(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 *Giustizia riparativa, l’Umbria in Trentino per rafforzare il proprio
modello territoriale. L’assessore Barcaioli: “Da esperienze come questa
nasce la nostra idea di giustizia che va oltre la dimensione processuale” *
(aun) – Perugia, 28 ottobre 2025 – L’assessore al Welfare e all’Istruzione
della Regione Umbria, Fabio Barcaioli, si trova oggi a Trento e Merano
insieme a don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana di
Perugia-Città della Pieve, a due docenti universitarie e ai rappresentanti
della Casa Circondariale di Perugia. La visita nasce con l’obiettivo di
approfondire il modello di giustizia riparativa sviluppato dalla Regione
Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e dall’Università di Trento, e di
raccogliere esperienze utili alla costruzione di un modello territoriale.
“Queste esperienze – spiega Barcaioli – sono preziose occasioni di
conoscenza delle buone pratiche che possono aiutare la comunità umbra, che
inoltre a Terni si sta per dotare della sede regionale del Centro della
giustizia riparativa, a sviluppare percorsi capaci di generare
trasformazione e coesione sociale. Un confronto diretto con istituzioni,
professionisti e realtà territoriali che negli anni hanno costruito
metodologie condivise e strumenti di dialogo efficaci”.
Per l’assessore la giustizia riparativa “è un paradigma che va oltre
la dimensione processuale. Pone al centro la persona e le relazioni,
coinvolgendo autore e vittima ma anche la collettività che ha subito un
danno indiretto. Non vuole punire, ma aiutare a comprendere e affrontare le
conseguenze del gesto”.
Barcaioli la descrive come “un linguaggio diverso, fatto di ascolto e
di presenza, che restituisce forza alle vittime e chiede a chi ha ferito di
sostenere lo sguardo dell’altro”. Un approccio che affonda le radici in
tradizioni antiche: “Le comunità Maori – ricorda l’assessore – la
consideravano un modo per ristabilire l’armonia perduta, per rimettere in
equilibrio i legami che un gesto aveva infranto”.
“Un insegnamento che – sottolinea Barcaioli – continua a parlare al nostro
tempo. La giustizia si misura anche nella capacità di generare
responsabilità e cambiamento. Anche per noi sarà un lungo lavoro fatto di
studio, confronto e ascolto reciproco ma serve coraggio per costruire
percorsi che diano spazio alla verità delle vittime qualora lo dovessero
volere. In questa ricerca di equilibrio – continua Barcaioli – la giustizia
ritrova la sua funzione più alta di ricucire, con umiltà e con rispetto, la
trama lacerata della comunità”.
“Un ringraziamento va alla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
per l’accoglienza e la disponibilità al confronto – conclude l’assessore –
Creare un ponte di lavoro tra territori è un modo per crescere insieme
