tecnica, che ha coinvolto
dieci tavoli tematici e le migliori competenze nazionali, è stata un
successo. Per la prima volta una Regione ha adottato un approccio molto
concreto, quasi aziendale, costruendo un confronto di merito e di visione
tra chi vive lo sport, lo organizza e lo amministra. Da lì siamo partiti
per scrivere, insieme, una nuova stagione di politiche sportive regionali”.
Meloni ha voluto raccontare anche lo spirito del progetto, nato da
un’immagine simbolica: “Abbiamo immaginato lo sport come un fiore, e a ogni
petalo abbiamo associato un valore: prevenzione, salute, benessere
psicofisico, socialità, inclusione, turismo, grandi eventi. È in questa
connessione tra attività motoria e benessere collettivo che vogliamo
costruire la nuova legge. L’Umbria, grande palestra a cielo aperto, deve
diventare attrattiva per eventi regionali, nazionali e internazionali, ma
anche capace di garantire a tutti l’accesso allo sport, indipendentemente
dal reddito o dal luogo in cui si vive”.
Nel suo intervento, Meloni ha sottolineato due priorità: garantire una
reale accessibilità allo sport e rendere l’Umbria attrattiva per progetti e
grandi eventi di qualità. “Oggi il 30% dei giovani umbri non pratica sport
per ragioni economiche o di distanza dalle strutture. Dobbiamo colmare
queste lacune, sostenendo le famiglie e riqualificando gli impianti. Allo
stesso tempo vogliamo concentrare meglio le risorse, evitando contributi
frammentati e puntando su progetti capaci di generare ricadute economiche e
turistiche”.
L’assessora ha poi ringraziato Sport e Salute, Fondazione SportCity, la
Camera di Commercio dell’Umbria e il CONI per la collaborazione,
annunciando che “il lavoro proseguirà fino al 27 novembre, quando a Terni,
alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, tireremo
le fila di questo percorso. Non sarà un punto di arrivo, ma un nuovo passo
in avanti verso la riscrittura condivisa della legge regionale sullo sport”.
La qualità del dibattito avviato negli Stati Generali, ha aggiunto, ha
restituito una visione condivisa dello sport come elemento trasversale e
leva strategica di benessere, salute, inclusione, sostenibilità e sviluppo
territoriale. Il nuovo impianto normativo si ispira anche alle recenti
riforme approvate in altre regioni italiane – come l’Abruzzo, la
Basilicata, il Trentino-Alto Adige e l’Emilia-Romagna – per definire un
quadro aggiornato, coerente con il nuovo articolo 33 della Costituzione,
che riconosce “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere
psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Al centro della nuova legge sarà istituita una cabina di regia
intersettoriale, composta da rappresentanti del mondo sportivo (Sport e
Salute, CONI, CIP), degli enti locali, del sistema sanitario e turistico,
dell’università e delle istituzioni educative. La cabina collaborerà con
gli uffici della Regione nell’analisi dei trend, nella definizione delle
progettualità e nella valutazione dei risultati, rendendo lo sport un vero
“bene pubblico regionale”. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Meloni – è
garantire che ogni investimento nasca da un’analisi condivisa e che le
politiche sportive umbre si fondino su dati reali, monitoraggio costante e
programmazione pluriennale”.
Strumento operativo della nuova architettura sarà il Piano triennale di
intervento, che definirà priorità, strategie generali, finanziamenti e
progettualità da attivare, con una prospettiva di medio periodo basata
sull’analisi dei dati e sull’ascolto dei territori. L’attuazione sarà
accompagnata da un sistema di monitoraggio che prevede la nascita di un
Osservatorio regionale, l’analisi periodica dei bisogni della cittadinanza
e la convocazione regolare degli Stati Generali dello Sport per aggiornare
strategie e obiettivi.
Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo dei Comuni, chiamati a
essere protagonisti nella condivisione delle strategie, nella
partecipazione alla cabina di regia e nella costituzione dei “Distretti
collaborativi del benessere”, modelli territoriali di coprogettazione per
attuare politiche condivise e valorizzare esperienze locali. “La forza
della nuova legge sarà nella partecipazione – ha aggiunto Meloni. Gli enti
locali non saranno semplici destinatari, ma coautori di un processo
continuo di valutazione, programmazione e innovazione. È dai territori che
vogliamo ripartire per rendere lo sport accessibile, inclusivo e
sostenibile”.
Il futuro impianto normativo si articolerà intorno a sei grandi ambiti di
azione, concepiti come componenti di una visione integrata. L’avviamento
allo sport punterà a garantire l’accesso universale alla pratica sportiva
attraverso voucher, aree outdoor e palestre della salute di prossimità,
progetti per le persone con disabilità e programmi con i pediatri per la
promozione del movimento nelle fasce più giovani. L’impiantistica sportiva
sarà oggetto di un piano di monitoraggio e ammodernamento secondo criteri
di sostenibilità, semplificando le procedure e incentivando la
collaborazione pubblico-privata.
Sul versante salute e benessere, la Regione istituirà una Sport & Wellbeing
Commission per integrare politiche sanitarie, sociali ed educative, con
campagne di prevenzione, programmi scolastici dedicati e la nascita, in
collaborazione con l’Università di Perugia, di un campus per la formazione
di nuove figure professionali. La formazione rappresenterà un asse
trasversale, con percorsi rivolti sia al personale della pubblica
amministrazione che al mondo sportivo e l’attivazione di reti per la
partecipazione a bandi nazionali ed europei.
La scuola sarà riconosciuta come uno degli ambiti chiave per promuovere la
cultura del movimento, attraverso la mappatura degli impianti scolastici,
la loro apertura condivisa e la costruzione di un’alleanza educativa
stabile con lo sport. Infine, il turismo sportivo diventerà leva di
