(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 (ACON) Trieste, 28 ott – I lavori sono proseguiti con le
relazioni degli esponenti delle Opposizioni sul disegno di legge
59 recante disposizioni in materia di innovazione sociale per lo
sviluppo e l’attrattivit? del territorio regionale, condiviso per
parti ma, secondo la Minoranza, con “evidenti lacune da
migliorare”.
Per Manuela Celotti (Pd) il disegno di legge “? un tentativo per
intercettare i cambiamenti sociali in atto, con azioni pi?
organiche e di innovazione sociale per aumentare l’attrattivit?
del territorio”. Apprezzato, dall’esponente del Partito
democratico, l’approccio verso una maggiore partecipazione e un
confronto con cittadini e parti sociali sui temi del welfare con
l’obiettivo, ha evidenziato, di garantire i servizi necessari
alla conciliazione dei tempi di cura e lavoro nel supporto
educativo e di socializzazione per i pi? piccoli. Bene anche
l’individuazione degli scenari che rappresentano le criticit?
date dal calo demografico, l’invecchiamento della popolazione e
la fuga dei giovani, avendo abbandonato “quella lettura
eccessivamente positiva dei dati e delle informazioni alla quale
la Giunta regionale ci ha abituati in questi anni, per restituire
invece un elemento di realt? quale punto di partenza necessario
per qualsiasi ragionamento sulle possibili strategie di
fronteggiamento e sulle politiche necessarie per definire ed
attuare un progetto di futuro”. Restano infine aperti i temi
sull’accesso alla residenza, al potenziamento dei servizi per le
famiglie con Isee bassi e i criteri premiali per bandi e
contributi “per un disegno di legge che richiede una clausola
valutativa alla luce del forte impatto sulla societ? regionale”.
“La proposta rappresenta un tentativo significativo di costruire
un quadro organico di politiche per l’innovazione sociale al fine
di rafforzare l’attrattivit? del Friuli Venezia Giulia”, ha
commentato Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) che,
pur riconoscendo il merito di affrontare in modo trasversale temi
chiave come lavoro, formazione e servizi alle famiglie, ha
rilevato carenze che possono indebolire la qualit? degli
interventi. “Mentre da una parte la Giunta riconosce la necessit?
di creare attrattivit? sul territorio – rileva Bullian – non si
chiariscono le azioni per l’integrazione degli immigrati, con
provvedimenti non sufficienti per lavoratori e famiglie. Un
errore parlare solo di immigrazione qualificata: servono anche
muratori, badanti, artigiani”. Alcuni interventi non hanno
inoltre “sufficiente spinta innovativa”, come in tema di alloggi
per lavoratori. Bene per l’esponente del Centrosinistra la corsia
preferenziale per le risorse alle aree montane, da implementare
anche per le citt? ad alto tasso migratorio. Sugli interventi in
tema di servizi educativi, da rivedere gli orari e le mense, che
devono essere pi? accessibili e sostenibili, Bullian ha
anticipato alcune delle richieste comprese negli emendamenti,
come la revisione delle coperture per gli asili nido nel
Monfalconese, mentre viene accolta positivamente l’estensione
della Carta famiglia. Chiesta anche dal Patto per
l’Autonomia-Civica Fvg l’introduzione di una stringente clausola
valutativa.
Per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), i temi contenuti dal ddl
59 affrontano tematiche potenzialmente di grande impatto che non
presentano per? reali soluzioni, riducendo le aspettative
positive rispetto la norma. Partendo dalla mancanza di una
clausola valutativa, per Honsell “il ddl si rivela dunque
astratto, operativamente generico, debole e sottofinanziato.
Secondo l’esponente delle Opposizioni viene trascurata la
disparit? sociale, la povert? digitale e quella educativa.
Vengono tralasciati, inoltre, i temi di impatto socioeconomico
come l’utilizzo di software open-source e libero. Viene definita
“generica” la parte riguardante le politiche abitative, mentre
sono accolte positivamente le iniziative per i nomadi digitali e
gli sforzi per ricomprendere nell’innovazione sociale anche la
dimensione medica. Annunciando la presentazione in Aula di
emendamenti, Honsell auspica che “la norma non sia ricca di tanti
buoni propositi ma povera di azioni”.
2 – segue
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