(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 **Alluvione novembre 2023, Giani e Monni: “No a stop stato emergenza,
proroga necessaria”**
/Scritto da Lorenza Berengo, martedì 28 ottobre 2025 alle 17:37/
La necessità della proroga dello stato di emergenza ribadita con forza
nell’interesse dei cittadini, 130 milioni di risorse per le opere di
riduzione del rischio residuo a fronte del miliardo e oltre richiesto e
1639 ristori alle famiglie destinati a raddoppiare da qui alla fine
dell’anno. Sono i temi affrontati questa mattina dal presidente Eugenio
Giani e dall’assessora alla protezione civile e difesa del suolo Monia
Monni che diventano cruciali alla vigilia del 2 novembre quando, con lo
scoccare dell’anniversario dell’alluvione del 2023, decadrà lo stato di
emergenza in corso. Diventa quindi fondamentale come hanno sottolineato
Giani in qualità di Commissario per l’alluvione e Monni, trovare una
soluzione prima.
“Lo stato di emergenza – fa presente Giani- è ciò che ci consente di
attivare e seguire procedure complesse e molto burocratiche. Del resto –
come ha riconosciuto anche la Commissione parlamentare attraverso il suo
presidente in una recente intervista – nel momento in cui si riesce a
“oliare” il sistema, ovvero a rendere più fluido il lavoro degli
uffici comunali nella gestione e regolarizzazione delle pratiche, i
risultati arrivano. Ad oggi siamo riusciti a liquidare 1.639 pratiche, fino
a 5.000 euro di ristoro ciascuna, che si aggiungono ai 3.000 euro già
erogati nei mesi successivi all’alluvione del 2 novembre 2023, attraverso
una procedura più snella gestita direttamente dalla Regione Toscana.
Queste 1.639 pratiche potranno più che raddoppiare entro la fine
dell’anno. Per questo motivo, interrompere lo stato di emergenza per
avviare nuove e diverse procedure – come quelle previste dal piano di
ricostruzione – non sarebbe agevole né nell’interesse dei cittadini”.
E sui 130 milioni Giani ha aggiunto: “Abbiamo inoltre individuato, con il
supporto dei dirigenti regionali e delle strutture tecniche, gli interventi
relativi ai 130 milioni di euro stanziati dal Governo lo scorso settembre
per le opere di tipo D, ovvero gli interventi di prevenzione e
rafforzamento del sistema di difesa del suolo. Avevamo avanzato richieste
per un totale di 1 miliardo di euro di opere, ma lavoreremo con questi 130
milioni già disponibili, selezionando gli interventi più urgenti e
strategici per la prevenzione. Stiamo quindi compiendo passi importanti,
sia sul fronte dei ristori, sia sull’avvio delle opere, con l’obiettivo di
garantire maggiore sicurezza in vista dei periodi di più intensa
piovosità”. Giani ha specificato che si tratta di interventi diffusi su
tutti i territori colpiti: il rafforzamento degli argini, l’abbassamento
delle platee del reticolo idrico minore, la sostituzione di ponti per
aumentare le luci idrauliche. In molti casi i corsi d’acqua minori sono
stati il punto debole dell’alluvione del novembre 2023, e su quelli
intendiamo concentrare molti sforzi”
L’assessora Monni ha ulteriormente spiegato: “Il Governo ci ha chiesto
l’intesa per passare dallo stato di emergenza a quello di ricostruzione, ma
per noi non è un passaggio neutro: le due fasi hanno strumenti e procedure
completamente diversi. Nello stato di emergenza possiamo intervenire con
rapidità ed efficacia, utilizzando le deroghe del sistema di protezione
civile per mettere in sicurezza i territori. Chiediamo quindi con forza la
proroga dello stato di emergenza, anche perché i fondi assegnati – 130
milioni nazionali e 67 milioni del Fondo di Solidarietà Europea – non sono
ancora pienamente disponibili e sono comunque molto inferiori al miliardo
di fabbisogni stimato. Abbiamo dovuto fare scelte dolorose, concentrandoci
sulle priorità assolute. Le interlocuzioni con il Governo sono aperte e
stanno procedendo positivamente. Crediamo che si arriverà a una soluzione
condivisa, capace di garantire le risposte più rapide ed efficaci per
aumentare la sicurezza delle nostre comunità”
Il punto sugli interventi
Nel quadro dello stato di emergenza sono state attuate le misure previste
dalle lettere a), b) e c) dell’art. 25 del Codice della Protezione Civile
(D.Lgs. 1/2018), relative al soccorso alla popolazione, agli interventi di
somma urgenza e al sostegno immediato a privati e imprese.
Per quanto riguarda gli interventi di tipo a), il 97,8% delle opere è già
concluso, per un importo complessivo di oltre 4,2 milioni di euro. Gli
interventi di tipo b), relativi alle somme urgenze, contano 1.171 opere, di
cui oltre il 96% già concluso, per un valore totale di 85,3 milioni di
euro, con 46,6 milioni già liquidati. Completato anche il 94% degli
interventi ulteriori di tipo b), per un importo di 32,4 milioni di euro.
Sostegni a cittadini e imprese
Sul fronte dei contributi economici
6.940 domande di privati ammesse, di cui 2.948 rendicontate e 1.639
liquidate (528 in fase di verifica); 2.519 domande da attività economiche
e produttive, di cui 826 rendicontate e 666 liquidate; 271 domande da
aziende agricole e 53 dal comparto pesca.
Con l’Ordinanza n. 1158 del 29 agosto 2025 del Capo Dipartimento di
Protezione Civile è stata avviata la nuova procedura per ulteriori
contributi a favore di privati e imprese, con scadenza il 7 novembre 2025.
Prossime fasi e risorse disponibili
Non sono ancora partiti gli interventi di tipo d), relativi alla riduzione
del rischio residuo, poiché le risorse – 131 milioni di euro su un
fabbisogno di oltre un miliardo – sono state stanziate solo a settembre
2025. Il Commissario si è già attivato con i soggetti attuatori per
presentare un primo elenco di opere urgenti entro il mese.
Si allega elenco di alcune tipologie di opere che andranno a finanziamento
con il piano dei 130 milioni di euro.